Manovra, questa sera il Consiglio dei Ministri, si lavora sugli ultimi dettagli
Due terzi dei 32 miliardi sono destinati al caro bollette, mentre si continua a valutare l'azzeramento o il taglio dell'Iva su prodotti come pane, pasta e latte.
(Prima Pagina News)
Lunedì 21 Novembre 2022
Roma - 21 nov 2022 (Prima Pagina News)
Due terzi dei 32 miliardi sono destinati al caro bollette, mentre si continua a valutare l'azzeramento o il taglio dell'Iva su prodotti come pane, pasta e latte.
Si terrà questa sera, alle 20.30, il Consiglio dei Ministri, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, in cui sarà esaminato il disegno di legge ‘Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025’, inerente la manovra finanziaria.

Al momento, i tecnici stanno ancora lavorando sugli ultimi dettagli: la manovra prevede una spesa di 32 miliardi di euro, di cui due terzi saranno usati per fronteggiare il caro bollette che sta affliggendo famiglie e imprese. Sono ancora in corso, invece, valutazioni sull'ipotesi di tagliare o azzerare l'Iva per prodotti quali pane, pasta e latte.

“Nel governo c’è l’accordo su tutto”, garantisce il Vicepremier e Ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini. Nel contempo, tuttavia, Palazzo Chigi ha detto no alla proposta lanciata dalla Lega di prevedere un 'bonus matrimonio' del valore di 20mila euro per le coppie che decidano di sposarsi in chiesa.

“Se saremo tutti un po’ scontenti vorrà dire che l’impianto della manovra sarà stato equilibrato. È normale che vi siano sensibilità diverse nella maggioranza ma la politica sta nel trovare una sintesi“. Così, al Corriere della Sera, il Viceministro per le Imprese e il Made in Italy, Valentino Valentini.

“Per Forza Italia è necessaria una manovra che coniughi il sostegno alle attività economiche con l’aiuto alle famiglie più in difficoltà, come l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità la cui propensione al consumo è più alta per le fasce di reddito più basse”, prosegue.

“Vediamo quale sarà la sintesi finale. Va dato un messaggio rassicurante per le famiglie, ma sappiamo anche quanto siano stretti i cordoni della borsa. D’altronde non si può fare altrimenti: occorre destinare gran parte delle risorse ad alleviare il caro bollette. Il governo è stretto tra due forze contrapposte: da un lato deve avere una politica da buon padre di famiglia, garantire le coperture per via della sostenibilità del debito pubblico. Dall’altro deve intervenire per sostenere i redditi delle famiglie e aiutare le imprese a far fronte all’impennata dei costi energetici. La lezione di Liz Truss in Inghilterra è emblematica. Ci vuole un atteggiamento prudente che non destabilizzi la finanza pubblica ma al tempo stesso eviti che il caro bollette provochi tensioni sociali”, evidenzia.

Sarà “un bilancio di forte discontinuità, liberale, di buonsenso e con un obiettivo preciso: affrontare le conseguenze del caro energia su cittadini e aziende. Riduciamo la pressione fiscale per tutti, detassiamo le nuove assunzioni, estendiamo la flat tax, approviamo la pace fiscale e aumentiamo le pensioni di coloro che si trovano in maggiore difficoltà”, ha detto alla Stampa il Presidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Mangialavori.

In merito al Reddito di Cittadinanza, ha precisato Mangialavori, “nessuno ha mai parlato di abolizione tout court, dall’oggi al domani: sono interpretazioni malevole. Noi abbiamo sempre detto che le misure in favore di chi non può lavorare vanno mantenute e addirittura potenziate, ma che è necessario mettere subito in campo misure che consentano i cosiddetti occupabili e trovarsi un posto di lavoro e questo non avverrà fintanto che garantiremo loro un sussidio senza condizioni, senza nemmeno sanzionare chi rifiuta le offerte che pure arrivano”.

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