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"Pronti anche a difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale". Pezeshkian: "Il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza".
"Pronti anche a difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale". Pezeshkian: "Il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza".
"Poco fa io e la vicepresidente siamo stati informati nella Situation Room sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall'Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora venisse nuovamente attaccato".
Così. in un post su X, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
"Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale nel modo e nel luogo che preferiamo", prosegue.
"L'Iran non vuole espandere la guerra e la crisi nella regione, ma il regime sionista riceverà sicuramente una risposta per i suoi crimini e la sua insolenza". E' quanto ha detto ieri sera il Presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, nel corso di un incontro a Teheran con il Segretario del Consiglio di Sicurezza russo Sergei Shoigu.
"Le azioni criminali di Israele a Gaza e l'assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh sono la chiara indicazione della violazione di tutte le leggi internazionali", ha aggiunto, per poi dichiarare che le relazioni con la Russia sono prioritarie, perché "Mosca è stata un partner strategico e un amico dei tempi difficili per Teheran". "Il tempo dell'unilateralismo di alcune potenze come gli Stati Uniti è passato", ha detto ancora Pezeshkian.
Secondo quanto riporta l'agenzia iraniana Irna, Shoigu ha parlato dell'Iran, definendolo come un alleato di importanza strategica per Mosca, evidenziando i tentativi dei due Paesi di affrontare le questioni legate alla sicurezza e alla formazione di un mondo multipolare. Nella tarda serata di ieri, Shoigu ha incontrato anche il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, secondo cui gli Stati Uniti sono consci del fatto che il mondo non è più bipolare: "L'Iran è favorevole alla cooperazione trilaterale con Russia e Cina".
"L'Iran deve resistere e prendere misure reciproche, in conformità con il diritto internazionale, per affrontare le azioni malvagie del regime sionista, che è la causa dell'instabilità nella regione". Così il Ministro iraniano degli Esteri ad interim, Ali Bagheri, nel corso di un colloquio telefonico avuto ieri sera con l'omologo ungherese Péter Szijjártó, la cui nazione è Presidente di turno dell'Unione Europea. "L'Iran attribuisce importanza al mantenimento della stabilità regionale, ma allo stesso tempo considera il suo legittimo diritto di difendere la sicurezza, la sovranità nazionale e l'integrità territoriale del Paese", ha evidenziato Bagheri, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa iraniana Irna.
Szijjártó, dall'altra parte, ha detto che la comunità internazionale dovrebbe fare tutto il possibile per evitare l'escalation di tensione nell'area. Sempre ieri, il Ministro israeliano degli Esteri, Israel Katz, ha detto di aver avuto da Bagheri, attraverso il Ministro degli Esteri di Budapest, il messaggio secondo cui Teheran ha deciso di attaccare Israele.
Secondo quanto fanno sapere funzionari palestinesi, sei persone sono rimaste uccise nel corso di due diversi raid compiuti da Israele nel nord della Cisgiordania. In particolare, ha fatto sapere il Ministero della Sanità palestinese a Ramallah,, quattro persone sono state uccise a Tubas e due a Jenin. Da parte sua, l'Esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito "cellule terroristiche armate" a Jenin.