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Il tecnico De Rossi ha avallato la cessione di Dybala chiedendo in cambio un terzino, un centrocampista e un’ala sinistra titolare.
Il tecnico De Rossi ha avallato la cessione di Dybala chiedendo in cambio un terzino, un centrocampista e un’ala sinistra titolare.
Le ultimissime notizie di mercato su Paulo Dybala confermano le sensazioni della scorsa settimana, ovvero che il calciatore argentino lascerà la Roma per andare a giocare in Arabia Saudita ricoperto di milioni. Una storia d’amore iniziata nel bagno di folla sconfinato al Colosseo Quadrato e che potrebbe concludersi senza un’ultima passerella allo Stadio Olimpico visto che nella giornata odierna tutto dovrebbe essere definito. Per la gioia della Roma pronta a risparmiare dal monte ingaggi circa 25 milioni di euro lordi. Che con i 5 milioni circa di indennizzo fanno proprio la cifra spesa per Soulè, il sostituto già comprato.
La Roma aveva già comunicato a Paulo Dybala lo scorso giugno la possibilità che potesse essere uno dei sacrificati sul mercato, ma la gioia aveva ribadito che avrebbe lasciato la società giallorossa solo per una società che giocasse la Champions League. Naturalmente non sarebbe stata una costrizione, ma una separazione consensuale. Alla fine negli obiettivi di Ghisolfi però c’erano la cessione di Smalling, Abraham e Karsdorp che avrebbero evitato il sacrifico dell’argentino con l’ipotesi che era rientrata.
L’immobilismo nel mercato in uscita ha cambiato le carte in tavola, anche se i più maliziosi vedono nelle tempistiche (trattativa uscita fuori a 24 ore di distanza dalla chiusura della campagna abbonamenti ndr) una decisione presa da tempo. La società ha comunicato ufficialmente all’entourage di Dybala in una cena all’hotel De Roussie che era fuori dal progetto tecnico. Il tecnico ha avallato la cessione di Dybala chiedendo in cambio un terzino, un centrocampista e un’ala sinistra titolare. Nella mente di De Rossi il numero 21 non poteva fare l’attaccante esterno di destra, al massimo giocare dietro la punta ma in quella posizione gravita il capitano Lorenzo Pellegrini. Forse quando parlava di scelta tecnica inconsciamente voleva proprio dire che per lui la cessione di Dybala è oltre che economica una decisione tecnica.
Una follia se consideriamo come le uniche occasioni create a Cagliari portano la firma dell’argentino e come lo scorso anno abbia partecipato a 21 gol in 28 presenze di campionato, più l’ennesima cavalcata Europea dove ha giocato 9 partite risultando decisivo. Sta di fatto che Dybala messo all’angolo dalla società, dopo aver convinto la moglie e la famiglia, ha detto si all’Arabia. Lo avrebbe fatto però prendendosi una personale rivincita con la società: non più 18 milioni di indennizzo e 60 al giocatore ma 75 di ingaggio e 3 milioni netti più spiccioli per bonus al club giallorosso. Dopo essere stato messo alla porta dunque il campione del mondo ha deciso di far ottenere al suo attuale club il minor introito possibile. L’addio del campione dunque porterà a risparmiare 10 milioni lordi per quest’anno e i 16/18 del rinnovo automatico del prossimo anno.
In tutto questo c’è una tifoseria dilaniata dai contrasti di chi “tifiamo solo la maglia” e chi invece “vorrebbe vedere i campioni” indossarla. Il tutto con un mercato che chiude tra pochi giorni. Intanto i principali obiettivi trattati per mesi, Bellanova e Chiesa, sono andati in poche ore rispettivamente all’Atalanta e al Barcellona. Probabilmente il vero problema è stato, ancora una volta, nella scelta dei dirigenti con un ds inesperto proveniente dalla Francia che sembra capace di comprare solamente in Ligue 1 grazie alle sue buone relazioni. Una Roma alla francese, che domenica orfana di Dybala potrebbe implodere in una dura contestazione alla società in un’Olimpico stracolmo. Anche perché se Mourinho è stato sostituito da De Rossi al posto di Dybala si dovrebbe richiamare Francesco Totti, ma la proprietà non sembra avere la lucidità anche solo di pensare ad una decisione di “romanismo”.