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L'atleta africana è stata esclusa dagli ultimi Mondiali per livelli elevati di testosterone. Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi: "Non è garantito il rispetto dell'equa competizione dal punto di vista agonistico".
L'atleta africana è stata esclusa dagli ultimi Mondiali per livelli elevati di testosterone. Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi: "Non è garantito il rispetto dell'equa competizione dal punto di vista agonistico".
E' polemica in merito all'incontro di boxe tra l'azzurra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif, valevole per le Olimpiadi di Parigi, che si svolgerà domani.
A scatenare il dibattito è lo status dell'atleta africana: agli ultimi Mondiali è stata esclusa dopo che, stando all'International Boxing Association, le erano stati riscontrati livelli elevati di testosterone e la presenza di cromosomi di sesso maschile all'interno del Dna.
Il Comitato Olimpico Internazionale, che non riconosce l'Iba come ente legittimo, ha fatto sapere che l'atleta algerina ha tutti i requisiti per poter prendere parte alle gare.
La sua presenza, però, non mette d'accordo tutti: "Il Coni si è attivato col Comitato Olimpico Internazionale affinché i diritti di tutti gli atleti e le atlete siano conformi alla Carta Olimpica e ai regolamenti sanitari", fa sapere il Coni in una nota sul suo sito web.
"Trovo poco comprensibile che non ci sia un allineamento nei parametri dei valori minimi ormonali a livello internazionale, che includa quindi europei, mondiali e Olimpiadi. Nell'evento che rappresenta i più alti valori dello sport si devono poter garantire la sicurezza di atleti e atlete, e il rispetto dell'equa competizione dal punto di vista agonistico. Domani, per Angela Carini non sarà così", ha dichiarato il Ministro dello Sport, Andrea Abodi.
"Quello delle atlete e degli atleti transgender è un tema che va ricondotto alla categoria del rispetto in tutte le sue forme, ma dobbiamo distinguere la pratica sportiva dall'agonismo che deve poter consentire di competere ad armi pari, in piena sicurezza. È del tutto evidente che la dimensione dell'identità di genere in ambito agonistico pone il problema delle pari opportunità o delle stesse opportunità; non a caso, tante discipline sportive hanno posto dei vincoli per le atlete e atleti transgender necessari per poter permettere di gareggiare alle stesse condizioni. In questo caso assistiamo a un'interpretazione del concetto di inclusività che non tiene conto di fattori primari e irrinunciabili", ha concluso Abodi.
Anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, interviene nel dibattito: "Boxe: un transgender algerino contro una donna italiana ai Giochi olimpici…È politicamente scorretto dire che tifo per la donna?", scrive sui suoi profili social.
"Pugile trans dell’Algeria - bandito dai mondiali di boxe - può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Un'atleta messicana che l’aveva affrontata ha dichiarato 'i suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni da pugile, nemmeno combattendo contro sparring partner uomini'. Uno schiaffo all’etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi. Basta con le follie dell’ideologia 'woke'!", aveva dichiarato ieri il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.