Patrioti Europei a Madrid: contraddizioni e autolesionismo

L'On. Nicola Bono: "L’Europa non si salva con un ritorno al passato, bensì solo con un salto al futuro, realizzando la Federazione degli Stati Europei".

di Nicola Bono
Mercoledì 12 Febbraio 2025
Roma - 12 feb 2025 (Prima Pagina News)

L'On. Nicola Bono: "L’Europa non si salva con un ritorno al passato, bensì solo con un salto al futuro, realizzando la Federazione degli Stati Europei".

L’entusiasmo di Salvini all’incontro a Madrid dei Patrioti Europei, e soprattutto l’adesione collettiva di tutti alla strategia di Trump, meritano di essere valutati e opportunamente commentati.

 

Essere Patrioti è un sentimento bellissimo, perché riguarda l’insieme di amore, passione e identità della propria Patria e della sua storia, e merita ogni doveroso rispetto, anche da parte di chi non sente le medesime pulsioni.

In nome della Patria, infatti, milioni di uomini e di donne nei secoli hanno combattuto, sofferto, e subito ogni possibile conseguenza, pur di difenderla e conquistare la libertà di cui hanno goduto le successive generazioni.

 

Ma proprio per questo, essere patrioti comporta uno stile di vita, un senso di valori coerenti, e una visione politica capace di identificare cosa sia realmente la Patria e le giuste scelte per difenderla.

 

I Patrioti Europei, per la stragrande maggioranza, fino alla vittoria di Trump, erano sfegatatamente sostenitori di Putin e, per questo, hanno tifato pubblicamente per la sua decisione di invadere un Paese sovrano come l’Ucraina, sofferto per le vittorie sul campo di battaglia degli ucraini e goduto delle avanzate territoriali dei Russi.

 

Questa improvvisa adesione unitaria all’indirizzo politico di Trump potrebbe apparire positiva, se non fosse che nessuno di loro ha rinnegato Putin, e quindi determinando un minimo di perplessità sulle loro reali intenzioni.

 

Non si può, come è noto, essere fedeli a due padroni, e nel caso in specie, che padroni, e quindi quanto meno sarebbe bene che i Patrioti facessero chiarezza, a meno che la prospettiva che emerge dalle dichiarazioni dell’incontro madrileno non dia la risposta al quesito, e cioè che la strategia dei Patrioti va bene a Putin come a Trump, poiché l’obiettivo di ambedue è che l’Europa non si unifichi in una federazione, in modo che possa diventare la preda più prelibata a disposizione delle due superpotenze e, se ne avanza, anche della Cina.

 

E se è questo il tema, di colpo tutto appare più chiaro ed evidente.

 

I patrioti, sovranisti convinti, sono rimasti storicamente fermi agli stati nazionali, essendo loro sfuggito, ma questa distrazione appartiene a tutti i partiti sovranisti, anche non aderenti ai Patrioti, che da una quindicina di anni il mondo ha cambiato radicalmente fisionomia, e che all’unica superpotenza esistente a partire dall’inizio degli anni ’90, gli USA, si sono aggiunte altre due superpotenze, e cioè la Federazione Russa e la Cina, e, fra poco, è in arrivo anche l’India.

 

Questo cambiamento radicale sui rapporti di forza esistenti sul pianeta, e l’assenza di un nuovo ordine mondiale, ha reso del tutto irrilevanti gli stati nazionali, incapaci di opporsi militarmente alle 3-4 superpotenze emergenti, e destinati ad essere, soprattutto gli Stati europei ricchi e disarmati, le prede più ambite per il processo di nuova colonizzazione mondiale in programma.

 

Uno scenario di superpotenze che dovrebbe piuttosto essere comprensivo dell’Europa, che nei fatti è il terzo mercato mondiale, con una popolazione di 450 milioni di abitanti, e che avrebbe tutto il diritto di sedere al tavolo delle grandi potenze, ma che di fatto è un nano politico, del tutto incapace militarmente di difendersi e, dalla fine della Seconda guerra mondiale, ridotta di fatto a protettorato USA.

 

Da qui un sovranista serio, dovrebbe avere inteso che solo la Federazione degli Stati d’Europa può garantire la sicurezza e l’indipendenza delle varie patrie e che solo l’Europa Federata può dare dignità di sovranità ai popoli europei.

 

E qui è il punto: gli USA non hanno mai voluto una federazione tra i paesi UE, come ovviamente non l’ha mai voluta Putin, ma proprio l’aggressione dell’Ucraina, fa capire la fondamentale importanza di realizzare una entità Federale Europea.

 

Ed è qui che entrano in funzione i Patrioti che, lungi dal volere il bene dei loro Paesi, ne vogliono chiaramente la definitiva sottomissione, per poi comandarli come accade con la Bielorussia di Lukashenko.

 

Basta leggere le dichiarazioni di Madrid di Salvini e dei suoi colleghi come: “Serve il cambiamento. Non è l’UE che legittima gli stati, ma gli Stati che legittimano l’Europa, che sennò non esisterebbe (?)”. E poi ancora: “I Patrioti, all’insegna del trio ‘sovranità-identità-libertà’ sono uniti nel disegno di rovesciare l’attuale assetto europeo, rivendicando il diritto di azzerare tutti i capisaldi dell’UE per un ritorno, (non ben precisato), alle origini e al buon senso”.

 

Ma dove sarà la libertà dei Paesi UE quando saranno alla mercè delle superpotenze, e soprattutto dove sarà mai l’identità in assenza totale della sovranità, che sarà cancellata dai nuovi padroni?

La storia insegna che i partiti sovranisti non possono realizzare alleanze, perché la supremazia di ciascuno stato sovrano, impedisce oggettivamente alleanze di reciproca convenienza, e che l’Europa non si salva con un ritorno al passato, bensì solo con un salto al futuro, realizzando l’unico strumento necessario a garantire la sicurezza, l’indipendenza e il mantenimento dello stile di vita degli europei e cioè la Federazione degli stati d’Europa, e soprattutto non consentendo ai sovranisti di vendere il futuro degli europei.  

 

Quindi altro che lo slogan di Salvini e compagni Patrioti “meno Europa e più libertà”, ma al contrario “Più libertà e indipendenza con l’Europa Federata”.


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