Premierato, Casellati: "In questa riforma non c'è niente di antidemocratico"

"Non è illiberale pretendere che la volontà espressa nelle urne dai cittadini sia rispettata".

(Prima Pagina News)
Venerdì 09 Agosto 2024
Roma - 09 ago 2024 (Prima Pagina News)

"Non è illiberale pretendere che la volontà espressa nelle urne dai cittadini sia rispettata".

“L'opposizione ci accusa di volere introdurre, con la riforma del premierato, un sistema di governo illiberale, antidemocratico, pericoloso per le libertà costituzionali. Si è invocata addirittura la necessità di una resistenza fisica, muscolare, violenta alla proposta del governo.

Che cosa c’è di eversivo, di antidemocratico, di illiberale in questa riforma? Nulla, assolutamente nulla. E lo dico da liberale della prima ora, da figlia di chi ha combattuto davvero per la riconquista delle libertà perdute, da donna indisponibile a cedere un grammo delle libertà civili e politiche consacrate dalla Costituzione. Perché non può essere un atto di eversione prevedere che il popolo italiano scelga non soltanto chi lo deve rappresentare in Parlamento, ma anche chi lo dovrà governare”.

Così, su X, il Ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

“Non è antidemocratico - prosegue l'ex Presidente del Senato - stabilire che a guidare il governo sia soltanto chi si è sottoposto al voto popolare e non più tecnici che non hanno alcuna rappresentatività. Non è illiberale pretendere che la volontà espressa nelle urne dai cittadini sia rispettata, anziché essere considerata, come accade oggi, poco più di una pagina bianca sulla quale gli eterni professionisti del trasformismo e dei giochi di palazzo possono scrivere ogni e qualunque trama, anche la più inverosimile e anche quella più lontana dalle scelte degli elettori”.

“Con la riforma del premierato vogliamo dare finalmente un peso decisivo al voto dei cittadini. Vogliamo un governo forte, pienamente legittimato dal suo legame con gli elettori e non esposto di continuo alle fibrillazioni, alle crisi, alle sperimentate tattiche di sfiancamento della peggiore politica.

Vogliamo restituire lo scettro al popolo sovrano. È forse questo, in fin dei conti, l’atto eversivo che ci viene rimproverato così aspramente dai nostri oppositori, che vorrebbero continuare a governare senza averne il mandato democratico, a vincere anche quando hanno perso le elezioni, a sfuggire al responso delle urne; così negando al popolo, nei fatti, quella sovranità che l’articolo 1 della Costituzione gli assegna”, conclude Casellati.


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