Roma, Sapienza: centinaia di studenti protestano per la Palestina, lanciati petardi

Il corteo è partito dopo un presidio di circa un'ora.

(Prima Pagina News)
Martedì 14 Maggio 2024
Roma - 14 mag 2024 (Prima Pagina News)

Il corteo è partito dopo un presidio di circa un'ora.

Momenti di tensione, questo pomeriggio, a Roma, per il corteo dei collettivi studenteschi di sinistra della Sapienza in favore della Palestina. Centinaia di ragazzi si sono riuniti sul pratone antistante la sede del Rettorato dell'Università, vicino alle tende piantate in questi ultimi giorni, per manifestare a favore della “Palestina libera”, protestare contro l'Università e il governo e chiedere che gli accordi di collaborazione con Israele vengano chiusi.

Durante la manifestazione, sono stati fatti sventolare bandiere palestinesi e cartelli, alcuni dei quali raffiguranti la premier, Giorgia Meloni, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e la segreteria del Partito democratico Elly Schlein insieme ad una scritta: "Complici del genocidio".

Un altro cartello, invece, raffigurava Meloni e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, intenti a stringersi la mano e sporchi di sangue. Molti manifestanti hanno indossato la kefiah, che rappresenta il simbolo della resistenza palestinese.

Il corteo è partito dopo un presidio durato all'incirca un'ora: durante la sfilata degli studenti tra gli edifici dell'Università, ci sono stati momenti di tensione.

Nello specifico, alcuni petardi sono stati fatti esplodere davanti alla sede del Rettorato, contro cui alcuni studenti hanno anche lanciato uova e rovesciato dei cassonetti per i rifiuti. Inoltre, alcuni manifestanti, arrivati sotto l'ingresso del Rettorato, si sono sporcati le mani di vernice e hanno lasciato le loro impronte. Quindi, hanno lanciato la vernice e le uova, che hanno colpito anche alcuni giornalisti, attaccati con insulti e altre frasi ingiuriose.

Neppure la Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, è stata risparmiata dai manifestanti: “Dove sei? dove sei? Polimeni dove sei, d’ora in poi parlerai solo con noi”, hanno gridato in coro gli attivisti, che poi hanno aperto degli ombrelli e posizionato alcuni striscioni, in modo da potersi coprire. Altri studenti, poco più avanti, hanno rovesciato altri cassonetti lungo la strada.

A conclusione della protesta, durante la quale sono stati anche accesi dei fumogeni, gli studenti si sono riuniti nella tensostruttura del pratone antistante il Rettorato, per iniziare ciò che hanno definito il “contro senato accademico”, cioé un'assemblea svolta in contemporanea con il Senato Accademico odierno.


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