ROMA: “The Grand Tour”: parte domenica la nuova mostra collettiva natalizia organizzata dalla Galleria Von Buren Contemporary

Trentaquattro gli artisti in esposizione fino al 31 gennaio 2024 nei locali di Via Giulia.

di Paola Pucciatti
Venerdì 08 Dicembre 2023
Roma - 08 dic 2023 (Prima Pagina News)

Trentaquattro gli artisti in esposizione fino al 31 gennaio 2024 nei locali di Via Giulia.

Samuel Johnson diceva: “Colui che non ha viaggiato in Italia soffrirà sempre di un senso di inferiorità perché non avrà visto ciò che ogni uomo dovrebbe vedere”. Anche le opere permettono di viaggiare e sognare con il pensiero nell’istante stesso in cui si ammirano. Ed ecco che il periodo storico per eccellenza, il Grand Tour, che ha segnato uno straordinario fermento artistico, ricco di viaggi e avventure in Europa e in Italia, volti alla scoperta e alla conoscenza della cultura, dell’arte classica e del bello, ha ispirato una magnifica collettiva assolutamente da non perdere durante le festività natalizie.

La Galleria romana Von Buren Contemporary è felice di presentare The Grand Tour, una ricca mostra collettiva natalizia, ispirata a un periodo storico straordinario caratterizzato da viaggi, avventure, e scoperte con le opere di 34  artisti.

Tra questi: Mattia Mattia Barbalaco, Bato, JustinBradshaw, Lorenzo Bruschini, Lucianella Cafagna, Pietro Capone, Chiara Caselli, Clamisart, Alessio Deli, Mihail Dinisiuc, Luis J. Fernandez, Augusto Gadea, Simona Gasperini, Vittorio Iavazzo, Michelino Iorizzo, Gabriele Luciani, Maiti, Martínez Cánovas, Charlie Masson, Mario Mei, Paolo Migliazza, Kristina Milakovic, Guido Morelli, Claire Piredda, Sofia Podestà, Massimo Pulini, Saro Puma, Giulio Rigoni, Agostino Rocco, Vera Rossi, Tina Sgrò, Beppe Stasi, Marco Stefanucci e Hannah Ungaro-Pope.

L’esposizione curata da Michele von Büren, sarà aperta al pubblico dal 10 dicembre al 31 gennaio 2024, presso la Galleria Von Buren Contemporary in Via Giulia 13, a Roma. Il vernissage avrà luogo domenica 10 dicembre 2023, dalle 17.00 alle 22.00.

Tre opere saranno donate e sorteggiate, nel corso di una lotteria d'arte di beneficenza, per sostenere 4Ukraine Humanitarian Aid, un'organizzazione no-profit con sede nel Regno Unito che raccoglie e consegna aiuti umanitari per i bambini e il popolo ucraino.

Il testo di presentazione della mostra è di Raffaele Milani, professore di estetica all'Università di Bologna, uno dei massimi esperti in Italia sul paesaggio e sulla letteratura del Grand Tour.  Questo periodo storico è stato caratterizzato da un lungo viaggio nell'Europa continentale, con tappa obbligatoria in Italia, da parte dell'aristocrazia europea, a partire dal XVIII secolo,  destinato a perfezionare la loro conoscenza, con una durata di tempo indefinita. Per qualcuno durava mesi, per altri anche anni. L'Italia con i resti archeologici della Roma antica e con i suoi monumenti, divenne uno dei posti più amati e ambiti da visitare. Tra le località italiane il viaggio comprendeva visite a Venezia, Firenze, Roma e Napoli a diretto contatto con il mondo antico, con le opere di Palladio e  il Neoclassicismo. E’ proprio in questo periodo che nasce il termine “turismo” perché i giovani oltre a studiare passavano il loro tempo facendo anche giri turistici e acquistando dipinti, sculture, stampe e altri souvenir che riportavano a casa per esibirli, con orgoglio, come ricordo del loro percorso formativo.

Con la partecipazione di 34 artisti la mostra The Grand Tour presenta una varietà di generi tra: pittura, disegno, scultura, fotografia, collage e arte ceramica. Non manca la ricreazione di una tradizionale Quadreria che trasformerà la galleria stessa in un'installazione artistica in modo che i visitatori possano immergersi in un'esperienza festosa, che porta indietro nel tempo.

Alcuni degli artisti, tra cui Mattia Barbalaco, Pietro Capone, Mihail Dinisiuc, Gabriele Luciani e Massimo Pulini, usano le loro formidabili abilità per evocare deliberatamente il mondo formale dei musei d'arte e delle accademie, mentre altri come Juan José Martínez Cánovas, Charlie Masson, Agostino Rocco e Beppe Stasi utilizzano la loro tecnica sorprendente per un finale più giocoso, rivisitando le opere dei grandi maestri con un occhio contemporaneo.

Molte delle opere in mostra si concentrano sul paesaggio. Come souvenir dei loro viaggi, i Grand Tourist amavano acquistare le immagini dei loro luoghi preferiti, generando una forte domanda di pittori di paesaggi e vedute italiane. Justin Bradshaw, Luis J. Fernández, Augusto Gadea, Michelino Iorizzo, Kristina Milakovic, Guido Morelli e Marco Stefanucci esplorano vari aspetti di questa tradizione, mentre fotografe Sofia Podestà e Vera Rossi catturano siti che erano una tappa obbligata per i turisti, tra cui l'Orto Botanico di Palermo che tanto incantò Goethe (Podestà) e l'incredibilmente romantico Giardino di Ninfa con le sue rovine coperte di fiori (Rossi). 

Hannah Ungaro-Pope, invece, basa la sua ricerca sull'idea di Goethe dell'Urpflanze, un archetipo vegetale da cui derivano tutte le altre piante e che Goethe sperava di trovare durante i suoi viaggi in Italia.

L'artista del collage Simona Gasperini e i pittori Saro Puma e Giulio Rigoni affrontano il tema in modo estroso, con opere dalla vena fortemente illustrativa, mentre il duo artistico Clamisart indaga la ricerca frenetica di souvenir associati al Tour con la creazione di piatti e ornamenti in porcellana.

Mario Mei e Tina Sgrò partecipano con suggestivi dipinti che ritraggono interni di musei e chiese di Roma, mentre gli scultori Maiti, Paolo Migliazza e Claire Piredda si concentrano sulla figura umana con creazioni in cartapesta, resina e terracotta.

Il mondo della mitologia, tema dominante nelle opere ammirate e apprezzate da un Grand Tourist, è l'ispirazione per le sculture dell'artista napoletano Vittorio Iavazzo e del pittore romano Lorenzo Bruschini, mentre Lucianella Cafagna ci presenta un ritratto di grandi dimensioni su carta di una giovane ragazza che ricorda un'eroina del Grand Tour di Henry James o E.M. Forster.

Guardando fuori dall'Italia, l'artista romano Bato si ispira alle rovine di Babilonia mentre la fotografa Chiara Caselli incanta con una serie di vedute di Bukhara, l'antica città dell'Uzbekistan.

 

Informazioni:

Von Buren Contemporary Via Giulia 13 - 00186 Roma

Orario: martedì-sabato 11.00-13:30 | 15:30 – 19:30 | domenica e lunedì chiuso

 


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