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Stefano Bini è tornato in tv con Le strade del Benessere, che racconta per la prima volta al mondo la termalità del nostro paese. Appuntamento ogni domenica, alle 16:50 su Rai Premium (canale 25).
Stefano Bini è tornato in tv con Le strade del Benessere, che racconta per la prima volta al mondo la termalità del nostro paese. Appuntamento ogni domenica, alle 16:50 su Rai Premium (canale 25).
Iniziato il 7 aprile con grande interesse da parte del pubblico, il programma proseguirà fino al 12 maggio; Aquardens Verona, Terme di Sirmione e Terme di Castrocaro, le puntate già andate in onda e visibili su Rai Play. Il prossimo 28 aprile, sarà la volta di Terme di Chianciano, il 5 maggio QC Garda e si chiude il 12 maggio con Terme di Saturnia.
Come Le è venuta l’idea di portare in tv le stazioni termali?
“I miei ultimi due programmi televisivi hanno visto sempre una puntata dedicata alle terme e in entrambi ha riscosso sempre grandissimo successo di ascolti. Mi sono chiesto insieme al team autorale e produttivo, e poi con la Rai, se l’idea di costruire un intero programma sulle stazioni termali potesse funzionare. Da parte di tutti, c’è stato un grande entusiasmo e così siamo partiti.”
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“Il programma è inedito, sta avendo un discreto successo e ho un buon addetto stampa. Non mi posso lamentare!”
Le strade del Benessere in tv e Aggiungi un posto in macchina in radio, ma sempre in Rai.
“Finchè la Rai crederà in me, io sarò a disposizione dell’azienda. Le strade del Benessere va in onda ogni domenica alle 16:50 su Rai Premium mentre con Aggiungi ogni lunedì dalle 22 alle 23 su Rai Isoradio. Sono entrambe mie idee ma mentre il programma tv è incastrato in un format, in radio la fantasia la fa da padrona. Un grazie alla direttrice Alessandra Ferrario e al responsabile Gianmaurizio Foderato per la libertà che mi concedono.”
A proposito, a chi deve dire grazie per la sua carriera?
“A tante persone, che ho già elencato in passato. Per questo progetto, al produttore, al regista, a tutto il day time Rai e alla direttrice di Rai Premium. So a chi non devo dirlo perché mi ha ostacolato senza motivo o ha detto cose poco carine sul mio conto pur non conoscendomi, quando io in generale ho sempre un sorriso per tutti. Non mi abbasso mai a pettegolezzi o vendette spicciole, lascio passare il cadavere. Ho molta pazienza.”
Chi sono queste persone a cui non direbbe mai grazie?
“Carlo Freccero è uno, l’altro non te lo dico. Entrambi non hanno fatto grandi cose ultimamente, se non distruggere parte della tv. Compresa la Rai.”
Dai suoi social, si legge “cattolico e ottimista”. Da cattolico, cosa ne pensa dell’aborto e della polemica su Incoronata Boccia?
“Parto dalla parte meno polemica. Sono ottimista e sempre con il sorriso perché so cosa vuol dire soffrire davvero, avendo avuto un cancro a 22 anni. Quindi nella quotidianità, come nel lavoro, faccio del sorriso la mia cifra. Un giorno un dirigente Rai mi disse che in diretta radio dovevo essere meno esplosivo, io gli risposi che questo atteggiamento fa parte di me e non è forzato da nulla. Spero che in conduzioni si noti! Per quanto concerne la polemica sull’aborto, io sono contrario se non in rarissimi casi ma il punto qui è un altro: ognuno deve essere libero di esprimere ciò che sente e vuole, che sia pro o contro l’aborto, contro o pro vita, contro o pro la Chiesa. Incoronata ha fatto bene ad esprimere un suo pensiero, come la Bonino o la Bortone esprimono il loro. Viva la libertà di espressione! Io in primis ascolto tutti e sono curiosissimo di sentire opinioni diverse dalle mie, il che vuol dire crescere insieme. Il politicamente corretto e i bavagli fanno schifo in tutte le loro forme.”
Quindi, avrebbe fatto parlare anche Scurati?
“Anche se ci dovevamo sorbire l’ennesimo pippone, sì. Ma francamente la vicenda non mi appassiona, anche perché Scurati mi crea sonnolenza.”
Le piace questa Rai?
“Alcuni prodotti sì, altri meno, ma i gusti son gusti. Conosco il dg Giampaolo Rossi e la sua serietà. Questo mi basta per sperare che questa Rai sia meritocratica e valorizzi la professionalità.”
Da Il Giornale a Libero, Lei è stato anche un critico televisivo. Cosa ne pensa dell’andata di Amadeus sul Nove?
“Ha fatto bene Amadeus, ha fatto bene la Warner perché è una multinazionale e ha una montagna di soldi con cui investire, e la Rai sopravvivrà. Anzi, buona opportunità per fare spazio in Rai a nuove leve.”
E il Festival?
“Carlo Conti farà benissimo. Io lo vedrei bene in coppia con Cristina D’avena.”
Sogni nel cassetto?
“Ne ho tre. Continuare a scrivere e condurre mie idee televisive e radiofoniche, riportare su Italia1 Bim Bum Bam perché la tv dei ragazzi è fondamentale e, se dovessi dare uno stop alla mia carriera catodica, mi piacerebbe lavorare al fianco di Marina Berlusconi.”