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"La pace non può consistere in un semplice cessate il fuoco, dev'essere un accordo duraturo. La pace non deve premiare l'aggressore".
"La pace non può consistere in un semplice cessate il fuoco, dev'essere un accordo duraturo. La pace non deve premiare l'aggressore".
Oggi, la guerra tra Russia e Ucraina entra nel suo terzo anno. Il conflitto iniziò il 24 febbraio 2022, con l'invasione del territorio ucraino da parte di Mosca, che la definì "operazione militare speciale".
Questa mattina, la Commissaria russa per i diritti umani, Tatiana Moskalkova, ha reso noto che è stato raggiunto un accordo, tra Mosca e Kiev, per il rimpatrio di un numero imprecisato degli abitanti della regione russa del Kursk, che al momento si trovano nell'Oblast di Sumy: "Ci sono persone che oggi si trovano a Sumy e c'è un accordo con la Croce Rossa e con la parte ucraina per cui saranno evacuate in Russia attraverso la Bielorussia", ha dichiarato la Commissaria.
"Non ci saranno negoziati credibili e di successo, né una pace duratura, senza l'Ucraina e l'Ue. Solo l'Ucraina può decidere quando ci saranno le condizioni per iniziare i colloqui di pace. La pace non può consistere in un semplice cessate il fuoco, dev'essere un accordo duraturo. La pace non deve premiare l'aggressore". Così, a Kiev, il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa. "Putin vuole dividerci e oggi dimostriamo che il nostro sostegno è forte, unito e immutato", ha evidenziato Costa, riaffermando che "garanzie di sicurezza concrete e forti garantiranno una pace giusta e duratura in Ucraina e in tutta Europa".
La Cina accoglie positivamente "gli sforzi positivi compiuti dalla Russia e dalle altre parti interessate per risolvere la crisi". Lo ha detto il Presidente cinese, Xi Jinping, in un colloquio telefonico con Vladimir Putin, avvenuto su richiesta di quest'ultimo. Xi, ha poi ricordato che Cina, Brasile e alcuni Paesi del Sud globale "hanno fondato congiuntamente il gruppo 'Amici della Pace' sulla crisi ucraina per creare un'atmosfera e accumulare le condizioni per promuovere una soluzione politica alla crisi". Secondo quanto riferisce l'emittente di Stato Cctv, Putin ha ragguagliato Xi "sugli ultimi sviluppi nei contatti tra Russia e Stati Uniti".
Chiedo una "pace reale e duratura" nel 2025. Così il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di un vertice con alcuni leader occidentali, inclusi quelli delle istituzioni europee, organizzato a Kiev per il terzo anniversario dall'invasione russa. Da parte sua, Zelensky ha proposto uno scambio completo dei prigionieri di guerra con la Russia come "inizio" del processo di pace.
"La Russia deve rilasciare gli ucraini. L'Ucraina è pronta a scambiare tutto per tutti, e questo è un modo giusto di iniziare", ha dichiarato Zelensky.
Proprio durante la visita dei vertici istituzionali è stata diramata un'allerta aerea sui cieli di Kiev. Secondo quanto riferisce l'Aeronautica Militare, l'allerta è stata diramata a livello nazionale, per un possibile lancio di missili da parte della Russia.
Mosca non accetta un cessate il fuoco lungo il fronte ucraino, per parlare in seguito delle condizioni di pace. Così il Ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, citato da Ria Novosti, dopo aver parlato ad Ankara con l'omologo turco, Akan Fidan. "Siamo pronti a negoziare sia con l'Ucraina che con l'Europa, con tutti i rappresentanti che vorranno contribuire a raggiungere la pace. Tuttavia, fermeremo le ostilità solo quando questi negoziati produrranno un risultato fermo e sostenibile che soddisfi la Russia", ha evidenziato Lavrov.
Per arrivare ad un accordo, ha aggiunto il Ministro durante la conferenza stampa congiunta trasmessa dall'emittente turca Trt, è necessario inserire una clausola "ferrea" che garantisca che Kiev non aderirà alla Nato. "L'Ucraina non dovrebbe fare parte della Nato, questo è indiscutibile", ha detto ancora Lavrov.
"Trump ha detto chiaramente che l'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe un errore", ha proseguito, per poi ribadire che "manteniamo la nostra posizione, non abbiamo cambiato la nostra posizione" sull'Ucraina. "Tutte le parti devono mostrare atteggiamenti realistici", ha detto ancora Lavrov, evidenziando che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "cambia la sua posizione tutte le volte. Questo vale anche per i Paesi europei, i loro punti di vista cambiano. Gli Usa hanno una posizione coerente. Vogliono che si raggiunga un cessate il fuoco".
Il Presidente francese, Emmanuel Macron, e il premier inglese, Keir Starmer, si sono accordati per trasmettere un messaggio unitario sull'Ucraina quando, in settimana, vedranno Donald Trump a Washington. Secondo quanto riferiscono fonti diplomatiche di alto livello, i due leader cercheranno di convincere Trump a non continuare i negoziati bilaterali con Putin in cambio dell'impegno europeo per la futura sicurezza dell'Ucraina. E' quanto riferisce il Times. Il tycoon vedrà Macron oggi, mentre l'incontro con Starmer è in programma giovedì.
"L'Europa è qui per rafforzare l'Ucraina in questo momento critico. Posso annunciare che un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l'Ucraina arriverà già a marzo. E, come ha appena detto il presidente Costa, ci sarà un Consiglio europeo speciale. Presenterò un piano completo su come aumentare la nostra produzione di armi e le nostre capacità di difesa in Europa. E anche l'Ucraina ne avrà beneficio. Nessuno vuole più pace del popolo ucraino. Ma una pace giusta e duratura si ottiene solo con la forza". Così. a Kiev, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen per l'International Summit, organizzato per il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.
"La guerra in Ucraina rimane la crisi più centrale e più importante per il futuro dell'Europa. Putin sta cercando più che mai di vincere questa guerra sul campo. Il suo obiettivo rimane la capitolazione dell'Ucraina. E poi sappiamo cosa potrebbe succedere dopo. Perché è già successo in passato. Non è in gioco solo il destino dell'Ucraina. È il destino dell'Europa. La nostra prima priorità resta quindi quella di dare forza alla resistenza dell'Ucraina. Finora, la nostra Unione e gli Stati membri hanno sostenuto l'Ucraina con 134 miliardi di euro. È una cifra superiore a quella di chiunque altro", ha evidenziato von der Leyen.
Il neo Cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha ricordato sui suoi profili social il terzo anniversario dallo scoppio della guerra in Ucraina, , "tre anni di guerra in Europa". Secondo Merz, Kiev deve essere messa in posizione di forza: per questo, "per una pace giusta, il paese attaccato deve partecipare ai negoziati di pace".
"La Russia e la sua leadership sono gli unici responsabili di questa guerra e delle atrocità commesse contro la popolazione ucraina. Continuiamo a chiedere che rispondano per tutti i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità commessi. Accogliamo con favore i recenti passi compiuti verso l'istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina". E' quanto recita una dichiarazione congiunta della Commissione Europea, del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo, in occasione del terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.
"L'Ue mantiene la promessa: i ministri degli Esteri hanno appena approvato il 16/o pacchetto di sanzioni contro la Russia. Colpisce tutto, dalle navi della flotta ombra ai controller di gioco usati per controllare i droni. Ora abbiamo le sanzioni più estese di sempre, che indeboliscono lo sforzo bellico della Russia", ha scritto su X l'Alta Rappresentante Europea, Kaja Kallas.
"È nel nostro interesse fondamentale" che i negoziati sull'Ucraina "abbiano successo", perciò "faremo tutto il possibile per garantire che Bruxelles e gli europei favorevoli alla guerra non possano bloccare un accordo di pace tra Stati Uniti e Russia". E' quanto ha scritto, sui suoi profili social, il Ministro ungherese degli Esteri, Péter Szijjártó. "Non accetteremo di accelerare con l'estensione del regime di sanzioni nei confronti degli individui, non accetteremo l'esborso di decine di miliardi di euro per le forniture di armi e quanto alle garanzie di sicurezza, non ci chiederemo di quali garanzie di sicurezza abbia bisogno l'Ucraina, ma di quali garanzie di sicurezza abbiamo bisogno noi ungheresi", ha proseguito.
Anche il premier canadese, Justin Trudeau, è a Kiev per commemorare il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte dei russi. "Sono davvero felice di essere qui", ha dichiarato Trudeau, scendendo dal treno, rivolto al capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak. Quest'ultimo ha diffuso le immagini dell'incontro sui suoi profili social.
"Se guardo ai messaggi che provengono dagli Stati Uniti, è chiaro che la narrazione russa è fortemente rappresentata". Così l'Alta Rappresentante Europea, Kaja Kallas, entrando al consiglio Affari Esteri a Bruxelles, replicando ad una domanda in merito al fatto che il presidente Usa, Donald Trump, sia stato influenzato dalla disinformazione russa.
"Penso sia bene avere il maggior numero possibile di interazioni con la nuova amministrazione degli Stati Uniti. Domani mi recherò anche negli Stati Uniti per incontrare" il Segretario di Stato americano "Marco Rubio e altri per discutere di questi temi, perché è estremamente importante", ha precisato Kallas, evidenziando che è importante "mantenere l'unità" transatlantica.
"Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina e andremo avanti insieme su questa strada. Puoi discutere anche con Putin ma n quel negoziato deve esserci l'Europa e Kiev. Poi andremo avanti con il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia", ha proseguito Kallas. "Domani andrò a Washington per parlare con Rubio. Quando dice che Zelensky è un dittatore Trump sbaglia. Mi aspetto una stretta collaborazione con il nuovo governo tedesco e mi aspetto che si formi prima possibile".
Sui social, il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha celebrato "tre anni di resistenza. Tre anni di gratitudine. Tre anni di assoluto eroismo degli ucraini". "Ringrazio tutti coloro che difendono e sostengono l'Ucraina", ha scritto ancora Zelensky.
Ankara "può contribuire ai colloqui di pace" tra Mosca e Kiev, "anche come" Paese "ospitante". Così il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, citato dalla Presidenza della Repubblica turca, parlando al telefono con l'omologo francese, Emmanuel Macron. E' importante, ha aggiunto Erdogan, "lanciare un processo negoziale che non escluda alcuna delle parti nel conflitto". Ankara, ha evidenziato ancora Erdogan, prosegue "con i suoi sforzi per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e stabilire una pace equa e duratura" e la Turchia è stata l'unica nazione "che ha portato le parti in guerra attorno al tavolo del negoziato in varie occasioni".
"Siamo a Kiev oggi perché l'Ucraina è Europa. In questa lotta per la sopravvivenza non è solo il destino dell'Ucraina ad essere in gioco, ma quello dell'Europa", così la Presidente della Commissione Europea, Usrula von der Leyen, sui social. Il messaggio è accompagnato da un video che la mostra in arrivo in treno a Kiev in compagnia del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.