USA: Le politiche di Trump mettono a rischio la ricerca scientifica

La prolungata detenzione di una trentenne russa mette a rischio una ricerca scientifica che permetterebbe una precoce scoperta del cancro. La persecuzione indiscriminata di immigrati, mette a rischio la capacità USA di attrarre risorse preziose da tutto il mondo. Nessun riguardo nemmeno per gli scienziati

di Renato Narciso
Martedì 22 Aprile 2025
Washington DC (USA) - 22 apr 2025 (Prima Pagina News)

La prolungata detenzione di una trentenne russa mette a rischio una ricerca scientifica che permetterebbe una precoce scoperta del cancro. La persecuzione indiscriminata di immigrati, mette a rischio la capacità USA di attrarre risorse preziose da tutto il mondo. Nessun riguardo nemmeno per gli scienziati

Kseniia Pertova, la scienziata che ha sviluppato script informatici per leggere le immagini e sfruttare appieno il potenziale di un rivoluzionario microscopio messo a punto presso la Harvard Medical School che potrebbe portare a scoperte sbalorditive nella diagnosi del cancro e nella ricerca sulla longevità, è confinata in un centro di detenzione per immigrati da due mesi. Tutto ciò, secondo i ricercatori della prestigiosa università USA, mette a rischio progressi scientifici di vitale importanza. La scienziata, una trentenne russa, ha lavorato presso il famoso Kirschner Lab di Harvard fino al suo arresto avvenuto in un aeroporto di Boston a metà febbraio. Attualmente è detenuta presso il Richwood Correctional Center dell'ICE a Monroe, in Louisiana e sta lottando per evitare di essere rimpatriata in Russia dove teme di essere arrestata a causa delle sue proteste contro la guerra in Ucraina. La detenzione di scienziati in tutto il Paese sta danneggiato la capacità di ricerca scientifica e sta mettendo in seria difficoltà la capacità degli atenei USA di attrarre “cervelli”. In un Paese che fa della sua capacità di attrarre ricercatori stranieri il fulcro della propria superiorità scientifica, che si traduce poi in tecnologica e quindi militare, una fuga o meglio una deportazione di cosiddetti “cervelli”, risulterebbe essere deleteria ai fini dello status quo degli USA nel mondo. La Petrova fu fermata all'aeroporto internazionale di Boston per non aver dichiarato campioni di embrioni di rana da utilizzare nella ricerca scientifica.


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