Via Appia: Sangiuliano, è un riconoscimento a nostra storia, identità e tradizione

Alla presenza anche del sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi, dell'assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor, del presidente della regione Puglia e di numerosi sindaci, si è tenuta la celebrazione della "Regina Viarum" come Patrimonio dell'umanità. Con 60 siti riconosciuti l'Italia resta saldamente al 1° posto avanti alla Cina

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Mercoledì 31 Luglio 2024
Roma - 31 lug 2024 (Prima Pagina News)

Alla presenza anche del sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi, dell'assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor, del presidente della regione Puglia e di numerosi sindaci, si è tenuta la celebrazione della "Regina Viarum" come Patrimonio dell'umanità. Con 60 siti riconosciuti l'Italia resta saldamente al 1° posto avanti alla Cina

“Questa è un’operazione che ci deve riempire di orgoglio come italiani perché io penso sia un riconoscimento alla nostra storia, alla nostra identità e alla nostra tradizione”. Lo ha dichiarato il ministro Gennaro Sangiuliano alla cerimonia di presentazione della via Via Appia. Regina Viarum” tenutasi oggi 31 luglio presso il mausoleo di Cecilia Metella a cui erano presenti anche il sottosegretario Gianmarco Mazzi, l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano (in video collegamento) e numerosi sindaci tra cui Clemente Mastella di Benevento. “Noi oggi non celebriamo un successo ma poniamo un punto di inizio, cioè iniziamo a lavorare affinché questo riconoscimento diventi una straordinaria occasione di sviluppo socio economico per le comunità che vivono all’interno di questa area” - ha aggiunto Sangiuliano. “Il piano di gestione – continua - lo modificheremo, valuteremo e concorderemo con gli amministratori ogni dettaglio e ogni virgola, e ci sono stanziamenti che già abbiamo fatto e ulteriori vorremo fare nei prossimi mesi ai quali i comuni potranno attingere per progetti che siano coordinati con la valorizzazione della via Appia”. “L’Articolo 9 della costituzione, quello che per me rappresenta il faro della mia azione, ci dice che noi dobbiamo tutelare, conservare, ma anche valorizzare lo straordinario patrimonio di cui dispone il Paese, la cultura è forse oggi il motore più importante se si vuol ipotizzare uno sviluppo socio economico della nostra nazione”. “Noi abbiamo- continua il titolare del Mic – storicamente 2 pilastri, l’impresa e la cultura millenaria di cui noi siamo depositari”. “Noi abbiamo 5 milioni di opere lasciate nel corso dei millenni dalle numerose le civiltà che si sono affacciati nella nostra penisola situata al centro del Mediterraneo, ne esponiamo solo 480mila”. Sangiuliano fa anche cenno ai problemi dovuti all’esclusione di alcuni comuni esclusi da questa tratta “per me già sono dentro” – afferma – perché su tutti i tavoli che convocheremo loro saranno invitati”. “Grazie al riconoscimento dell’Appia – ha concluso il ministro – noi abbiamo tutelato il nostro primato perché noi eravamo al primo posto come numero di siti patrimonio UNESCO e la Cina a 58, se avesse vinto Pechino oggi saremo 59 pari, invece siamo saliti a 60, e conservare questo primato che ci viene dalla storia deve essere una cosa di cui andare molto fieri”.


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