Arte, Milano, Museo Poldi Pezzoli: la Fondazione Sacchetti dona l'"Interno del Pantheon" di Gian Paolo Panini

Il quadro è stato donato dalla Presidente della Fondazione, Giovanna Zanuso.

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Martedì 11 Giugno 2024
Milano - 11 giu 2024 (Prima Pagina News)

Il quadro è stato donato dalla Presidente della Fondazione, Giovanna Zanuso.

La collezione del Museo Poldi Pezzoli oggi si arricchisce di un nuovo capolavoro: il suggestivo dipinto Interno del Pantheon (1743) di Gian Paolo Panini è stato donato da Giovanna Zanuso, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti e andrà ad accrescere la collezione settecentesca della casa museo.

 

“Il Museo festeggia con entusiasmo il dono di Giovanna Zanuso– dichiara l’architetto Alessandra Quarto, direttore del Museo – generosa mecenate da sempre vicina alle istituzioni culturali accogliendo nella collezione del ‘700 un’opera di grandissima qualità e straordinaria bellezza”.

 

L’artista è famoso soprattutto per i suoi dipinti profani, eseguiti dopo il trasferimento a Roma: Panini, nato il 17 giugno 1691 a Piacenza, arrivò ben presto a Roma (nel 1711), dove dipinse capricci e pezzi architettonici in uno stile vigoroso anche se un po' eccentrico, e già nel 1719, quando fu ammesso all'Accademia di San Luca e ai virtuosi al Pantheon, era un astro nascente del mondo artistico romano: tele monumentali con celebrazioni di feste, vedute di rovine e interni delle pinacoteche dei più importanti collezionisti dell’epoca erano i suoi soggetti più famosi e apprezzati.

 

In assenza di dati certi sulla prima formazione artistica, è forse possibile ritenere che Panini fosse autodidatta: secondo Carlo Carasi (1780), egli si trasferì a Roma nel 1711, fatti «alcuni quadri di architettura con la semplice scorta de’ suoi studi teorici». A spingerlo nell’Urbe furono verosimilmente il desiderio di studiare l’architettura antica e forse anche i consigli di qualche influente concittadino legato alla nutrita colonia piacentina di Roma, ove spiccavano il conte Francesco Landi (futuro arcivescovo di Benevento e cardinale) e il marchese Ubertino Landi, fondatore dell’Arcadia piacentina. Panini prese alloggio in piazza Farnese, nella parrocchia di S. Caterina della Rota, dove visse fino al 1722. 

 

Il rapporto tra Giovanna Zanuso e il Museo è ormai di lunga data; già nel 2020 aveva sostenuto il restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze della famosa Madonna con il Bambino di Andrea Mantegna, protagonista poi di un’esposizione dossier.

 

La Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus si occupa infatti da anni di riportare alla luce la bellezza del nostro patrimonio artistico, sostenendo prestigiose istituzioni come il Museo Poldi Pezzoli.

 

“Sono felice di poter donare quest’opera al Museo Poldi Pezzoli, a cui sono legata da un rapporto decennale – dichiara Giovanna Zanuso, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus – Sono molto affezionata a “Interno del Pantheon” un dipinto che ha sempre accolto chiunque entrasse a casa mia e credo che oggi la casa del Poldi Pezzoli sia lo scrigno migliore per accoglierlo e valorizzarlo nella sua straordinaria collezione”.

 

L’opera donata, un olio su tela di grandi dimensioni (135,6 x 97,2 cm), firmato e datato “Roma, 1743”, rappresenta, con dovizia di particolati, l’interno del Pantheon: ai tempi di Panini, come ai nostri, il Pantheon era una delle grandi attrazioni turistiche di Roma. Si ritiene che sia stato iniziato nel I3-114 d.C. durante il regno dell'imperatore Traiano (98-117 d.C.) e che sia stato dedicato nel 125-126 sotto Adriano (117-138 d.C.). È costruito in calcestruzzo e ha una pianta di 43 metri di diametro così come l’altezza, configurandosi come una sfera perfetta. Nel 609 d.C. fu trasformato da Papa Bonifacio IV in una chiesa dedicata ai martiri cristiani, Sancta Maria ad Martyres, il che spiega la sua sopravvivenza. Secondo una fonte antica, Bonifacio chiese all'imperatore Foca a Costantinopoli di ordinare che nel vecchio tempio chiamato Pantheon, dopo aver rimosso la sporcizia pagana, fosse costruita una chiesa dedicata alla Vergine Maria.

 

L'Interno del Pantheon è una delle composizioni più note di Panini e viene spesso riprodotta in libri e articoli sul Pantheon come l'immagine che meglio trasmette l'esperienza dell'interno e della decorazione prima delle modifiche apportate nel 1756. Esistono due versioni distinte, una con due colonne di schermatura e una senza. La versione finora sconosciuta di Richard Green, firmata e datata 1743, appartiene a questa seconda tipologia e costituisce un'importante aggiunta al corpus delle rappresentazioni paniniane del soggetto.

 

Formatosi nel campo dell'architettura e del design teatrale, Panini ha manipolato la prospettiva per mostrare una visione dell'interno più ampia di quanto sia possibile da ogni singolo punto. Il punto di vista è all'interno dell'edificio, di fronte all'ingresso. I portali si aprono sulle colossali colonne del portico e su uno scorcio dell'obelisco nella piazza antistante la chiesa.

 

Il Museo Poldi Pezzoli per celebrare il dono ricevuto sta lavorando al progetto di riallestimento della Sala del Settecento con esperti studiosi e con le curatrici della pittura e delle arti decorative del XVIII secolo.  Una operazione doverosa e necessaria che consentirà di valorizzare la collezione del museo (Canaletto, Guardi, Tiepolo, Panini) e accogliere il prezioso dono ricevuto.

 

La nuova sala dedicata al Settecento sarà inserita nell’ala cosiddetta Franzini in modo da favorire il percorso dei visitatori e entrare più facilmente in dialogo con la collazione.


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