Gli Inibitori del riassorbimento renale del Glucosio e del Sodio: Una Chiave per Rallentare l'Invecchiamento
L’interesse destato nei ricercatori dai farmaci antidiabete ha fatto sì che il farmaco Ozempic è stato scelto dalla autorevole rivista Science quale farmaco dell’anno.
di Angela Marocco
Lunedì 19 Febbraio 2024
Roma - 19 feb 2024 (Prima Pagina News)
L’interesse destato nei ricercatori dai farmaci antidiabete ha fatto sì che il farmaco Ozempic è stato scelto dalla autorevole rivista Science quale farmaco dell’anno.
Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante nella comprensione dei meccanismi sottostanti all'invecchiamento e nella individuazione di strategie terapeutiche per rallentare questo processo naturale.

Interessanti al proposito i farmaci comunemente usati per il diabete: ad esempio gli inibitori del riassorbimento renale del glucosio e del sodio hanno destato particolare interesse nella comunità scientifica internazionale per il loro potenziale nel contrastare gli insulti dell'invecchiamento; essi agiscono principalmente mimando le azioni benefiche prodotte nel nostro organismo dal digiuno intermittente, aumentano il numero di molecole di ossigeno che entrano nella cellula e ne aumentano la robustezza e la longevità.

L’interesse destato nei ricercatori dai farmaci antidiabete ha fatto sì che il farmaco Ozempic è stato scelto dalla autorevole rivista Science quale farmaco dell’anno.

Il breakthrough of the year del 2023 è andato al medicinale, nato per la cura del diabete di tipo 2, che sta rivoluzionando la cura dell’obesità ed agisce su un ormone presente naturalmente nell’organismo e prodotto dall’intestino il GLP-1.

La classe di farmaci che agisce invece sul riassorbimento renale del glucosio e del sodio, mimando l'attività di alcuni enzimi coinvolti nel metabolismo del glucosio, il principale combustibile energetico del nostro corpo, ha dimostrato potenti effetti antiaging, riducendo lo stress ossidativo e l'infiammazione che sono due processi cellulari alla base dell’accumulo di danni nel nostro organismo, coinvolti in una serie di patologie legate all'età quali il diabete, le malattie cardiovascolari e persino alcuni tipi di cancro (mammella, prostata).

La modulazione del metabolismo renale del glucosio influenza altresì direttamente la funzione delle cellule dei tessuti, mantenendo l’omeostasi corporea.

Numerosi e recenti trials clinici hanno dimostrato che l’assunzione di metformina può aumentare la longevità e ridurre l’incidenza di carcinoma, promuovendo inoltre la salute del microbioma intestinale e aumentando la presenza nel nostro intestino degli acidi grassi a catena corta – Scfa - benefici per la salute del microbioma. Il potenziale degli inibitori del glucosio nel rallentare l'invecchiamento rappresenta dunque una promettente area di ricerca, offre prospettive interessanti per il futuro della medicina anti-invecchiamento.

Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi coinvolti e per sviluppare trattamenti più mirati e efficaci nel campo della longevità e della salute.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

glucosio
inibitori
invecchiamento
PPN
Prima Pagina News
sodio

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU