Unical, due candidati alla successione di Nicola Leone, Rettore uscente del Campus calabrese

Al via la competizione elettorale per scegliere il suo nono rettore dell’Università della Calabria. Due i candidati alla successione di Nicola Leone.

di Franco Bartucci
Lunedì 04 Agosto 2025
Cosenza - 04 ago 2025 (Prima Pagina News)

Al via la competizione elettorale per scegliere il suo nono rettore dell’Università della Calabria. Due i candidati alla successione di Nicola Leone.

A contendersi, come noto, il posto di nono Rettore dell’UniCal, in base al decreto di indizione delle elezioni per la scelta del nuovo rettore, pubblicato lo scorso dieci giugno 2025, che ha fissato come data ultima di presentazione delle candidature al 31 luglio 2025, saranno il prof. Franco Rubino, direttore del dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche, nonché il prof. Gianluigi Greco, direttore del dipartimento di matematica e informatica. Entrambi sulla base di un programma che sarà reso noto domani, martedì 5 agosto 2025, attraverso il sito della stessa Università.

Grazie all’anomalia della legge di riforma universitaria Gelmini, 30 dicembre 2010 n° 240, che ha fissato per i rettori un mandato unico di sei anni non rinnovabile e la durata del senato accademico per un massimo di quattro anni rinnovabile per una sola volta fino a un massimo di otto anni, l’Università della Calabria dopo quindici anni dall’entrata in vigore della legge, molto contestata all’epoca dall’intera comunità universitaria del campus di Arcavacata, attraverso delle manifestazioni molto partecipate e seguite, promosse dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e dalle associazioni studentesche, che rimarranno nella sua storia, si è venuta a trovare nelle condizioni che nel prossimo mese di ottobre dovrà scegliere il suo nono rettore in una condizione anomala che stravolgerà la sua storia dei suoi primi cinquant’anni di vita.

Tutto questo perché il Senato Accademico, con presidente il Rettore Nicola Leone, ha approvato nell’estate del 2023 delle modifiche apportate allo Statuto (decreto rettorale 23 marzo 2012 n°562) scaturito dalla legge Gelmini, che porterà il nuovo rettore ad avere un mandato di sei anni, due anni in meno dei senatori, che saranno nominati con l’entrata in vigore dell’anno accademico 2025/2026, per effetto del doppio mandato di quattro anni, creato con le modifiche di cui sopra. Se il nuovo rettore che scaturirà da questa competizione elettorale rimarrà in carica per il sessennio accademico 2025/2031, i senatori avranno due mandati quadriennali con durata 2025/2033.

Da premettere, che mai nella storia dell’Università della Calabria il Senato Accademico abbia avuto una durata a tempo, in quanto nella storia delle Università italiane, per legge e prassi, come per statuti, la durata del mandato è sempre stata assoggettata alla durata dei mandati dei Rettori e dei Presidi di Facoltà.

Infatti fin dalle origini il Senato Accademico, composto dai Presidi di Facoltà e dal Rettore che lo presiedeva, avevano, nel rispetto delle leggi risalenti al Testo Unico 31 agosto 1933, n° 1592, un mandato triennale; mentre ai direttori di dipartimento, istituiti per la prima volta in Italia, grazie allo Statuto elaborato dal Rettore Beniamino Andreatta, con la condivisione di una apposita commissione presieduta dal prof. Adriano Vanzetti, di cui al DPR  1° dicembre 1971 n° 1329, fu dato un mandato biennale rinnovabile pari ai direttori degli Istituti esistenti nelle Università italiane.

Con l’entrata in vigore della legge 9 maggio 1989, n.168 sull’autonomia universitaria, istitutiva del Ministero dell’Università, che prevedeva la scrittura di un nuovo statuto, l’istituzione del senato accademico integrato, nonché  del consiglio degli studenti, si stabilivano per il Rettore e i Presidi di Facoltà dei mandati quadriennali rinnovabile per una sola volta; mentre per i direttori di dipartimento un mandato triennale rinnovabile, il tutto riconfermato nel secondo Statuto, di cui al Decreto Rettorale del prof. Giuseppe Frega del 28 febbraio 1997.

Poi è arrivata la legge di riforma universitaria 30 dicembre 2010 n° 240 (nota come legge Gelmini) che fissa per il rettore un mandato unico di sei anni introducendo per la prima volta (erroneamente o volutamente?) la durata del mandato per il Senato Accademico in quattro anni rinnovabile per una sola volta; mentre dispone la cessazione dei Consigli di Facoltà e dei rispettivi presidi.

Ma le università nello scrivere il nuovo Statuto, previsto dalla stessa legge, stabiliscono per i direttori di dipartimento due mandati triennali, così anche per il Senato Accademico rendendolo paritario al mandato del rettore di sei anni, così come prevedeva anche lo Statuto dell’UniCal, di cui al decreto del rettore Giovanni Latorre del 23 marzo 2012 n. 562, al quale sono state apportate con decreto rettorale 3 agosto 2023 n. 1119 delle modifiche che stravolgono il sistema di gestione dell’Università nel futuro rispetto alle regole e norme applicate e rispettate nei primi cinquant’anni di storia dell’Ateneo.

Uno stravolgimento già visibile con questa competizione elettorale che ha ridotto il semestre bianco in quadrimestre bianco a partire dal 1° luglio, consentendo ai candidati dal 1° agosto, con l’Università in vacanza, di condurre la campagna elettorale e presentare i loro programmi. Staremo a vedere come si esprimeranno in materia.


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