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Pochi rami caduti in via Ozanam e subito scatta l'intervento delle motoseghe che hanno capitozzato l'albero situato a poche decine di metri dal circolo culturale dedicato a Pier Paolo Pasolini. "Di questo passo dovranno cambiar nome al quartiere, Montegrigio, visto che di verde presto non ce ne sarà più" tuonano gli ambientalisti
Pochi rami caduti in via Ozanam e subito scatta l'intervento delle motoseghe che hanno capitozzato l'albero situato a poche decine di metri dal circolo culturale dedicato a Pier Paolo Pasolini. "Di questo passo dovranno cambiar nome al quartiere, Montegrigio, visto che di verde presto non ce ne sarà più" tuonano gli ambientalisti
Un po’ di vento qualche goccia d’acqua, ed ecco che cadono alcuni rami di un albero situato in una delle più belle e caratteristiche vie del quartiere di Monteverde, via Ozanam ove pian piano stanno eliminando tutti gli olmi che danno frescura d’estate e abbelliscono la strada coprendo tutto il cemento dei palazzi. Alberature già più volte potate e capitozzate, da ditte spesso provenienti da altre regioni d’Italia, e quindi divenuti fragili a causa dei ripetuti interventi spesso effettuati fuori stagione e in barba al regolamento comunale del verde. Tali alberi potrebbero sparire tutti perché la ditta incaricata di rifare i marciapiedi pensa sia meglio abbatterli tutti privando così gli abitanti e i frequentatori di quella strada di un patrimonio arboreo utile nella stagione calda e di grande pregio visivo. Puntuali arrivano le proteste degli ambientalisti, in prima linea il Comitato TAM (Tutela Alberi Monteverde) e de L’Altritalia Ambiente. “Tra qualche tempo finirà che cambieranno nome al quartiere, sarà Montegrigio visto che il verde pubblico le amministrazioni comunali e municipali li stanno tagliando tutti, salvo ripiantare degli alberelli che potranno espletare la loro funzione biologica tra 20-30 anni” - tuonano da L’Altritalia. “Gli alberi - continuano da L’Altritalia - sembrano essere l’indicatore del concetto che l’amministrazione capitolina ha per le politiche ambientali, niente verde e aria pulita grazie alle auto nuove, magari presto anche le motoseghe saranno elettriche in modo da non inquinare mentre decimano tutti gli alberi della città utilizzando i soldi del PNRR, cioè i soldi dei contribuenti italiani, un doppio danno, ambientale ed erariale”.