Gaza: da Hamas no a proposta di tregua temporanea con Israele

"Necessari cessate il fuoco permanente e ritiro truppe Tel Aviv". Israele: ucciso il comandante di Hezbollah  Muhammad Khalil Aliyan.

(Prima Pagina News)
Giovedì 31 Ottobre 2024
Roma - 31 ott 2024 (Prima Pagina News)

"Necessari cessate il fuoco permanente e ritiro truppe Tel Aviv". Israele: ucciso il comandante di Hezbollah  Muhammad Khalil Aliyan.

Arriva il no di Hamas alla proposta di tregua temporanea per la Striscia di Gaza. E' quanto fa sapere all'Afp un alto responsabile di Hamas, Taher al-Nounou.

''Abbiamo già espresso la nostra posizione sull'idea di una tregua temporanea della guerra, se non servirà ad altro che a riprendere l'aggressione in un secondo momento'', dichiara. ''Hamas sostiene la necessità di una fine permanente, e non temporanea, della guerra'', prosegue.

Non è la prima volta che Hamas insiste sulla necessità di un cessate il fuoco permanente e sul ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Oggi, gli inviati statunitensi per il Medio Oriente, Amos Hochstein e Brett McGurk. saranno in Israele per condurre i negoziati utili a raggiungere un accordo e mettere fine al conflitto che sta infiammando la Striscia di Gaza e il Libano.

Intanto, le Idf hanno fatto sapere di aver ucciso, nel corso di un raid aereo nel sud del Libano, il comandante di Hezbollah responsabile della divisione anti carro della zona di Ghajar, Muhammad Khalil Aliyan.

Lo Shin Bet e la polizia israeliana, inoltre, hanno fatto sapere che una coppia di Lod è stata tratta in arresto con l'accusa di spionaggio in favore di Teheran. E' l'ultimo di una serie di casi di spionaggio che sono stati resi noti durante queste ultime settimane. Le autorità di Tel Aviv hanno detto che uno dei due aveva il compito di ingaggiare un assassino per Teheran. Nello specifico, i 32enni Rafael e Lala Guliyev avrebbero preso informazioni sui siti di sicurezza e sulle infrastrutture nazionali e avrebbero pedinato una studiosa di un think tank sulla sicurezza per aggredirla.

Un chirurgo ortopedico di Medici Senza Frontiere (Msf), Mohammed Obeid, è stato fermato insieme ad altri medici dell'ospedale Kamal Adwan. "Msf è estremamente allarmata - sottolinea l'Ong in una nota - e continua a chiedere sicurezza e protezione per il collega e tutto il personale medico di Gaza che lavora in condizioni impossibili e affronta violenze terribili nel tentativo di fornire assistenza".

Il chirurgo, spiega Msf, "è in stato di fermo dal 26 ottobre, dopo che le forze israeliane hanno eseguito un'operazione militare nell'ospedale Kamal Adwan dove si era rifugiato e aveva offerto il suo sostegno come chirurgo".

"Obeid ha lavorato instancabilmente dall'inizio della guerra, offrendo il suo supporto come medico in diversi ospedali di Gaza, salvando innumerevoli vite - continua l'Ong - L’ultimo contatto di Msf con lui risale al pomeriggio del 25 ottobre. Msf ha chiesto ufficialmente alle autorità israeliane informazioni sul suo stato di fermo, sulla sua attuale posizione e su qualsiasi informazione relativa al suo benessere fisico e mentale".


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