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Al Palazzo Eroli e alla Rocca Albornoz dal 12 aprile al 6 novembre.
Al Palazzo Eroli e alla Rocca Albornoz dal 12 aprile al 6 novembre.
Narni si propone nel panorama dell’arte contemporanea con una serie di eventi promossi dalla Fondazione Caporrella e dal Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea Baronissi, organizzati dalla Società ArcheoAres, e sostenuti dal Comune di Narni con il patrocinio della Regione Umbria e della Fondazione Il Giardino di Daniel Spoerri – Hic Terminus Haeret.
La prima possibilità di incontro si avrà con le mostre Daniel Spoerri E. Tableaux-pièges e bronzi. La collezione Caporrella” allestita alla Rocca e L’Età del Bronzo. Sculture contemporanee dalla Fondazione Caporrella accolta in Palazzo Eroli che aprono i battenti il 12 aprile e si concluderanno il 6 novembre, primo anniversario della scomparsa di Daniel Spoerri.
La mostra Daniel Spoerri è innanzitutto un tributo a uno dei maestri del Nouveau Réalisme, celebre per i suoi Tableaux-pièges, presenti in mostra, e per il parco di sculture di Seggiano.
Negli spazi della Rocca Albornoz e di Palazzo Eroli andrà in scena una grande storia di arte ed amicizia. Circa 70 capolavori di scultura della Fondazione d’arte “Vittorio Caporrella” – FFONDARC, in un percorso a cura di Massimo Bignardi, andranno a indagare i confini tra arte e artigianato, tra ideazione ed esecuzione.
Ffondarc, nella sovrapposizione fra fonderia d’arte e fondazione, costituisce un unicum nel panorama del collezionismo. Al di là del numero e della qualità delle opere, quel che caratterizza il patrimonio della Fondazione è la storia di amicizia e d’arte da cui emergono quelle creature in bronzo, frutto del lavoro congiunto tra il fonditore Pietro Caporrella e gli artisti che, in 40 anni di attività, si sono rivolti a lui per dare corpo e vita alle loro intuizioni: Daniel Spoerri, Arman, Agostino Bonalumi, Pietro Cascella, Nunzio, Umberto Mastroianni, Enrico Baj…solo per citarne qualcuno.
Il pregio straordinario di queste due mostre consiste quindi nell’entrare idealmente nell’officina dell’artefice, e di respirare quel processo creativo a quattro mani e due energie che, nell’atto della fusione, fa dissolvere il confine tra arte e artigianato.
L’evento di Narni propone quindi una visuale unica mettendo a fuoco il ruolo dell’artista e dell’artiere. Una funzione, quella dell’artiere, talvolta misconosciuta, talvolta sottovalutata, ma non certo dagli artisti che hanno affidato alla sapienza di Caporrella i loro progetti, in una vicenda di fiducia e amicizia, che si è dipanata per decenni e che ci consegna oggi la testimonianza di una stagione della storia dell’arte.
La mostra dedicata a Daniel Spoerri, presente alla Rocca Albornoz, propone circa quaranta sculture a suggellarne un primo tributo in Italia a pochi mesi dalla scomparsa.
All’interno di Palazzo Eroli, sede del Museo della Città e del Territorio di Narni, sarà possibile godere del confronto tra il celebre Violino di Arman e l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio, accanto a altri protagonisti del Nouveau Réalisme, e a opere di grandi artisti come Arman, Enrico Baj, Giovanni Balderi, Agostino Bonalumi, Pietro Cascella, Tommaso Cascella, César (Baldaccini), Claudio Costa, Gino Filippeschi, Edgardo Mannucci, Franco Marrocco Umberto Mastroianni, Nunzio, Arturo Pagano, Francesco Roviello, Nicola Salvatore, Paola Elisabetta Simeoni, Daniel Spoerri, Alì Traoré, Luigi Vollaro.