Bankitalia, Panetta: "Necessari migranti regolari per sostenere l'occupazione"

"L'esodo di giovani indebolisce la dotazione di capitale umano del nostro paese".

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Venerdì 31 Maggio 2024
Roma - 31 mag 2024 (Prima Pagina News)

"L'esodo di giovani indebolisce la dotazione di capitale umano del nostro paese".

"L'agenda è chiara, e può essere realizzata. E va realizzata per tornare a crescere e per contare in Europa, e con l'Europa contare nel mondo". Così, nelle considerazioni finali alla Relazione Annuale, il Governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, in riferimento alle sfide di livello globale che impongono un rafforzamento della capacità di azione comune, "per superare l'attuale fase di appannamento".

Per Panetta, "l'avanzamento dell'integrazione europea è la risposta ai mutati equilibri geopolitici e al rischio di irrilevanza cui i singoli Stati membri sarebbero altrimenti condannati dalla cruda aritmetica dei numeri".

Importanti innalzamenti dei tassi d'occupazione, aggiunge Panetta, "potrebbero arrivare a controbilanciare gli effetti del calo demografico e mantenere invariato il numero degli occupati. E' inoltre possibile che un sostegno all' occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall'Istat", e il flusso "occorrerà gestirlo, in coordinamento con gli altri paesi europei" e "rafforzando le misure di integrazione".

Per quanto riguarda i giovani, "molti hanno cercato migliori prospettive di lavoro all'estero", 525mila dal 2008 al 2022, e "l'esodo indebolisce la dotazione di capitale umano del nostro paese".

"Non siamo condannati alla stagnazione. La ripresa registrata dopo la crisi pandemica è stata superiore alle previsioni e a quella delle altre grandi economie dell'area", continua Panetta, aggiungendo che alcuni indicatori "sembrano oggi dirci che un'inversione di tendenza è possibile". Ma, avvisa, "non dobbiamo farci illusioni: la nostra economia soffre ancora di problemi gravi, alcuni radicati e di difficile soluzione", tra cui il ritardo economico del Sud Italia e l'alto debito pubblico, "questioni ineludibili per la politica economica".

Per quel che riguarda l'area Euro, prosegue il Governatore di Bankitalia, nei prossimi mesi "si profila un allentamento delle condizioni monetarie", in cui "bisognerà considerare che un'azione tempestiva e graduale permetterà di contenere la volatilità macroeconomica rispetto a un'azione tardiva e precipitosa". Una "graduale" riduzione dell'attivo della Banca Centrale Europea, come i bond comprati, "è certamente appropriata". però "è fondamentale" che "non interferisca con l'orientamento della politica monetaria" e che la riduzione venga effettuata "evitando carenze di liquidità nel sistema o episodi di frammentazione nella trasmissione degli impulsi monetari".

Usare al meglio e in tempi stretti i soldi del Pnrr, evidenzia Panetta, "è arduo per le amministrazioni. Ma è cruciale per risollevare la crescita potenziale dell'economia". Il Piano "impegna l'Italia ad attuare riforme e fornisce cospicue risorse per l'ammodernamento del sistema produttivo e della P.a: secondo nostre elaborazioni, 16 miliardi per la digitalizzazione, 19 per la ricerca e l'innovazione, 33 per le infrastrutture di trasporto e 17 per gli investimenti delle imprese". "La piena attuazione degli investimenti e delle riforme previste dal Pnrr, oltre a innalzare il prodotto di oltre di 2 punti percentuali nel breve termine, avrebbe effetti duraturi sulla crescita dovuti a incrementi di produttività stimabili tra 3 e 6 punti percentuali in un decennio".

Panetta, quindi, ripete il suo appello alle banche a "non abbassare la guardia", evidenziando che "non possiamo farci cogliere impreparati da tensioni che potrebbero emergere in futuro" e ricordando che, ad aprile, la vigilanza aveva chiesto agli Istituti Bancari di formare una riserva di capitale macroprudenziale. Le banche sono invitate a "riconoscere le perdite attese" sui crediti, che saranno destinate a salire durante i prossimi due anni, e a controllare la liquidità, dato "il rialzo del costo della raccolta".

Il Governatore di Bankitalia lancia anche un allarme sul debito pubblico italiano: "E' una tale zavorra che ci costringe ogni anno a impegnare considerevoli risorse pubbliche per pagare interessi, sottraendole all'innovazione e allo sviluppo". Per Panetta, "potremo liberarci del fardello del debito soltanto coniugando prudenza fiscale e crescita", per questo serve "un piano credibile volto a stimolare la crescita e la produttività, e nel contempo realizzare un graduale e costante miglioramento dei conti pubblici". Sarà necessario portare il rapporto tra debito e Pil "su una traiettoria stabilmente discendente".


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