Breaking news Infrastrutture energetiche, transizione energetica: le imprese venete si muovono, oltre metà punta su efficientamento

La quinta edizione del rapporto Edison Censis mostra come la riduzione dei costi sia la leva principale.

(Prima Pagina News)
Martedì 21 Ottobre 2025
Padova - 21 ott 2025 (Prima Pagina News)

La quinta edizione del rapporto Edison Censis mostra come la riduzione dei costi sia la leva principale.

La maggior parte delle micro e piccole imprese venete hanno già investito o vogliono investire nell’efficientamento energetico per affrontare le preoccupazioni legate all’ evoluzione della spesa per l’energia. È questo il principale messaggio chiave dell’Instant Report sul Veneto, parte del V Rapporto Edison-Censis “Il buon pragmatismo: i benefici economici volàno per l’efficientamento energetico” presentato oggi a Villa dei Vescovi (Padova). 

La quinta edizione del Rapporto amplia l’indagine includendo – oltre ai singoli cittadini - le micro e piccole imprese (sotto i 50 dipendenti), impegnate nelle sfide della transizione energetica. L’Osservatorio, nell’attività di quest’anno, ha due declinazioni regionali: in Veneto e nel Lazio: la presentazione di quest’ultima sarà a Roma il 6 novembre.

Oltre otto imprese su dieci tra quelle intervistate sono preoccupate per l’evoluzione possibile della spesa per l’energia. “I timori sono più diffusi della media del Nord Est (78,4%) e di quella nazionale (76%)”, si legge nel rapporto.

Questa preoccupazione genera una spinta propulsiva in reazione: le micro e piccole imprese che non hanno in programma investimenti di efficientamento energetico in Veneto sono meno del 50%; si tratta di una quota di molto inferiore al dato nazionale (64,8%) e a quello del Nord-Est (56,4%). Un’impresa intervistata su quattro ha inoltre adottato qualche tipo di intervento e relativi investimenti di efficientamento energetico per ridurre i costi (nel 90% dei casi), il 10,3% lo farà sicuramente nel futuro prossimo. Un altro 14,6% vorrebbe ma non ha le risorse economiche.

Altre opzioni gradite alle imprese sono la possibilità di ottenere finanziamenti e di avere un fornitore che si occupi di tutto il processo senza che l’azienda debba gestire e coordinare più interlocutori (una su due ne avrebbe bisogno), il monitoraggio e manutenzione incluse nell’acquisto delle tecnologie (44,8%) e la possibilità di pagare ricorrendo ad un finanziamento con restituzione di rate attivandolo prima o anche dopo l’avvenuta installazione (40,7%).

“Edison Energia è in campo al fianco delle imprese venete: tra gas e energia elettrica, serviamo oltre 10.000 punti delle PMI e oltre 30.000 punti di aziende di medie e grandi dimensioni. Accompagniamo i clienti verso un consumo sostenibile con un impatto ambientale ridotto facendo leva sugli asset del Gruppo Edison. In particolare, la nostra offerta My Sun Business riguarda tutto il processo, dalla progettazione all’installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici. È incluso anche un servizio di consulenza per aiutare i clienti ad intercettare incentivi regionali e nazionali. Inoltre, diamo la possibilità di attivare soluzioni di leasing e noleggio operativo per l’installazione di impianti fotovoltaici fino a 200 kW. Oltre a tutto questo, offriamo anche Power Purchase Agreement che stabilizzano il costo dell’energia riducendo la bolletta”, ha dichiarato Massimo Quaglini, Amministratore Delegato di Edison Energia.

“Le piccole e piccolissime imprese venete hanno investito in efficientamento energetico più di quelle di tante altre regioni, e tuttavia stentano a dedicare all’ottimizzazione dei consumi energetici il tempo e le risorse di cui ci sarebbe realmente bisogno. Un boost significativo potrebbe venire dal supporto di fornitori di fiducia nella costruzione del proprio sentiero di buon uso dell’energia. Si compirebbe così quel salto culturale e operativo che consentirebbe di ridurre l’impatto del costo dell’energia sui conti economici delle tante piccole e piccolissime imprese del Veneto” ha dichiarato Francesco Maietta, Responsabile Area Mercati, Consumi e Welfare Censis.

“I dati presentati oggi da Edison e da Censis evidenziano con chiarezza le difficoltà che cittadini e imprese affrontano quotidianamente sul fronte energetico. In particolare, il mondo produttivo italiano è penalizzato da costi energetici significativamente più elevati rispetto agli altri Paesi europei, con ripercussioni dirette sulla competitività del sistema industriale. Confindustria Veneto Est è al fianco delle imprese associate per individuare e promuovere soluzioni concrete di mitigazione. In quest’ottica, abbiamo attivato un gruppo di acquisto energia che, già nel primo anno di attività, ha coinvolto oltre 100 aziende associate, generando un risparmio complessivo superiore a 500.000 euro”, ha dichiarato Mirco Viotto, Vicepresidente e Delegato per il Territorio di Venezia di Confindustria Veneto Est.

Le micro e piccole imprese: lo stato dell’arte

Per quanto riguarda l’energia elettrica, le piccole imprese hanno detto addio al mercato di maggior tutela nel gennaio 2021 mentre le microimprese dall’aprile 2023. Le aziende che non hanno ancora scelto un fornitore luce del mercato libero sono passate al Servizio a Tutele Graduali (STG) ed è stato assegnato loro un operatore su base geografica. Secondo gli ultimi dati diffusi da ARERA, il 91% dei punti di fornitura (di energia elettrica) delle piccole e medie imprese italiane si trova ormai nel mercato libero. Per quanto riguarda il gas naturale, praticamente la totalità (99%) dei punti di riconsegna (PDR) nelle aziende italiane appartiene al mercato libero.

In Veneto ci sono oltre 400.000 imprese, anche se sono diminuite del 4,7% tra il 2014 e il 2024, a un ritmo superiore alla media nazionale (-1,9%). Si tratta per il 53,8% di imprese individuali (56,3% nel contesto nazionale), per il 27,3% di società di persone (28,3% in Italia) e per il 17,4% di società di capitale (13%). Circa il 97% delle imprese venete ha meno di 50 addetti.

Il mercato libero riscuote consensi

Il Veneto è la quarta Regione d’Italia per consumo di energia elettrica nel settore domestico, mentre sul fronte del gas si registra un consumo medio per famiglia di 815 m³, a fronte di un dato nazionale pari a 665 metri cubi.

È quindi un importante osservatorio sulla percezione del mercato libero, che ha ottenuto un vasto consenso sia dal punto di vista dell’adesione che del gradimento. Otto veneti su dieci sono nel mercato libero per quanto riguarda l’energia elettrica, nove su dieci per quanto riguarda il gas. Tra chi non è nel mercato libero, più di quattro su dieci vorrebbero aderirvi. I veneti, più che i cittadini delle altre regioni, hanno quale criterio di scelta primario il prezzo e altri eventuali servizi, piuttosto che il solo prezzo.

Più della metà dei veneti installerebbe un impianto fotovoltaico a casa e la stessa percentuale dichiara di conoscere le Comunità energetiche rinnovabili. Questa apertura verso le energie green è però accompagnata da un’attenzione al portafoglio: l’85,1% dei cittadini veneti ritiene che la sostenibilità ambientale, in questa fase, debba generare anche sostenibilità economica, altrimenti rischia il rigetto.

“In Veneto Edison Energia ha più di 120.000 contratti residenziali nel mercato libero, cui si aggiungono oltre 10.000 tra vulnerabili e chi è nel Servizio a Tutele Graduali. Siamo al loro fianco anche fisicamente con 59 negozi che rispondono alle loro esigenze: sette veneti su dieci apprezzano i punti vendita fisici cui rivolgersi per ogni tipo di problema. A chi ci ha scelto, offriamo l’innovativa piattaforma Risolve, che offre una serie di servizi per la casa e Edison CoCo, un servizio gratuito che grazie all’intelligenza artificiale consente il monitoraggio dei consumi e dà consigli personalizzati per ottimizzare la spesa. Infine, è previsto un programma fedeltà con premi e bonus crescenti in bolletta: Bonus Spendi& Riprendi. Da fine settembre è attivo anche Edison Wallet e la possibilità di richiedere l’intervento del tecnico direttamente in app”, ha dichiarato Massimo Quaglini, Amministratore Delegato di Edison Energia.

Cittadini e mercato libero: lo stato dell’arte

Con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica per i consumatori domestici sono stati costituiti tre mercati: mercato libero, mercato tutelato (o regolato), mercato a tutele graduali. Nel mercato libero, gli utenti hanno la possibilità di scegliere il proprio operatore tra le offerte disponibili, potendo confrontare non solo il prezzo della materia prima ma anche l’accesso e il costo di servizi accessori. Sono nel mercato tutelato i clienti vulnerabili, che devono rispettare almeno una condizione tra l’aver compiuto 75 anni, aver diritto a ricevere il bonus sociale elettrico o il bonus per gravi condizioni di salute, essere soggetti con disabilità, vivere in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosa o in un’isola minore non interconnessa. Il Servizio a tutele graduali (STG) accompagna invece i consumatori non ancora passati al mercato libero nella transizione che si concluderà a marzo 2027.

La fine del mercato tutelato nel gas ha invece portato con sé la coesistenza di due mercati: mercato libero e tutelato per i clienti vulnerabili. In questo caso, i clienti domestici non vulnerabili sono passati al mercato libero, avendo scelto se restare con lo stesso venditore (ma con offerta diversa) o essendosi rivolti ad altri venditori. Ogni cliente, vulnerabile o non vulnerabile, può scegliere in ogni momento di entrare nel mercato libero.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Censis
Edison
imprese
PPN
Prima Pagina News
transizione energetica
Veneto

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU