Caso Santanchè: conclusa la discussione sulla mozione di sfiducia. Le opposizioni alla Ministra: "Vergogna"

Scranni di Montecitorio deserti. Salvini: "Uno è innocente fino a quando non è condannato in tre gradi di giudizio, perché Santanchè dovrebbe dimettersi ora?".

(Prima Pagina News)
Lunedì 10 Febbraio 2025
Roma - 10 feb 2025 (Prima Pagina News)

Scranni di Montecitorio deserti. Salvini: "Uno è innocente fino a quando non è condannato in tre gradi di giudizio, perché Santanchè dovrebbe dimettersi ora?".

E' terminata, alla Camera, la discussione generale in merito alla mozione di sfiducia presentata dal M5S (e sottoscritta dal Pd, ndr), contro la Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, per il caso Visibilia.

Al termine dell'ultimo intervento, la Ministra si è alzata dai banchi del governo e ha lasciato l'emiciclo senza replicare come prevede il regolamento, cosa che ha scatenato le proteste dei deputati M5s, che hanno gridato "vergogna". Il Vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, è intervenuto per riportare la situazione alla calma: "Colleghi, per favore, scoprite forse oggi che ci si può prenotare per la replica anche nella seduta successiva?", ha detto.

Il voto si terrà in un'altra data.

Gli scranni di Montecitorio erano pressoché deserti: per il governo, oltre alla Santanchè, erano presenti i ministri Nello Musumeci e Luca Ciriani e la sottosegretaria Vannia Gava. Presenti a Montecitorio anche i leader del Pd e del M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte, mentre per FdI hanno partecipato una decina di deputati, tra i quali il vicecapogruppo Alfredo Antoniozzi e il questore della Camera, Paolo Trancassini, entrati in Aula per primi.

Nessun deputato presente, invece, per gli altri gruppi di maggioranza, circostanza sottolineata dai deputati delle opposizioni che sostengono la mozione di sfiducia.

Secondo loro, queste assenze sono la dimostrazione della divisione che c'è in maggioranza: "Qui a sostenerla in Aula, signora ministra, sono presenti solo pochi martiri di Fdi", ha detto ironicamente il deputato dem Federico Gianassi.

"La comunicazione non verbale è spesso eloquente e i banchi vuoti" della maggioranza indicano che "è stata abbandonata da Forza Italia, dalla Lega e da Noi Moderati" e c'è soltanto una "difesa d'ufficio del suo partito" con pochi deputati presenti, ha detto Toni Ricciardi (Pd). "Che differenza c'è - ha attaccato Ricciardi - tra il ministro Sangiuliano e la ministra Santanché? Forse la ministra è in grado di elevare leve di ricattabilità che Sangiuliano non aveva?". "Presidente del Consiglio - ha concluso il deputato dem - ci levi dall'imbarazzo e chieda un passo indietro".

Come previsto, i deputati iscritti a parlare sono stati sette, e tutti di M5s, Pd e Avs, nessuno della maggioranza. Il testo della mozione di sfiducia è stato presentato dalla pentastellata Vittoria Baldino, poi hanno parlato Federico Giannassi (Pd), Filiberto Zaratti (Avs), Andrea Quartini (M5s), Toni Ricciardi (Pd), Enrico Cappelletti (M5s) e Francesco Silvestri (M5s).

"Uno è innocente fino a quando non è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio". Così il Vicepremier, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, ha risposto in merito ad una domanda sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè, a margine del sopralluogo al Villaggio Olimpico di Milano.

"Voteremo la sfiducia, perché crediamo che non possa essere ministra e che non sarebbe mai dovuto diventarla. Eppure la sfiducia verrà respinta e il governo uscirà rafforzato dal voto del Parlamento, potendo respingere ogni richiesta di dimissione presente e futura. Non è questo il modo di fare opposizione", ha scritto stamani, sui suoi profili social, il leader di Azione, Carlo Calenda.


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