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Secondo 79 Paesi, le sanzioni decise da Washington aumentano il rischio di "impunità".
Secondo 79 Paesi, le sanzioni decise da Washington aumentano il rischio di "impunità".
Le sanzioni decise da Washington nei confronti della Corte Penale Internazionale aumentano il rischio di "impunità". E' quanto scrivono, in una dichiarazione congiunta, 79 paesi membri dell'Onu. Tra i firmatari, non c'è l'Italia.
Ci sono, invece, i big dell'Ue (Germania, Francia, Spagna), e la Gran Bretagna, secondo la quale le sanzioni Usa alla Corte dell'Aja "comprometterebbero gravemente tutte le situazioni attualmente sotto inchiesta, poiché la Corte potrebbe dover chiudere i suoi uffici sul campo", oltre ad "aumentare il rischio di impunità per i crimini più gravi e minacciare di erodere lo stato di diritto internazionale".
Ad avviare l'iniziativa sono stati 5 Paesi: Slovenia, Lussemburgo, Messico, Sierra Leone e Vanuatu. Tra i firmatari, inoltre, ci sono anche Belgio, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Lussemburgo, Estonia, Cipro, Malta, Croazia, Austria.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato ieri un ordine esecutivo che imporrà sanzioni alla Corte Penale Internazionale: saranno imposte multe finanziarie e sui visti a “individui e loro familiari che assistono nelle indagini della Cpi su cittadini statunitensi o nostri alleati”, stando ad una scheda informativa visionata dalla Cnn.
Sarebbe, anzitutto, una punizione per aver emesso mandati internazionali d'arresto nei confronti di alti funzionari israeliani, tra cui il premier Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Il mese scorso, la Camera dei Rappresentanti aveva approvato un disegno di legge che prevede sanzioni per la Cpi, ma i Democratici hanno ostacolato l'approvazione del testo.
La reazione dell'Aia non si è fatta attendere: . “La Corte penale internazionale (Cpi) condanna l’emissione da parte degli Stati Uniti di un ordine esecutivo che mira a imporre sanzioni ai suoi funzionari e a danneggiare il suo lavoro giudiziario indipendente e imparziale", recita una nota della Corte. “La Corte sostiene fermamente il suo personale e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni che si presentano”, prosegue, “invitiamo i nostri 125 Stati membri, la società civile e tutte le nazioni del mondo a stare uniti per la giustizia e i diritti umani fondamentali”.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sostiene la Corte e il suo operato: “La CPI garantisce l’accertamento delle responsabilità per i crimini internazionali e dà voce alle vittime in tutto il mondo. Deve poter proseguire liberamente la lotta contro l’impunità globale. L’Europa sarà sempre a favore della giustizia e del rispetto del diritto internazionale”, scrive su X.
Dura reazione anche dal Presidente del Consiglio Europeo, Antònio Costa: “Sanzionare la CPI minaccia l’indipendenza della Corte e mina il sistema di giustizia penale internazionale nel suo complesso”, ha scritto su X, dopo aver incontrato la presidente della Corte dell’Aja Tomoko Akane. “La CPI svolge un ruolo essenziale nel rendere giustizia alle vittime di alcuni dei crimini più orribili al mondo. L’indipendenza e l’imparzialità sono caratteristiche cruciali dell’attività della Corte. L’Ue ribadisce il suo impegno a porre fine all’impunità e a garantire l’accertamento delle responsabilità per tutte le violazioni del diritto internazionale”, è il messaggio scritto da Costa ieri sera.
Rammarico per la decisione di Trump è stato espresso dall'Onu: “Siamo profondamente dispiaciuti per le sanzioni individuali annunciate ieri contro il personale del tribunale e chiediamo che questa misura venga revocata“, ha detto il portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ravina Shamdasani, secondo quanto riferisce France24.
“Sulla Corte Penale Internazionale, per non essere accusato di sovranismo, condivido le parole del collega Tajani. Invece di indagare dovrebbe essere indagata, sono assolutamente d’accordo con il collega Tajani”. E' quanto ha detto il Vicepremier, Minsitro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, presentando la proposta del Carroccio sulla rottamazione delle cartelle esattoriali.
“La Corte penale internazionale è una delle più grandi conquiste del diritto penale internazionale”, è il commento della portavoce del ministero degli Esteri della Germania Kathrin Deschauer. “Noi come Germania sosteniamo la Cpi e continueremo a farlo”, continua, facendo notare che i Paesi che aderiscono alla Cpi si sono schierati in difesa della Corte quando Trump adottò misure simili nel corso del suo primo mandato, e “noi europei e la Germania rimarremo uno dei maggiori sostenitori della Corte penale internazionale”.