Dazi: Borse europee in profondo rosso, male i future Usa

Milano e Francoforte perdono il 2,1%, Parigi -1,9%, Londra -1,3%.

(Prima Pagina News)
Lunedì 31 Marzo 2025
Milano - 31 mar 2025 (Prima Pagina News)

Milano e Francoforte perdono il 2,1%, Parigi -1,9%, Londra -1,3%.

A metà seduta, le Borse europee navigano nel profondo rosso, con gli indici che segnano un calo di circa il 2%, a causa dei timori legati agli effetti che la politica dei dazi di Donald Trump potrebbe avere sull'economia.

Milano e Francoforte sono le piazze peggiori con il -2,1%, seguite da Parigi (-1,9%) e Londra (-1,3%) mentre a Wall Street prosegue il peggioramento dell'andamento dei future, con quelli sull'S&P 500 che perdono l'1,1% e quelli sul Nasdaq che segnano -1,6%, possibile preludio al rischio che si ripeta la pessima performance di venerdì scorso.

Intanto, Goldman Sachs ha operato, per la seconda volta questo mese, un taglio delle previsioni sull'indice S&P 500, ora atteso a fine anno a 5.700 punti, per i maggiori rischi di recessione e l'incertezza legata ai dazi.

"Tutti questi cambiamenti politici aggressivi e disordinati che abbiamo visto dall'amministrazione Trump stanno avendo impatti economici negativi", ha dichiarato Katrina Ell, direttore della ricerca economica di Moody's Analytics, ripresa da Bloomberg. "Ed è per questo che stiamo vedendo una crescita piuttosto aggressiva delle probabilità di una recessione negli Usa. Stiamo entrando in un quadro preoccupante", ha aggiunto.

"E' tutto legato all'incertezza sui dazi" dicono gli analisti di Jefferies. "Lo scenario negativo per il mercato sarebbe che il 2 aprile segni solo l'inizio dei negoziati e si apra un periodo di trattative in cui non c'è molta chiarezza sulla struttura dei dazi".

A Piazza Affari, i titoli peggiori sono Iveco (-5,2%), Mps (-4,9%), Prysmian (-4,5%), Nexi (-4,2%), Bper (-4,1%), Campari (-4,1%) e Amplifon (-3,9%), mentre il settore delle utility tiene botta con Italgas (+0,8%), Snam (+0,5%) e Terna (+0,5%).

Gli investitori in fuga dal rischio sono spinti verso l'oro, che segna un altro massimo storico, venendo scambiato a 3.117 dollari. Positivo anche il settore petrolifero: il Brent è in rialzo dello 0,7% a 74,15 dollari, dopo che Trump ha minacciato l'imposizione di dazi sul petrolio russo, qualora non si raggiungesse la tregua con l'Ucraina.

Calano lievemente i rendimenti dei Titoli di Stato, perché gli investitori stanno guardando al sostegno delle banche centrali, mentre lo spread tra Btp e Bund si porta in lieve rialzo a 113 punti base.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Borse
dazi
PPN
Prima Pagina News
Ue
Usa

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU