India-Pakistan: Nuova Delhi denuncia provocazioni alla frontiera

I militari di Islamabad continuerebbero violare il cessate il fuoco concordato nel 1971, sulla linea di confine in Kashmir. Secondo i media indiani, l'intelligence pakistana sarebbe coinvolta nell'attacco terroristico del 22 aprile

di Renato Narciso
Domenica 04 Maggio 2025
Nuova Delhi - 04 mag 2025 (Prima Pagina News)

I militari di Islamabad continuerebbero violare il cessate il fuoco concordato nel 1971, sulla linea di confine in Kashmir. Secondo i media indiani, l'intelligence pakistana sarebbe coinvolta nell'attacco terroristico del 22 aprile

L'India continua a lamentare violazioni del cessate il fuoco da parte dell'esercito pakistano sulla linea di controllo nel Jammu e nel Kashmir. Lo rivela l'agenzia TASS. "Nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2025, l'esercito pakistano ha avviato un fuoco non provocato con armi leggere lungo la linea di controllo di fronte ai distretti di Kupwara, Uri e Akhnoor nel territorio dell'Unione di Jammu e Kashmir", ha affermato un portavoce dell'esercito indiano citato dall'agenzia di stampa ANI. "L'esercito indiano ha risposto prontamente e in modo proporzionato" – continua la nota. Nuova Delhi da giorni denuncia scontri a fuoco notturni sulla line del confine da parte delle forze pakistane nell'ultima settimana, successivamente all'attacco terroristico dello scorso 22 aprile 2025 a Pahalgam, nel Jammu e Kashmir. Martedì, alti rappresentanti militari indiani e pakistani hanno tenuto dei colloqui nel corso dei quali gli indiani hanno presentato una protesta formale. Nuova Delhi ha messo seriamente in guardia Islamabad su ulteriori violazioni del cessate il fuoco da parte del suo esercito lungo la linea di controllo. Secondo quanto riportato dai media indiani, le agenzie di intelligence di Nuova Delhi siano in possesso di prove del coinvolgimento dell'Inter-Services Intelligence (ISI) pakistana nell'attacco terroristico commesso dal gruppo Lashkar-e-Taiba, fuorilegge anche in Russia, lo scorso 22 aprile 2025. Le reazioni all'attacco sono state aspre, l'India ha quasi dimezzato il personale della sua ambasciata in Pakistan, ha sospeso un accordo con la controparte sull'assegnazione delle risorse idriche, ha dichiarato i consiglieri militari della missione diplomatica pakistana in India persone non grate e ha inoltre sospeso il rilascio di visti ai cittadini pakistani.


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