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Il ragazzo è stato colpito da un pugno in pieno volto, è caduto a terra e ha perso i sensi.
Il ragazzo è stato colpito da un pugno in pieno volto, è caduto a terra e ha perso i sensi.
"Ce sta guardi? (Cosa guardi?)". Uno sguardo di troppo, poi la minaccia di chi si atteggia ad esponente della malavita, quindi parte la rissa a calci e pugni. Un pugno raggiunge in pieno volto un 21enne, che, perdendo i sensi, cade a terra davanti a decine di persone, rimaste attonite, in una strada del cuore della movida di Lecce.
E' quanto accaduto sabato sera, verso le ore 23:30: il ragazzo, insieme ad un amico, aveva lasciato un bar del centro, ed era seduto sui gradini di un'abitazione privata, a pochi passi da Piazza Santa Chiara. Mentre stava parlando con l'amico, è passata una coppia di ragazzi: gli sguardi si sono incrociati, l'aggressore ha protestato perché pensava che lui lo stesse fissando un po' troppo, quindi lo ha minacciato e, in seguito, aggredito a calci e pugni. Uno di questi ha colpito la vittima in pieno volto, facendole perdere i sensi.
Dopo che il ragazzo è caduto a terra, alcuni passanti, testimoni della folle aggressione, hanno dato l'allarme, chiamando la Polizia. Giunti sul posto, gli agenti hanno saputo da un testimone che l'aggressore aveva detto: "Ce sta guardi?".
La vittima, un 21enne disoccupato di Lequile che chi lo conosce bene definisce come un tipo tranquillo, è ricoverata presso il reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale "Vito Fazzi", nel capoluogo salentino, per un trauma cranico e facciale. E' in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita. Appena le sue condizioni miglioreranno, lui e il suo amico saranno sentiti dalla Polizia che, intanto, ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, per individuare l'aggressore.
Non è il primo episodio in un mese: lo scorso 19 gennaio, un 17enne è stato arrestato per aver cercato di accoltellare a morte un 19enne tunisino nel corso di una rissa, dovuta a motivi di gelosia, sempre nel centro della Capitale del Barocco. Il 19enne venne accoltellato al pettorale sinistro, a pochi centimetri dal cuore, cosa che gli causò lesioni gravi. Fu portato al Pronto Soccorso del Fazzi in gravi condizioni e ricoverato in prognosi riservata. Il coltello utilizzato per cercare di compiere l'omicidio venne ritrovato dai Carabinieri in un tombino, nel corso dei sopralluoghi in zona: aveva una lama lunga 19 centimetri, ed era ancora intriso di sangue.
Adesso, sono molte le richieste di interventi per contrastare la movida violenta e maggiori controlli delle Forze dell'Ordine per fronteggiare l'aumento delle risse e il dilagare dello spaccio di droga. E non è esclusa, peraltro, la possibilità che il Prefetto convochi entro breve tempo il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.