Marine Le Pen, Salvini: "Da Bruxelles una dichiarazione di guerra". Cremlino: "Calpestate norme democratiche"

Orbàn: “Je suis Marine“.

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Lunedì 31 Marzo 2025
Roma - 31 mar 2025 (Prima Pagina News)

Orbàn: “Je suis Marine“.

Non sono tardate ad arrivare le reazioni in seguito alla condanna all'ineleggibilità alle prossime Presidenziali francesi per la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, riconosciuta colpevole dal Tribunale di Parigi per appropriazione indebita di fondi pubblici, per il pagamento di membri del suo partito con soldi destinati agli assistenti al Parlamento Europeo.

“Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali. A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica. Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania. Quella contro Marine Le Pen è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!“, ha commentato, in una nota, il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Solidarietà anche da parte del Cremlino: “Sempre più capitali europee stanno seguendo la strada del calpestamento delle norme democratiche“, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov.

“Je suis Marine“, ha commentato su X il premier ungherese, Viktor Orbàn, che con Le Pen e Salvini fa parte del gruppo euorpeo dei Patrioti.

Colpevoli di appropriazione indebita di fondi pubblici: è questo il verdetto stabilito dal Tribunale di Parigi, nei confronti di Marine Le Pen e di altri otto eurodeputati del suo partito, il Rassemblement National.

Stando a quanto riportano i media francesi, con questa condanna, i nove imputati incorrono nella pena dell'ineleggibilità, ma il Tribunale non ha ancora fatto sapere se questa sarà attivata con “esecuzione provvisoria”, e cioè immediatamente.

Le Pen e gli altri otto imputati erano accusati, nello specifico, di aver usato del denaro che avrebbe dovuto essere destinato agli assistenti parlamentari dell’Unione Europea per pagare, invece, il personale impiegato nel partito.

Insieme a loro, sono stati condannati per ricettazione dodici assistenti. Secondo il Tribunale, il danno complessivo ammonta a 2,9 milioni di euro, perché il Parlamento Europeo si è “assunto la responsabilità di persone che in realtà lavoravano per il partito” della Le Pen.

Presente in prima fila in aula, la leader del Rn non ha mostrato reazioni immediate al momento della lettura del verdetto. 56 anni, Le Pen si è classificata al secondo posto alle Elezioni Presidenziali del 2017 e del 2022, alle spalle di Emmanuel Macron, e negli ultimi anni ha visto crescere il sostegno elettorale al suo partito. Nel caso in cui non potesse candidarsi alle prossime Elezioni, in programma tra due anni, il suo successore dovrebbe essere Jordan Bardella, 29 anni, che le è succeduto alla guida del Rn nel 2021.


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