Medio Oriente: l'Iran attacca Israele con missili ipersonici. Khamenei su X: "La battaglia ha inizio"

Wsj: "Trump non ha ancora deciso se schierarsi con Israele".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 18 Giugno 2025
Roma - 18 giu 2025 (Prima Pagina News)

Wsj: "Trump non ha ancora deciso se schierarsi con Israele".

"La battaglia ha inizio". Così, su X, la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, secondo quanto riporta Al Jazeera, dopo che Donald Trump, ieri, aveva detto di non avere intenzione di ucciderlo, almeno "per ora".

"Nel nome del nobile Haidar, la battaglia ha inizio", ha scritto Khamenei su X, riferisce l'emittente panaraba, spiegando che Haidar è un altro nome di Ali, quarto califfo musulmano.

Anche il Guardian scrive di un post dell'ayatollah iraniano su X, precisando che Khamenei ha scritto: "Aiuto da Allah e conquista imminente La Repubblica Islamica trionferà sul regime sionista per volontà di Dio".

Agli Stati Uniti non sono arrivate indicazioni in merito ad un attacco imminente da parte di Teheran contro le basi americane in Medio Oriente. E' quanto riferisce la Nbc, riportando un funzionario di Washington, secondo cui le basi militari Usa sono in stato di massima allerta.

Stando ad alcune indiscrezioni del New York Times, Teheran attaccherebbe le basi americane, qualora Washington decidesse di schierarsi con Tel Aviv.

Nel corso dell'ultimo attacco contro Israele, l'Iran ha utilizzato anche missili ipersonici. E' quanto fa sapere il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (Irgc) dell'Iran.

Senza rifornimenti da parte di Washington o un maggiore coinvolgimento degli americani, Israele può mantenere la sua difesa missilistica per altri 10, massimo 12 giorni, se gli attacchi di Teheran resteranno costanti. E' quanto fa sapere il Washington Post, riportando fonti informate secondo cui già entro il weekend Israele potrebbe intercettare solo una parte minore di missili per razionare le sue munizioni difensive.

Le Idf hanno dichiarato di aver colpito i siti di produzione di centrifughe utilizzati dall'Iran per il programma nucleare e per la produzione di armi.

Washington potrebbe intraprendere un'altra guerra in Medio Oriente, senza sapere come andrà a finire. E' quanto sostiene la Cnn, evidenziando che Donald Trump è "sull'orlo di una grande scommessa" che potrebbero portarlo anche a ripudiare i suoi principi politici: il tycoon, infatti, dovrà decidere se utilizzare la bomba 'Massive Ordnance Penetrator' per abbattere la centrale nucleare iraniana di Fordow.

"L'Iran non è la Libia, l'Iraq o l'Afghanistan. Forse i falchi hanno ragione nel dire che un attacco militare americano devastante e circoscritto potrebbe distruggere il programma nucleare iraniano. Ma il regime di Teheran dovrebbe quasi sicuramente reagire e potrebbe attaccare il personale e le basi americane. Trump dovrebbe rispondere innescando un'escalation senza una chiara fine", precisa l'emittente statunitense, avvertendo che la caduta del regime degli ayatollah iraniani potrebbe provocare "sconvolgimenti" con ricadute in tutta la regione mediorientale e anche in Europa, che potrebbe fronteggiare l'arrivo di nuovi migranti.

Dato il peggioramento della crisi in Medio Oriente, l'Ambasciata cinese in Iran ha avviato la prima evacuazione di connazionali da Teheran. E' quanto riferiscono i media statali cinesi, secondo i quali l'opzione scelta, per ora, è quella "della via del trasporto via terra, per raggiungere il confine con il Turkmenistan".

Abbiamo "il dominio totale sui cieli dei territori occupati (Israele, n.d.r.), rendendo le difese israeliane impotenti di fronte agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran". Lo riferiscono i pasdaran iraniani, citati dall'agenzia Tasnim (vicina ai Guardiani della Rivoluzione, ndr), secondo cui "una nuova tornata di attacchi missilistici da parte dell'Iran ha preso di mira posizioni nei territori occupati mercoledì mattina, segnando l'undicesima ondata della risposta di Teheran all'aggressione israeliana".

E' atterrato stamani, all'Aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, il primo volo che ha riportato a casa cittadini israeliani bloccati all'estero dopo lo scoppio della guerra con l'Iran: "Poco fa, il primo volo dell'operazione 'Ritorno sicuro' è atterrato all'aeroporto Ben Gurion", riferiscono le autorità aeroportuali, in un comunicato. Il volo, effettuato dalla compagnia nazionale El Al, ha fatto rimpatriare cittadini israeliani rimasti bloccati a Larnaca (Cipro).

Secondo quanto dichiarato da alcuni funzionari della Casa Bianca al Wall Street Journal, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha ancora deciso se Washington si schiererà con Israele per attaccare i programmi nucleari e militari iraniani. Secondo le fonti, l'attacco è stato una delle opzioni sul tavolo durante una riunione tra Trump e il suo team di sicurezza nazionale.

Stando al report, Trump nutre ancora la speranza che la minaccia di un'operazione militare americana porti Teheran ad accettare le richieste di Washington nei negoziati sul nucleare.

Un caccia F-35 israeliano è stato abbattuto stamani dalla difesa aerea iraniana a Javadabad, nei pressi di Varamin, a circa 80 km a Sud-Est di Teheran. Lo ha riferito il prefetto di Varamin, citato dall'Isna.

L'Iran risponderà "senza limiti" agli attacchi israeliani e anche a quelli americani se Washington dovesse scendere direttamente in campo. Lo ha detto l'Ambasciatore iraniano all'Onu a Ginevra, Ali Bahreini, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, che a sua volta riprende l'agenzia di stampa Reuters. L'Iran, ha detto Bahreini, reagirà "seriamente e con forza, senza alcuna restrizione" agli attacchi di Tel Aviv "sul suo territorio". Inoltre, ha proseguito, se l'Iran dovesse arrivare alla conclusione che Washington è coinvolta negli attacchi, comincerebbe a rispondere anche all'aggressione americana.


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