Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Secondo un sondaggio del Kyiv Institute of Sociology (Kiis), circa il 57% degli ucraini ha fiducia in Zelensky.
Secondo un sondaggio del Kyiv Institute of Sociology (Kiis), circa il 57% degli ucraini ha fiducia in Zelensky.
Prima o poi, Zelensky presenterà il suo piano per la pace in Ucraina. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui, al momento, le posizioni del Presidente ucraino sono "contraddittorie".
Perché Donald Trump e Vladimir Putin si incontrino, serve una certa preparazione, ha aggiunto Peskov. "È stato fatto un passo molto molto importante verso la creazione delle condizioni per un trattato di pace", ha continuato, ripreso da Ria Novosti. "È stata dimostrata la giusta volontà politica da entrambe le parti, intendo in questo caso la Russia e gli Stati Uniti", ha aggiunto Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass.
Trump è "l'unico leader occidentale" ad aver capito che i timori di Mosca in merito al possibile ingresso di Kiev nella Nato sono tra le "cause profonde" che hanno portato allo scoppio della guerra. Lo ha detto il Ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, citato dalla Tass, parlando alla Duma, la camera bassa del Parlamento, in merito ai colloqui di ieri con gli Usa a Riad.
Trump, ha detto Lavrov, , è stato "il primo, e a quanto mi consta l'unico leader occidentale, che ha pubblicamente e ad alta voce affermato che una delle cause profonde della situazione ucraina era la linea sfacciata della precedente amministrazione Usa nell'attirare l'Ucraina nella Nato".
"Nessun leader occidentale lo ha mai detto, ma lui ha avanzato questa idea più volte", ha aggiunto. "Questo - ha riaffermato - è già un segnale che Trump ha compreso la nostra posizione quando il presidente Putin ha sottolineato nella conversazione telefonica con lui che ciò che è importante per noi non è un cessate il fuoco, che consentirà all'Ucraina di essere riarmata ancora una volta contro il nostro Paese, ma una pace sostenibile a lungo termine basata sull'eliminazione delle cause profonde del conflitto".
Per il capo della diplomazia russa, Mosca e Washington hanno "iniziato ad allontanarsi dall'orlo del baratro" nelle relazioni bilaterali. "Abbiamo iniziato ad allontanarci dall'orlo del baratro in cui l'amministrazione dell'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha guidato le nostre relazioni, ma questi sono solo i primi passi", ha continuato il Ministro degli Esteri russo, citato dalla Tass.
"Il clima è positivo, le intenzioni sono giuste, vedremo come si svilupperà ulteriormente la situazione, quali decisioni verranno prese", ha proseguito. "Le parole ovviamente sono molto importanti, a volte cambiano radicalmente la situazione, ma ovviamente valuteremo le dichiarazioni di intenzioni confrontando queste dichiarazioni con fatti concreti", ha proseguito, commentando quanto detto da Donald Trump, secondo cui l'entrata di Kiev nella Nato non sarebbe "realistica".
Secondo Lavrov, Trump è abituato a parlare "con franchezza" e, dunque, non nasconde la sua opinione su "individui patetici" come Volodymyr Zelensky. Trump, ha affermato Lavrov, "è un politico completamente indipendente. Inoltre, è anche una persona abituata a parlare con franchezza. Queste persone di solito non nascondono la loro opinione su individui patetici come il signor Zelensky".
"Donald Trump vive in uno spazio di disinformazione russa": così il Presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha attaccato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che si è detto "molto deluso" dalle proteste di Kiev sui colloqui tra Mosca e Washington a Riad. Zelensky ha replicato ai commenti taglienti di Trump, compresa l'affermazione infondata secondo cui il suo gradimento sarebbe al 4%.
"Sfortunatamente, il presidente Trump, per il quale abbiamo grande rispetto come leader del popolo americano, vive in questo spazio di disinformazione", ha detto Zelensky, parlando con i cronisti a Kiev, accusando Mosca di aver tratto Trump in inganno e gli Stati Uniti di aiutare Putin a "uscire dall'isolamento" in ambito internazionale.
Zelensky ha aggiunto di voler "porre fine alla guerra quest'anno", e di aver bisogno di solide garanzie di sicurezza da parte degli alleati di Kiev. "Vogliamo garanzie di sicurezza quest'anno, perché vogliamo porre fine alla guerra quest'anno", ha dichiarato il Presidente ucraino in conferenza stampa.
Stando ad un sondaggio condotto dal Kyiv Institute of Sociology (Kiis) fra il 4 e il 9 febbraio e pubblicato oggi, quasi il 57% degli ucraini ha fiducia in Zelensky. Il 37% dei cittadini intervistati non gli dà fiducia, ma la percentuale è comunque scesa dal 39% di dicembre. E' quanto fanno sapere i media ucraini, incluso il Kyiv Independent, evidenziando che il sondaggio smentisce quanto dichiarato ai primi di febbraio da Donald Trump, secondo cui l'indice di gradimento di Zelensky sarebbe al 4%, cosa del tutto infondata.
"Se gli alleati e i partner internazionali sono preoccupati circa la legittimità del presidente nel contesto di possibili negoziati di pace e insistono sulla tenuta di elezioni, dal punto di vista degli stessi cittadini ucraini non ci sono problemi al riguardo", è il commento del direttore del Kiis, Anton Hrushetskyi, in merito alle mancate elezioni presidenziali, che avrebbero dovuto tenersi nel maggio dello scorso anno, cosa impossibile per la guerra e la legge marziale, come indica la Costituzione ucraina.
Il Kyiv Independent ricorda, inoltre, che il Cremlino ha lanciato una "falsa narrazione" in merito alla presunta legittimità di Zelensky, su cui anche Trump fa pressione per organizzare le elezioni prima dei negoziati per la pace. Affermazione che Trump garantisce non essere suggerita dal Cremlino.
Questo sondaggio, ha fatto sapere il Kiis, è stato condotto al telefono, intervistando migliaia di persone che vivono nei territori ucraini ancora sotto il controllo di Kiev.
Da parte sua, Trump ha respinto le proteste di Kiev per la sua esclusione dal tavolo negoziale di Riad e ha rilanciato, accusando gli ucraini di aver "iniziato la guerra", senza però suffragare la sua dichiarazione. In una nuova conferenza stampa fiume in occasione della firma di nuovi ordini esecutivi, svoltasi a Mar-a-Lago, in Florida, Trump ha detto che i colloqui a Riad sono andati "molto bene" e che "probabilmente" vedrà Putin alla fine di febbraio.
"Sono più fiducioso di prima", ha detto Trump, dopo che il segretario di Stato Marco Rubio e il Ministro russo degli Esteri, Serghiei Lavrov, hanno stabilito una ripresa delle relazioni tra Mosca e Washington in Arabia Saudita, per la "pace" in Ucraina ma anche in occasione di altri affari tra Usa e Russia e in vista di un'intesa sugli equilibri di potere a livello mondiale.
Volodymyr Zelensky ha criticato il vertice, chiedendo "colloqui equi" anche con Ue, Regno Unito e Turchia. La critica è arrivata durante l'incontro di ieri, ad Ankara, con il Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, che si è detto disponibile ad ospitare i colloqui per porre fine al conflitto tra Mosca e Kiev. Per evitare coincidenze sospette, Zelensky ha rinviato al 10 marzo la sua visita a Riad.
Dal suo canto, Trump si è definito "molto deluso" per le proteste di Kiev: "Ho sentito che sono arrabbiati per non avere un posto al tavolo dei negoziati. Ce lo hanno avuto per tre anni.... Allora non avrebbero dovuto iniziare la guerra", ha detto ai cronisti a Mar-a-Lago, senza però spiegare cosa intendesse, dato che è stata Mosca a invadere il territorio ucraino.
Trump ha anche garantito di "essere in grado di porre fine al conflitto" e ha detto di essere d'accordo in merito all'invio di truppe di pace europee in Ucraina, una volta trovata l'intesa. "Se i Paesi europei vogliono farlo è fantastico, sono assolutamente d'accordo", ha spiegato, aggiungendo che Washington non invierà soldati "perché siamo molto lontani", mentre le truppe già presenti in Europa non saranno ritirate: . "Nessuno me lo ha chiesto e non intendo farlo".
Per quanto riguarda i dazi, Trump ha annunciato una nuova ondata a partire dal prossimo 2 aprile: . "Imporremo tariffe sulle auto straniere attorno al 25% e oltre", ha avvisato, aggiungendo che le misure sono "reciproche" ed evidenziando che "aumenteranno nel corso dell'anno". In merito al provvedimento odierno, Trump ha firmato una legge "per migliorare l'accessibilità e la disponibilità della fecondazione in vitro per un maggior numero di americani", una delle promesse fatte in campagna elettorale.
Non si fermano, intanto, le polemiche legate al ruolo di Elon Musk: The Donald ha fatto sapere che vigilerà su possibili conflitti d'interesse per le aziende dell'imprenditore, mentre la giudice di Washington Tanya Chutkan ha rigettato il ricorso presentato da 14 Stati democratici per evitare che Musk e il Dipartimento per l'efficienza da lui guidato abbiano accesso ai dati delle agenzie federali e abbiano la piena libertà nel licenziamento di dipendenti federali.
C'è l'ok, intanto, da parte dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La formalizzazione del via libera è attesa per lunedì, giorno del terzo anniversario del conflitto russo-ucraino. Questo nuovo pacchetto prevede l'introduzione di nuove personalità e entità russe nella blacklist europea, altri divieti di esportazione verso la Russia e lo stop a transazioni con porti e aeroporti in Russia che aggirano il tetto massimo del prezzo del petrolio. Nella lista nera di Bruxelles entrano 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino.
Il Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ha aumentato i contatti con i leader dei Ventisette e ha inizato "consultazioni bilaterali" su domande chiave: "cosa sono disposti a fare in termini di aiuti all'Ucraina e le loro posizioni sulle garanzie di sicurezza". Lo riferisce una fonte europea. Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti ha avuto notizia dell'iniziativa "ieri sera".
''La Russia rappresenta una minaccia esistenziale per gli europei, tenuto conto delle azioni che conduce in diversi ambiti. Con le sue azioni alla frontiera della Polonia, con i suoi attacchi cyber in tutti i nostri Paesi, con attentati come in Gran Bretagna, con manipolazioni dell'informazione o dei processi elettorali come in Romania, con minacce esplicite attraverso la sua dottrina nucleare'', ha avvertito il Presidente francese, Emmanuel Macron, in un'intervista a Le Parisien.
Secondo il titolare dell'Eliseo, Mosca si sta riarmando e questo è una minaccia per tutta l'Europa. ''Non pensate che l'impensabile non possa accadere, incluso il peggio'', ha evidenziato Macron, che oggi terrà un nuovo vertice informale con ''numerosi Stati europei e non europei'' per la pace in Ucraina ed Europa. Una "pace duratura non si negozia senza l'Ucraina", ha aggiunto Macron a Le Parisien, evidenziando di aver espresso a Trump, con cui l'altro ieri si è sentito due volte prima e dopo il vertice all'Eliseo, "la preoccupazione di tutti", cioé che "un semplice cessate il fuoco non risolve il conflitto. La storia recente - ha ricordato il Presidente, facendo riferimento agli accordi di Minsk del 2014 - ci ha permesso di verificare che quando c'è solo un cessate il fuoco, questo non viene rispettato dalla Russia".