Russia: attacco ad una chiesa e ad una sinagoga nel Daghestan, 19 morti

25 persone sono rimaste ferite.

(Prima Pagina News)
Lunedì 24 Giugno 2024
Roma - 24 giu 2024 (Prima Pagina News)

25 persone sono rimaste ferite.

19 persone sono rimaste uccise nell'attacco compiuti nella Repubblica del Daghestan, in Russia Meridionale. E' quanto fa sapere il governatore della Regione, Sergei Melikov, in un video, precisando che sono morti 15 poliziotti e 4 civili, incluso un prete ortodosso.

Stando a quanto fanno sapere le autorità, gli uomini armati hanno attaccato due chiese ortodosse, una sinagoga e un posto di polizia stradale nelle città di Derbent e Makhachkala. “Almeno sei terroristi” sono stati uccisi.

Non sono arrivate rivendicazioni immediate dell'attacco. Al momento, le autorità stanno indagando per atti terroristici. Il Comitato nazionale antiterrorismo russo ha fatto sapere che l'operazione antiterrorismo a Derbent e Makhackala è stata completata.

Dietro l'attentato “complesso e coordinato” nel Daghestan potrebbe esserci il gruppo ‘Wilayat Kavkaz’ il ramo caucasico dell’Isis. E' quanto fa sapere l’Institute for the Study of War, secondo cui la Russia ha tentato una “fiacca” operazione antiterrorismo nel nord del Caucaso dal marzo di quest'anno per fronteggiare l'aumento di influenza del gruppo Wilayat Kavkaz e dell'Isis, ma dopo l'attentato alla Crocus Hall l'attenzione si è concentrata più sul dare le colpe all'Ucraina e alla Nato dell'attacco. Secondo l'Isw, “il rapporto sempre più teso della Russia con la minoranza musulmana, soprattutto nel Caucaso, continuerà probabilmente a fornire alla Wilayat Kazkaz e ad altri gruppi estremisti una preziosa base di reclutamento”.

Quello avvenuto a Sebastopoli è stato “un vile attacco terroristico”, così come il “massacro in Daghestan“. Così il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev. “Tutto ciò che è accaduto non è stata un’azione militare, ma un vile e atroce attacco terroristico contro il nostro popolo, commesso in una festività ortodossa, come il massacro in Daghestan, compiuto da estremisti. il regime di Bandera e i fanatici pazzi non sono diversi per noi”, scrive Medvedev su Telegram, evidenziando che “sia gli Stati Uniti che il regime di Kiev” sono responsabili dell'attacco di Sebastopoli.

Il Patriarca Kirill ha chiesto la repressione di qualsiasi ostilità interetnica e di prevenire la radicalizzazione delle religioni: “Sono convinto che si debba fare tutto il possibile per escludere la possibilità stessa di tentativi di radicalizzazione della vita religiosa, per fermare ogni manifestazione di estremismo e di ostilità interetnica in qualsiasi forma, anche nella vita di tutti i giorni, perché il presente e il futuro del nostro Paese dipendono in gran parte su questo”, ha detto il Patriarca ortodosso, citato dall'agenzia Ria Novosti.


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