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"Alcuni agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati".
"Alcuni agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati".
Durante l'avanzata nella regione di Kursk, in Russia, l'esercito ucraino ha utilizzato armi chimiche. E' l'accusa lanciata dal governatore Alexei Smirnov, durante una videoconferenza con il Presidente russo, Vladimir Putin.
Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass, Smirnov ha detto che alcuni "agenti di polizia e il capo di una comunità rurale sono rimasti intossicati" dopo essere stati colpiti stamani, nel distretto di Belovo, dall'artiglieria ucraina, che ha fatto uso di "armi chimiche".
121 mila civili, ha proseguito, hanno lasciato le loro case per l'avanzata dell'esercito ucraino. Inoltre, 12 civili sono morti e altri 121 feriti. Tra questi ultimi, ci sono anche 10 bambini.
Putin ha garantito che Kiev avrà "una degna risposta" all'invasione del territorio russo, e che Mosca raggiungerà "tutti gli obiettivi" che si è posta. L'esercito russo, ha proseguito Putin, sta avanzando lungo la linea di contatto con quello ucraino, e adesso il primo dovere del Ministero russo della Difesa è quello di respingere l'esercito di Kiev oltre il confine.
Presto, ha detto ancora Putin, il tentativo di Kiev di destabilizzare il territorio russo al confine potrebbe arrivare anche alla regione di Bryansk. La calma in quella regione non garantisce che la situazione continuerà a restare tale, per cui "dobbiamo prepararci per scenari diversi".
Kiev ha attaccato il territorio di Mosca "con l'aiuto dell'Occidente", in modo da avere una posizione migliore nel caso in cui debbano esserci dei negoziati, ha aggiunto il Presidente russo, escludendo la possibilità di colloqui di pace, dato il momento attuale. "Di cosa possiamo parlare con gente che colpisce indiscriminatamente i civili e cerca di minacciare le centrali nucleari?", ha dichiarato Putin, secondo cui Kiev vuole anche "scuotere la situazione politica interna" a Mosca.
Nel frattempo, le autorità della regione di Kursk hanno allargato l'area di evacuazione dei civili, in seguito all'avanzata dell'esercito ucraino: il governatore, Alexei Smirnov, ha disposto l'evacuazione anche per gli abitanti del distretto di Belovsky.
Nella giornata di sabato, Mosca aveva fatto sapere che 76.000 civili erano stati fatti evacuare, mentre dall'altra parte, in Ucraina, le autorità della regione di Sumy hanno fatto evacuare 20 mila persone. Stando al governatore Smirnov, ripreso dalla Tass, l'esercito ucraino ha preso 28 località nella regione di Kursk. Le truppe di Kiev sono avanzate fino a 12 chilometri in profondità nel territorio russo, su un fronte largo 40 km.
Intanto, l'incendio divampato ieri nella centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato "completamente spento". A confermarlo, questa notte, sono state le autorità filorusse della regione. In precedenza, l'azienda per l'energia nucleare Rosatom aveva riferito che una torre di raffreddamento della centrale ha subìto "gravi danni" per "due attacchi da parte di droni militari ucraini".
Secondo il Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, "non vi è alcun impatto sulla sicurezza nucleare" dopo l'incendio nella centrale di Zaporizhzhia.
Per il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ad appiccare l'incendio sarebbero stati gli "occupanti russi". Dall'altra parte, la portavoce del Ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, ha accusato Kiev di "terrorismo nucleare". Mosca, inoltre, ha fatto sapere che chiederà all'Aiea di "indicare il responsabile del bombardamento", perché "un ulteriore silenzio su questo argomento non farà altro che esagerare il senso di impunità di Kiev".