Scuole: dopo il Covid niente igiene, uno studente su 2 non ha sapone e carta igienica in bagno

Solo la tecnologia sembra salvarsi.

(Prima Pagina News)
Martedì 25 Febbraio 2025
Roma - 25 feb 2025 (Prima Pagina News)

Solo la tecnologia sembra salvarsi.

A seguito dell'"ubriacatura" di gel a base di alcol per detergere e disinfettare le mani per cercare di scongiurare la diffusione del Covid-19, ora le scuole italiane tornano a fare i conti con l'assenza dei più elementari dispositivi per l'igiene personale, cioè la carta igienica e il sapone.

A svelare questa realtà, nota a tutti ma allo stesso tempo ignorata, è un'inchiesta di Skuola.net, che ha intervistato quasi 1.500 studenti di medie e superiori per analizzare lo stato di degrado delle nostre scuole, a cominciare dai banchi per arrivare ai bagni. Questo, perché il decoro di una scuola si vede anche da come vengono custoditi gli arredi delle classi, gli spazi comuni e gli strumenti elettronici in dotazione.

Cosa che dipende, in parte, proprio dagli studenti, che non sempre fanno mostra del cosiddetto “attaccamento alla maglia”, come testimoniato dagli atti vandalici che si verificano quando ci sono le occupazioni, che sono un momento di "liberi tutti".

Partendo dai banchi, il 48% degli studenti interpellati ritiene scarsa l'integrità strutturale di quelli che si trovano nelle aule. La situazione peggiora uscendo dalla classe, in territori che, in linea teorica, sono meno frequentati e, dunque, dovrebbero essere anche meno "personali": il 47% degli studenti intervistati denuncia una certa noncuranza per corridoi, muri, porte e maniglie che, molte volte, sono danneggiati.

Sono i bagni, però, il vero nervo scoperto delle nostre scuole: quasi sei studenti su dieci delineano un quadro fatto di sporcizia e malfunzionamenti. Inoltre, per il 28% degli interpellati la presenza di sapone e carta igienica è soltanto una pia illusione: sul pacchetto completo può contare soltanto una minoranza (41%). Nel complesso, il 39% degli intervistati non riesce a trovare il sapone, mentre il 48% lamenta la mancanza di carta igienica.

I parametri per valutare i servizi igienici e della parte restante degli edifici, naturalmente, sono diversi, ma tutti gli ambienti sono legati da un “filo rosso” che salta subito all'occhio, cioè le scritte che invadono ogni angolo della scuola: il 44% degli alunni le trova specialmente nei bagni, mentre il 19% le ha trovate, in particolare, sui banchi, che si confermano uno degli spazi di raccolta di pensieri e riflessioni.

Questa pratica, però, non è stigmatizzata dagli studenti, tranne nel caso degli insulti. Secondo qualcuno, difatti, quelle frasi sono terapeutiche: “Leggere le scritte sui bagni è come leggere un diario”, dice uno studente. Secondo altri, addirittura, rappresentano una carica motivazionale: “Sui muri e sulle porte dei bagni trovo spesso frasi e riflessioni sull'amore e sulle sofferenze che può causare. Leggendole mi sento capita e mi rendo conto di non essere sola ad affrontare certe situazioni”, ha svelato una studentessa.

Poi, c'è anche il gossip scolastico, con “pettegolezzi su compagni di scuola e prof”. E che cosa fa la scuola per contrastare gli atti di vandalismo? Niente, nel 55% dei casi: frasi e scritte sui muri possono restare per anni, diventando reperti rupestri. Altre volte, invece, vengono rimosse, ma dopo un'attesa durata diversi mesi, come evidenzia il 22% degli studenti intervistati da Skuola.net. Solo un 10% rivela timidamente che le "testimonianze" su porte e pareti vengono cancellate velocemente.

Spesso, però, il rimedio è peggio del problema: "Nei bagni della scuola, per coprire le scritte sulle porte, hanno messo una specie di copertura plastificata bianca, ma ci si può tranquillamente scrivere sopra. Inutile dire che hanno reso il lavoro ancora più divertente a chi vuole disegnarci su”, ha raccontato uno studente sarcasticamente.

Sembra, però, che gli studenti mostrino un certo rispetto su un elemento d'arredo scolastico: la tecnologia, forse perché si rendono conto della sua importanza ai fini didattici: nel 78% dei casi, le lavagne LIM, i computer e i tablet sono in buone condizioni.


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