TG1 RAI, malessere e malcontento tra i giornalisti.
I giornalisti Roberto Chinzari, Leonardo Metalli, e Virginia Lozito (CDR del TG1) dichiarano di fatto lo stato di confusione in cui si rischia di lavorare al TG1, per via di problemi vecchi e nuovi che il CDR della testata evidenzia al direttore in un documento articolato e complesso, dai toni anche duri, e da cui viene fuori l’immagine reale dello status in cui oggi la redazione si muove e opera.
(Prima Pagina News)
Sabato 25 Settembre 2021
Roma - 25 set 2021 (Prima Pagina News)
I giornalisti Roberto Chinzari, Leonardo Metalli, e Virginia Lozito (CDR del TG1) dichiarano di fatto lo stato di confusione in cui si rischia di lavorare al TG1, per via di problemi vecchi e nuovi che il CDR della testata evidenzia al direttore in un documento articolato e complesso, dai toni anche duri, e da cui viene fuori l’immagine reale dello status in cui oggi la redazione si muove e opera.
Il documento segue di fatto i lavori dell’assemblea di redazione del più importante TG della RAI, assemblea molto partecipata e che ha visto una presenza di giornalisti molto elevata. Al dibattito a ha partecipato anche il segretario dell’Usigrai Vittorio di Trapani.

Dall’assemblea sono state sollevate diverse questioni: la valorizzare delle risorse interne e rispetto delle competenze di singoli colleghi e delle redazioni; la necessità di puntare sull’assunzione di nuovi TCO e limitare l’utilizzo di appalti esterni potrebbe favorire un risparmio dei costi e aumentare la qualità: la necessità di ripensare l’utilità del job posting; e l’impegno a potenziare il reparto del montaggio.

Roberto Chinzari, Leonardo Metalli e Virginia Lozito nel loro documento sottolineano con estrema chiarezza che “ è prerogativa dei direttori di testata la decisione di inviare i colleghi in tutti i contesti, anche quelli più a rischio, che è fondamentale ripristinare le riunioni di redazione in presenza con la possibilità di un maggiore confronto sui temi che trovano spazio nel telegiornale, così come è fondamentale potenziare la redazione Media Management e contribuire al lavoro di archiviazione delle immagini, fondamentale per creare memoria”.

Dopo aver ricordato che esiste anche un problema che riguarda la situazione e l’organizzazione degli assistenti, il CDR aggiunge con fermezza:” stop al ricorso delle prime utilizzazioni nella rete; semplificare le procedure per permettere ai giornalisti del Tg1 e della Rai in generale di poter intervenire, moderare o partecipare a dibattiti pubblici e convegni, infine definire l’orizzonte editoriale in cui si muovono Tg1 e Rete 1”.

Altro tema spinoso quello delle ferie, che è un problema antico per l’azienda RI e a quanto pare mai superato per bene. Per il CDR del TG1a proposito di smaltimento delle ferie e degli arretrati: “l’accordo tra azienda e sindacato prevede lo smaltimento delle ferie dell’anno e il 10 per cento degli arretrati (tra ferie e recuperi). Non rientra in questo accordo lo smaltimento di ulteriori recuperi accumulati nell’anno. Sul tema abbiamo comunque interpellato il Direttore”.

L’attacco più duro del sindacato riguarda il rapporto con la rete, quindi con Uno Mattina: “Come Cdr del Tg1 siamo fin dal primo momento impegnati nella difesa degli spazi del telegiornale in rapporto con la Rete.

Chiediamo il rispetto e l’anticipo degli orari di messa in onda degli Speciali e di ripristinare la replica di Tv7 al sabato pomeriggio che ha fatto ottimi ascolti.

In occasione della battaglia per Uno mattina abbiamo chiesto di poter partecipare al tavolo per definire il nuovo format e in generale di essere coinvolti nel confronto con l’azienda nella creazione di nuovi spazi informativi. Rinnoviamo l’auspicio di vedere ripristinate le rubriche”. Hanno perfettamente ragione i giornalisti del TG1 quando sottolineano che “Nell’era di internet, ogni edizione del Tg1 è importante, così come gli spazi curati dentro Uno mattina”.

Come per le rubriche di altre testate, resta l’impegno del segretario dell’Usigrai Di Trapani a chiedere all’azienda una line. In questi giorni -precisa l’organismo sindacale del TG1-è partito il job posting per il nuovo sito Rai. Ma anche qui tutto avviene all’insegna dell’approssimazione e della superficialità più alienante: “È da definire quale sarà lo spazio che avrà il tg1 all’interno di questa nuova realtà.

Ma c’è un altro spazio che tutti noi dovremmo puntare a presidiare che è quello dei social. Ad oggi i profili del nostro telegiornale sono curati dalla buona volontà di pochi colleghi, mentre l’appello è a pensare e proporre contenuti informativi con un linguaggio nuovo destinati anche esclusivamente ai social”.

In vista delle elezioni per i delegati al Congresso Usigrai – conclude la nota sindacale- “convocheremo per i primi di ottobre una nuova assemblea a cui vi invitiamo a partecipare -l’appello è questa volta all’intera redazione- numerosi e a intervenire”.

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