Il 45enne albanese Taulant Malaj ha ammesso di aver ucciso la figlia di 16 anni e il 51enne Massimo De Santis, che riteneva essere l'amante di sua moglie, ricoverata in stato di choc.
I due sono stati uccisi a coltellate ieri a Torremaggiore, nel Foggiano. La moglie di Malaj, ferita con 6 coltellate, si trova in ospedale ed è sotto choc.
Malaj, panettiere, è stato fermato e portato in carcere, dove attenderà l'udienza di convalida del fermo, non ancora fissata, che si svolgerà di fronte al Gip del Tribunale di Foggia. Su di lui pendono le accuse di duplice omicidio e tentato omicidio.
“Non ho visto nulla. Avevo il nero davanti, era tutto buio e avevo il diavolo nel cervello”, avrebbe riferito Malaj ai pm, nel corso dell'interrogatorio alla caserma dei Carabinieri di San Severo (Fg).
“Ha chiesto: ‘Come sta mia figlia‘?. Questa domanda l’ha rivolta in caserma dei carabinieri, dopo essere stato fermato e, solo in questa occasione ha saputo che la ragazza era morta a causa dei fendenti”, ha fatto sapere l'avvocato Michele Maiellaro, che insieme a Giacomo Lattanzio difende il 45enne.
“Malaj nell’immediatezza dei fatti, aveva deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti ai pm, mentre nel pomeriggio ha confessato”, ha detto ancora Maiellaro. “Stando a quanto emerso nell’interrogatorio, Malaj credeva che la moglie avesse una relazione con l’inquilino del terzo piano e nei giorni scorsi aveva detto che sarebbe andato via di casa”, ha continuato.
“Aveva un ottimo rapporto con la figlia: ne era completamente innamorato”, ha aggiunto l'avvocato, per poi esprimere il suo “profondo dolore per la tragedia immane che si è consumata e rispetto delle vittime”.
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