“Calabresi Capitolini” nasce a Roma una costola calabrese

Sarà una serata dedicata alla grande poesia di tradizione calabrese, quella di Franco Costabile e Lorenzo Calogero, ad aprire di fatto la mission della nuova Associazione di Calabresi a Roma. Una sfida al passato e una provocazione culturale insieme.

di Pino Nano
Mercoledì 25 Settembre 2024
Roma - 25 set 2024 (Prima Pagina News)

Sarà una serata dedicata alla grande poesia di tradizione calabrese, quella di Franco Costabile e Lorenzo Calogero, ad aprire di fatto la mission della nuova Associazione di Calabresi a Roma. Una sfida al passato e una provocazione culturale insieme.

Era da tempo che se ne parlava, ma solo ora la notizia è ufficiale. Racconta della nascita a Roma di una nuova Associazione Culturale che vuole “raccontare la Calabria contemporanea” alle nuove generazioni di calabresi residenti nella capitale, e che magari sono figli di calabresi e che della Calabria conoscono ancora poche cose soltanto. Come dire? Un ponte tra il passato e il presente, ma pensando al futuro. Una missione che l’avvocato Luigi Salvati ha tradotto in una sorta di manifesto morale e da fare arrivare ai tanti iscritti alla sua Associazione.

Si parte alla grande questa volta, con un incontro inaugurale dell’Associazione interamente dedicato alla poesia calabrese, ai grandi poeti calabresi Lorenzo Calogero e Franco Costabile, e si parte dal prestigioso teatro Cesare De Lollis dove Luigi Salvati per le ore 17 di sabato ha anche immaginato un raduno degli ex studenti del De Lollis, come cinghia di trasmissione tra diverse generazioni di figli di Calabria.

“Chi parte da emigrante dalla propria terra per trasferirsi in pianta stabile in un' altra città -scrive l’avvocato Salvati nel suo manifesto ideologico- sa già che la sua vita scorrerà su due rette parallele, come i binari di un treno (che racchiudono in sé l' idea stessa del viaggio). Sa che il suo cuore sarà inevitabilmente diviso in due, tra il rimpianto per la terra natia e la gratitudine, a volte forzata, per il suo nuovo mondo. L' Associazione Calabresi Capitolini nasce proprio da questi sentimenti, dal rimpianto dei luoghi della propria infanzia e giovinezza, quei luoghi che sono fortemente e irrimediabilmente radicati nel cuore e nell' anima, ma che si mescolano alla rabbia di non aver potuto trovare proprio lì la possibilità di restare e di aver dovuto andare a "cercare fortuna" altrove”.

Il penalista calabrese ricorda che questo “Percorso che accomuna tanti meridionali che, a un certo punto della vita, hanno fatto armi e bagagli per cercare di "costruirsi un futuro". Ed è quello che ha fatto anche lui, presidente e il fondatore dell' Associazione, che con un gruppo di amici e conterranei ha deciso di creare una sorta di ponte tra la sua Calabria e la sua ( ormai è così) Roma Capitale, “con l' intento di promuovere e divulgare il bello, con la passione dell' arte e della lettura, con la consapevolezza che la Cultura, quella con la C maiuscola, è il fondamento da cui partire e crescere”.

L' Associazione “Calabresi capitolini” – sottolinea il penalista- non ha alcuno scopo di lucro ed è totalmente indipendente da strutture gerarchiche di qualsivoglia tipo, il suo unico scopo è quello di promuovere la cultura calabrese ( e non solo) all' ombra del Colosseo, di fare rete con altre associazioni, di creare aggregazione e occasioni di confronto e dialogo, con la speranza di raggiungere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo”.

Dalla sua nascita l' Associazione ha già proposto diverse iniziative che hanno riscosso grande successo di critica e pubblico, tra cui diverse mostre pittoriche e presentazioni di libri di autori importanti. Sabato 28 settembre dunque la presentazione ufficiale presso il Teatro Cesare De Lollis, con il ricordo dei due maggiori poeti calabresi e il raduno degli ex allievi della Casa dello Studente. Start! Si parte!


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