“Ciellini ad Arcavacata”, un libro racconta la nascita di Comunione e Liberazione in Calabria

Il Salone del libro di Torino si è chiuso tra l’entusiasmo e la partecipazione nutrita di editori calabresi e tra i tanti volumi ha trovato spazio per una sua presentazione il libro “Ciellini ad Arcavacata” di Mario De Filippis, pubblicato da “Editoriale Progetto 2000”.

di Franco Bartucci
Venerdì 31 Maggio 2024
Cosenza - 31 mag 2024 (Prima Pagina News)

Il Salone del libro di Torino si è chiuso tra l’entusiasmo e la partecipazione nutrita di editori calabresi e tra i tanti volumi ha trovato spazio per una sua presentazione il libro “Ciellini ad Arcavacata” di Mario De Filippis, pubblicato da “Editoriale Progetto 2000”.

Non è altro che un racconto che l’autore fa della presenza del movimento di Don Luigi Giussani sulle colline di Arcavacata tra il 1976 ed il 1989. Arcavacata quale luogo del primo complesso strutturale dell’edificio Polifunzionale con attorno le baracche, al cui interno si svolgevano le lezioni, nonché il primo complesso residenziale storico dell’Ateneo con alla base l’edificio mensa e l’aula “Umberto Caldora”, considerata all’epoca quale “aula magna” dell’Università per le iniziative più importanti e significative che l’Università promuoveva.

 

Il libro “Ciellini ad Arcavacata” esce in concomitanza della ricorrenza dei cento anni dalla nascita di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Per l’autore ha rappresentato un’occasione per rivisitare la storia del movimento e delle sue comunità, diffuse non solo in Italia. Una presenza originale e incisiva quella di CL, guardata con sospetto e aperta avversione dalla stampa laica e di sinistra, negli anni Settanta e Ottanta attraversati dal terrorismo, da violente contrapposizioni ideologiche, da imponenti moti di contestazione.

 

Ma esce anche nel 53° anniversario dell’insediamento degli Organi amministrativi e Comitati Ordinatori delle Facoltà dell’Università con elezione del Rettore Beniamino Andreatta (28 maggio 1971; ma nel pieno del 50° anniversario dell’inizio dei corsi della Facoltà di Lettere e Filosofia, quanto dei corsi di laurea di matematica, chimica e scienze naturali (anno accademico 1973/1974), afferenti alla Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali.

 

Il libro, composto da 152 pagine molto illustrate, ricostruisce la formazione di una vivace, combattiva comunità ciellina nel cantiere dell’Università della Calabria, che inaugura il suo primo anno accademico nel 1972. Alcuni giovani ricercatori, appartenenti al movimento di don Giussani, giungono in Calabria per partecipare alla nascita di questo importante centro di ricerca e formazione, istituito dopo un acceso dibattito nazionale tra le migliori menti della politica del tempo (Riccardo Misasi, Giacomo Mancini, Beniamino Andreatta), con il proposito dichiarato di condurre la regione fuori dalla sua arretratezza storica.

 

L’Università della Calabria sorge con un impianto di campus anglosassone, il primo del genere in Italia, dotato di un Centro residenziale che ospiterà studenti e docenti, e servizi di mensa e trasporto. Un luogo che per la prima volta riunisce i giovani di questa regione, riducendo sensibilmente l’emigrazione verso le tradizionali città universitarie, un esperimento sociologico e culturale di grande portata.      


Anche il mondo cattolico si interessa al progetto, papa Paolo VI sceglie un suo amico personale e collaboratore, monsignor Enea Selis, come arcivescovo di Cosenza, nella cui diocesi ha sede il nuovo ateneo, per seguire con attenzione particolare questa importante realtà giovanile.

 

Nelle pagine di “Ciellini ad Arcavacata” si ripercorrono questi anni così fecondi e carichi di promesse, attraverso il racconto della vita della comunità, un gruppo di giovani in un percorso di fede, di testimonianza, di lettura della realtà. Si tratta di giovani, a volte spavaldi come tutti i ragazzi, a volte impreparati alle sfide poste dal dibattito politico e culturale. Nel contesto di un campus in crescita, in una regione interessata da un processo di trasformazione non sempre governato nel modo migliore.

 

Un ricco apparato di documenti, foto e schede accompagna e aiuta il lettore a entrare in anni ormai così lontani: cosa sono i testi del Samizdat? Chi erano i dissidenti e come si cercava di sostenerli, quando sparivano nel Gulag sovietico? Come si svolgeva la caritativa e dove? Cos’era il raggio e chi vi partecipava? E la diaconia? Come si traduceva l’esperienza del movimento in un contesto come quello calabrese? Chi erano i primi ciellini (1976-1989) che ad Arcavacata portarono il verbo di don Giussani? Come facevano a conoscere tutto del Samizdat russo e del sindacato polacco Solidarność? Dove erano i luoghi della caritativa cosentina? Perché venivano preferiti i canti alpini a quelli goderecci silani?

 

Del libro nel Salone di Torino l’autore Mario De Filippis ne hanno parlato: Carmen Ambriani, dirigente scolastica; Rino Giovinco, dirigente della Biblioteca di Bisignano; Demetrio Guzzardi, editore, che ha moderato l’incontro con molta passione.

 

Nel cinquantesimo della nascita dell’Università della Calabria, il libro di Mario De Filippis ne recupera parte della memoria parlando della significativa presenza dei ciellini nel Campus di Arcavacata. Il volume è stato composto nel classico formato 15x21, di 152 pagine, ed è suddiviso in otto capitoli, con schede e illustrazioni.

 

Oltre alla presentazione l’editore Demetrio Guzzardi ha firmato dei testi, pubblicati in appendice, in cui ricorda l’esperienza di solidarietà verso i terremotati dell’Irpinia e il recupero della figura di don Carlo De Cardona, il prete cosentino che nei primi anni del Novecento, fu l’animatore intrepido del Movimento sociale cattolico, nato dopo la promulgazione della “Rerum novarum” di Leone XIII, oggetto di profondo studio.

 

Chi è l’autore del libro - Mario De Filippis è nato a Cosenza nel 1961, si è laureato in Storia all’Università della Calabria. Docente di materie letterarie nella scuola superiore. Ha già al suo attivo diversi volumi sulla storia politica del Novecento cosentino. Con l’Editoriale progetto 2000 ha pubblicato «Una provincia fuorilegge?». Momenti dello scontro fra Destra e Sinistra in Calabria Citeriore (1999) scritto a due mani con Carmen Ambriani e Storia, società, istituzioni, fede e pietà popolare a Marano Marchesato. La Chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmelo (2000). Giornalista pubblicista, collabora con quotidiani, periodici e siti online.


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