È morto Arnaldo Pomodoro: addio al genio della scultura contemporanea

Si è  spento a 99 anni Arnaldo Pomodoro, il maestro delle “Sfere” che hanno rivoluzionato l’arte del Novecento. Un’eredità incancellabile nella storia della scultura.

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Lunedì 23 Giugno 2025
Roma - 23 giu 2025 (Prima Pagina News)

Si è  spento a 99 anni Arnaldo Pomodoro, il maestro delle “Sfere” che hanno rivoluzionato l’arte del Novecento. Un’eredità incancellabile nella storia della scultura.

È morto  a Milano, alla vigilia del suo 99° compleanno, Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, 23 giugno 1926 – Milano, 22 giugno 2025), uno dei più importanti e celebrati scultori italiani di tutti i tempi. Le sue celebri “Sfere” spaccate, emblema della tensione tra perfezione e frattura, sono diventate icone dell’arte contemporanea in tutto il mondo.

Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo fondamentale della cultura artistica italiana e internazionale. Pomodoro lascia un segno profondo, scolpito nel bronzo e nella memoria collettiva.

Arnaldo Pomodoro si forma inizialmente come geometra, ma presto segue la sua vocazione artistica, diplomandosi all’Istituto d’Arte di Pesaro. Si trasferisce a Milano negli anni ’50, dove inizia una carriera straordinaria che lo porterà a esporre nei musei e nelle istituzioni più prestigiose del mondo.

Nel 1966 rappresenta l’Italia alla Biennale di Venezia, segnando il suo ingresso definitivo nel gotha dell’arte mondiale. Da lì in poi, Pomodoro esplora non solo la scultura, ma anche scenografia teatrale, design e scrittura teorica sull’arte.

Pomodoro ha saputo reinterpretare la forma pura – il cerchio, la colonna, il disco – introducendo elementi di frattura, meccanica e interiorità. Le sue opere più famose includono:

  • “Sfera con sfera” (Vaticano, Trinity College di Dublino, Hirshhorn Museum di Washington)

  • “Disco Solare” (Milano, piazza Meda)

  • “Papyrus” (Dartmouth College, USA)

  • “Colonna del viaggiatore” (Expo '67, Montreal)

Le sue sculture monumentali, spesso collocate in spazi pubblici, sono divenute simboli riconoscibili dell’arte italiana all’estero.

Nel 1995 fonda la Fondazione Arnaldo Pomodoro, con sede a Milano, che promuove e conserva il suo archivio, oltre a sostenere giovani artisti e progetti di arte contemporanea.

L’eredità di Pomodoro va ben oltre la materia: è una visione dell’arte come strumento di indagine interiore, architettonica e sociale. La sua opera continuerà a vivere nei musei, nelle piazze, nei pensieri di chi guarda il mondo con occhi nuovi.

I funerali si terranno in forma strettamente privata, come voluto dalla famiglia. Una retrospettiva in suo onore sarà allestita nei prossimi mesi presso la Fondazione.


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