Banca Generali: 2024 da record, utile netto a 431,2 milioni

Margine d’interesse a 317,1 milioni, masse totali a 103,8 miliardi.

(Prima Pagina News)
Lunedì 10 Febbraio 2025
Milano - 10 feb 2025 (Prima Pagina News)

Margine d’interesse a 317,1 milioni, masse totali a 103,8 miliardi.

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2024.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Il miglior bilancio della nostra storia al termine di un percorso triennale che ha saputo superare molteplici criticità, centrando e superando tutti i target che ci eravamo prefissati. Nonostante la volatilità dei mercati e i ritardi nella tabella di marcia del progetto Svizzera siamo stati in grado di registrare una crescita a doppia cifra in tutte le principali voci, confermando ulteriormente la qualità e sostenibilità del nostro modello di business.

L’accelerazione nei flussi a maggiore valore aggiunto nelle soluzioni di investimento riflette l’eccellenza della nostra offerta e dei nostri banker, con la rete che continua a svilupparsi grazie all’appeal che esercitiamo negli inserimenti di profili d’esperienza e i percorsi dedicati ai giovani talenti. L’innovazione nei prodotti e nelle progettualità, a partire dal contributo dell’AI nei nostri processi operativi fino alle potenzialità offerte dall’operazione su Intermonte, rende ancor più distintivo e unico il nostro approccio alle famiglie, agli imprenditori e alle imprese. Su questo paradigma stiamo gettando le basi per una nuova ambiziosa fase di sviluppo che ci vedrà sempre più come un punto di riferimento come prima e vera AI private e investments bank. Guardiamo con grande fiducia ed entusiasmo alle sfide del futuro”.

Risultati economici consolidati al 31 dicembre 2024

L’esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto consolidato di €431,2 milioni, in crescita del 32,2% rispetto all’esercizio precedente. Tale valore segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo della Banca e riflette il successo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del piano 2022-2024 incentrati su crescita, profittabilità e remunerazione degli azionisti.

La componente di utile netto ricorrente si è attestata a €339,3 milioni, in aumento del +5,9% rispetto al già eccellente livello dello scorso anno e del +24% in termini di CAGR 2021-2024.

Il tasso di crescita è risultato ampiamente superiore al target fissato dal piano triennale (2021-2024 CAGR a +10%-15%) dimostrando un netto rafforzamento della qualità degli utili della Banca anche a fronte di un contesto di mercato molto volatile. La componente di utile netto variabile è stata pari a €91,9 milioni (rispetto ai €5,8 milioni nel 2023) grazie alla performance netta positiva generata per i clienti in scia alla favorevole dinamica dei mercati nel periodo. La crescita degli utili ha beneficiato dello sviluppo delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno sfiorato i €104 miliardi a fine periodo (+11,9% a/a) ed è stata accompagnata da un ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale, già superiore ai requisiti regolamentari.

Esaminando le principali voci di conto economico, si segnala quanto segue: Il margine di intermediazione ha messo a segno una crescita significativa a €981,1 milioni (+24,5% a/a) con il contributo positivo di tutte le linee di ricavo ed in particolare del margine finanziario (€338,6 milioni, +5,4% a/a), delle commissioni nette ricorrenti (€476,1 milioni, +6,4% a/a) e delle commissioni variabili (€166,4 milioni contro i €19,2 milioni dello scorso anno).

Nello specifico, il margine finanziario ha beneficiato del progresso sia del margine d’interesse che del risultato della gestione finanziaria. Il margine d’interesse è salito a €317,1 milioni (+4,2% a/a) grazie all’espansione dei volumi e della redditività degli attivi fruttiferi a fronte di un costante attenzione al costo della raccolta.

Gli attivi fruttiferi si sono attestati a €15,3 miliardi, il 74% dei quali rappresentati da attivi finanziari con una predominante componente obbligazionaria (95% degli attivi finanziari) di cui il 54% a tasso fisso con una duration pari a 1,3 anni (da 1,2 anni di fine 2023) e maturity a 3,6 anni. Il risultato della gestione finanziaria è aumentato a €21,5 milioni (dai €16,9 milioni dello scorso esercizio) con una variazione concentrata nell’ultimo trimestre, per effetto di azioni di ottimizzazione del portafoglio titoli in vista dell’applicazione della regolamentazione Interest Rate Risk for the Banking Book (IRRBB).

Le commissioni lorde ricorrenti hanno registrato un incremento dell’8,7% a €1041,2 milioni evidenziando le seguenti dinamiche:

‒ le commissioni di investimento2 sono aumentate a €910,8 milioni (+7,5% a/a), sostenute dal progressivo incremento su base trimestrale delle commissioni lorde di gestione (€859,8 milioni, +6,9% a/a) e dal solido andamento delle commissioni di consulenza evoluta (€51,0 milioni, +19,9% a/a);
‒ le altre commissioni ricorrenti (bancarie, di negoziazione e d’ingresso) sono salite a €130,4 milioni (+17,7% a/a) grazie al successo delle iniziative sulle masse amministrate e ad una ripresa dell’interesse dei clienti per i prodotti gestiti.

Le commissioni variabili si sono attestate a €166,4 milioni (€19,2 milioni nel precedente esercizio) spinte dal contesto di mercato favorevole che, unito alle distintive capacità gestionali interne, hanno consentito di generare performance positive per i clienti. I costi operativi sono stati pari a €294,0 milioni, con una variazione del +6,2% rispetto all’anno precedente.

La componente di costi operativi ‘core’ è stata pari a €264,6 milioni, (+7,2% a/a) con una crescita principalmente indotta dall’impatto del rinnovo del Contratto Nazionale del settore del Credito (€2,4 milioni) e dall’avvio dell’operatività del nuovo polo bancario in Svizzera (€12,5 milioni, +70% a/a).

Al netto di queste due voci, la variazione annua dei costi operativi ‘core’ si riduce al +4,3%. Gli indicatori di efficienza operativa si confermano ancora una volta su livelli di best-practice settoriale: l’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è calata a 28bps (dai 30bps di fine 2023), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, si è attestato al 35,4%, di poco variato rispetto all’esercizio precedente (34,9% a fine 2023).

Nell’anno sono stati contabilizzati accantonamenti, contributi ai fondi bancari e altre rettifiche per €117,3 milioni rispetto ai €67,6 milioni dell’esercizio precedente. L’incremento è riconducibile ad una variazione di €10,5 milioni per l’adeguamento del tasso di attualizzazione dei fondi attuariali ai tassi di mercato, di €12,4 milioni relativi ad attività di M&A e per favorire il ricambio generazionale e di competenze del personale in coerenza con lo sviluppo della Banca, €5,0 milioni per interventi di ristrutturazione e fidelizzazione della rete ed infine €22,0 milioni di accantonamenti netti prudenziali per iniziative commerciali ed altre voci.

Il tax-rate del periodo si è attestato a 24,3%, in calo rispetto al 26,5% del 2023 principalmente per l’aumento dell’incidenza del risultato realizzato da giurisdizioni estere e alla maggiore componente di commissioni variabili.

Risultati economici del quarto trimestre 2024

L’utile del quarto trimestre 2024 è cresciuto del 30,4% a €92,6 milioni, di cui €82,6 milioni di utile ricorrente (+17,3% a/a) e €10,0 milioni di utile variabile (rispetto a €0,6 milioni dello scorso anno). Il margine di intermediazione è salito del +29,4% a €257,7 milioni, supportato dall’aumento delle commissioni nette ricorrenti a €122,8 milioni (+11,7% a/a) e dal buon andamento del margine finanziario a €90,8 milioni (+12,9% a/a). A quest’ultimo hanno contribuito €11,0 milioni di utili da trading (€4,1 milioni nel quarto trimestre 2023) per un’azione di ottimizzazione del portafoglio in vista dell’applicazione della regolamentazione Interest Rate Risk for the Banking Book (IRRBB).

Le commissioni variabili nel trimestre sono ammontate a €44,2 milioni (rispetto agli €8,9 milioni del quarto trimestre 2023) beneficiando del favorevole contesto di mercato. I costi operativi si sono attestati a €83,5 milioni, in linea con il quarto trimestre 2023, di cui la componente ‘core’ ha rappresentato €79,1 milioni (+9,2% a/a) per l’accelerazione dello sviluppo del polo bancario svizzero e dei costi legati all’aumento del Contratto Nazionale del settore del credito.

Il risultato operativo è stato pari a €174,2 milioni, in crescita del 50,2% a/a. Il risultato pre-tasse è cresciuto del 23,7% a €117,2 milioni, dopo aver spesato accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per €57,0 milioni rispetto ai €21,3 milioni dello scorso anno.

Proposta di dividendo 

Il Cda ha deliberato di presentare all’Assemblea degli Azionisti programmata, come da calendario finanziario, per il 17 aprile p.v. in prima convocazione la proposta di distribuire dividendi per €327,2 milioni, pari a €2,80 per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti ad un pay-out totale del 76% dell’utile consolidato dell’esercizio 2024. Il calcolo dei dividendi riflette l’applicazione di un pay-out del 70% sugli utili ricorrenti e del 100% dell’utile non ricorrente.

La distribuzione, se approvata dall’Assemblea, avverrà con le seguenti modalità:

‒ €2,15 per azione con data di stacco il 19 maggio 2025; record date 20 maggio 2025, data di pagamento 21 maggio 2025
‒ €0,65 per azione con data di stacco il 23 febbraio 2026; record date 24 febbraio 2026, data di pagamento 25 febbraio 2026

Al prezzo di chiusura del titolo Banca Generali del 5 febbraio 2025 di €48,94 per azione, il dividendo proposto (accounting view) configura un rendimento del 5,7%.

Si conferma inoltre che Banca Generali procederà al pagamento della seconda tranche del dividendo 2023 già deliberato e pari a €0,60 per azione con le seguenti modalità: data di stacco il 24 febbraio 2025; record date 25 febbraio 2025, data di pagamento 26 febbraio 2025.

Coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2024

Al 31 dicembre 2024, il CET1 ratio di Banca Generali si è attestato al 22,0% e il Total Capital ratio (TCR) al 24,4% dopo aver rimborsato a dicembre l’obbligazione AT1 da 50 milioni emessa nel 2019. Pur includendo la proposta di distribuzione degli utili sopra descritta, entrambi i coefficienti patrimoniali risultano su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi fissati per il Gruppo da Banca d’Italia (CET1 ratio all’8,3% e Total Capital Ratio al 12,6%) nell’ambito del periodico processo di revisione e valutazione prudenziale SREP per il 2025. regolamentare del 3%. Infine, gli indicatori di liquidità della banca a fine dicembre si sono mantenuti su livelli di assoluta eccellenza, pari al 332% (335% a fine 2023) per l’LCR-Liquidity Coverage ratio e al 233% (da 214% a fine 2023) per il NSFR-Net Stable Funding ratio.

Risultati commerciali al 31 dicembre 2024 

Le Masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti di Banca Generali al 31 dicembre 2024 sono aumentate a €103,8 miliardi (+11,9% a/a), livello che segna il nuovo picco massimo nella storia di Banca Generali.

La crescita delle masse ha beneficiato dei nuovi flussi di raccolta netta realizzati nell’anno (€6,6 miliardi) oltre che del contributo della performance (€4,4 miliardi) in un contesto di mercati finanziari favorevoli a livello globale (Nasdaq +28,6%, S&P500 +23,3%, DAX +18,8%, FTSE MIB +12,6%, Corporate Euro High Yield +7,6%, Corporate USA High Yield +8,2%, bond europei +2,6%3 ).

Nello specifico, gli Assets under Investment hanno raggiunto i €70,2 miliardi (+11,6% a/a) favoriti in particolare dal ritorno di interesse dei clienti per le soluzioni gestite (€49,0 miliardi, +13,6%) a partire dall’allentamento monetario avviato dalla Banca Centrale Europea.

‒ Tra le soluzioni gestite, le masse in prodotti gestiti in-house da Banca Generali, in particolare i contenitori finanziari (€12,7 miliardi, +20,8% a/a) e i fondi di casa (€11,9 miliardi, +18,2% a/a), hanno messo a segno una crescita importante
‒ Anche i contenitori assicurativi hanno presentato una netta ripresa con masse a €12,0 miliardi a fine periodo (+13,6% a/a). Complessivamente, includendo anche le polizze tradizionali di ramo I, le masse in prodotti assicurativi hanno raggiunto i €27,0 miliardi (+8,2% a/a)
‒ Infine, si evidenzia il continuo progresso delle masse ‘AUC e Banking in consulenza evoluta’, che a fine anno si sono attestate a €6,3 miliardi (+15,2%).

Gli Altri Attivi sono risultati pari a €33,7 miliardi, in rialzo del 12,5% da inizio anno. Al risultato ha contributo la crescita dei Conti Amministrati (AUC) non legati a Consulenza Evoluta (€22,4 miliardi, +11,9%) e dei Conti Correnti, che hanno ripreso a crescere nella seconda parte dell’anno salendo a €11,2 miliardi (+13,6%) a fine periodo.

Si precisa poi che, complessivamente, le Masse in Consulenza Evoluta a fine dicembre sono risultate pari a €10,8 miliardi (+13,2%) corrispondenti ad un’incidenza sulle masse totali del 10,4% (rispetto al 10,3% di fine 2023).

Con riferimento alla società di gestione lussemburghese BGFML, si segnala che le masse della Sicav sono salite a €23,3 miliardi (+14,1%), spinte in particolare dall’aumento della componente retail (€11,9 miliardi, +18,2%). Infine, le masse ESG sono aumentate a €20,9 miliardi pari al 42,6% delle soluzioni gestite al 31 dicembre 2024 (+5,0 punti percentuali da inizio anno).

La raccolta netta totale del 2024 è stata pari a €6,6 miliardi (di cui €1,9 miliardi nel quarto trimestre), in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. I dati hanno mostrato un progressivo miglioramento nella composizione di prodotto nel corso del periodo. Nello specifico, i flussi negli Assets under Investment sono aumentati a €3,9 miliardi nel periodo, quasi triplicando i livelli del 2023 ed attestandosi al 58% della raccolta netta totale dell’anno. Il risultato ha beneficiato in particolare dall’aumento della domanda per le soluzioni gestite (€2,9 miliardi da inizio anno, +256%).

Tra queste si segnala il contributo delle soluzioni contenitore che hanno catalizzato flussi per €2,5 miliardi (+245%) e dei fondi di casa per €1,0 miliardo (+150%), quest’ultimi grazie anche ad una recente revisione ed ampiamento dell’offerta. I flussi negli Altri Attivi si sono attestati a €2,8 miliardi nel 2024 anche grazie al maggiore apporto di liquidità (€1,3 miliardi) rispetto allo scorso anno (deflussi per €1,2 miliardi) legata alla progressiva normalizzazione del livello dei tassi di mercato, ad una accelerazione nell’acquisizione di nuova clientela e al maggiore turnover legato alle scadenze di titoli.

Risultati commerciali a gennaio 2025

Nel mese di gennaio, Banca Generali ha realizzato una raccolta netta pari a €389 milioni, in crescita del +20% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno. Il dato è particolarmente positivo alla luce della forte chiusura d’anno della raccolta netta per volumi e mix di prodotto. I flussi negli Asset under Investment si sono attestati a €153 milioni (+55% a/a) trainati in particolare dal forte risultato delle soluzioni gestite pari a €124 milioni con una netta inversione rispetto ai deflussi per €32 milioni dello scorso gennaio.

Al risultato ha inoltre contributo la tenuta delle polizze tradizionali (€30 milioni). A livello di singole categorie di prodotto si conferma l’ottimo risultato dei contenitori finanziari con €90 milioni (+58% a/a) e dei fondi di casa con €68 milioni che si confrontano con €8 milioni di deflussi dello scorso gennaio.

Gli altri attivi hanno evidenziato una sostanziale stabilità nel loro insieme con €236 milioni (€224 milioni lo scorso gennaio) con una composizione che ha premiato i conti amministrati.

Prevedibile evoluzione della gestione 

Con la fine del 2024, Banca Generali può definitivamente confermare di aver raggiunto e superato gli obiettivi finanziari fissati nel piano 2022-2024, ovvero:

- Crescita dimensionale (Consistent Growth): con un flusso cumulato di raccolta netta di €18,2 miliardi nel triennio 2022-2024 a fronte di attese comprese tra €18,0-€22,0 miliardi. Il risultato centra le stime nonostante il ritardo del lancio della Svizzera, per gli iter regolamentari, e un contesto di mercato nei primi due anni fortemente negativo per il reclutamento.
- Crescita reddituale (Profitable Growth): con una crescita media ponderata (CAGR) degli utili ricorrenti pari al 24%, ampiamente superiore al 10-15% fissato per il triennio 2022-2024 nel piano;
- Crescita remunerativa (Remunerative Growth): con la distribuzione di €8,5 per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-2025 (vista per cassa) nella parte alta del range fissato pari a €7,5-8,5 per azione.

Per quanto riguarda le prospettive per l’anno 2025, Banca Generali conferma come propria priorità strategica la crescita dimensionale, puntando a realizzare una raccolta netta complessiva oltre i 6 miliardi di euro nell’anno. Il raggiungimento di tale obiettivo si fonda sull’eccellenza della rete di professionisti di Banca Generali che verrà ulteriormente rafforzata attraverso l’inserimento sia di profili di esperienza, sia di talenti junior in ottica di team con professionisti più senior.

Banca Generali si attende inoltre che all’obiettivo di raccolta contribuiranno anche in misura crescente il nuovo polo bancario svizzero supportato dai servizi di consulenza BG International Advisory, un servizio di advisory unico al momento sul mercato italiano.

Inoltre, si prevede che - a poco più di cinque mesi dal lancio dell’Offerta Pubblica di Acquisto – l’ingresso di Intermonte nel gruppo Banca Generali rappresenterà una importante leva per arricchire ulteriormente la value proposition nei confronti dei clienti e rafforzare il posizionamento private di Banca Generali, con la particolare vicinanza agli imprenditori e alle piccole e medie imprese (“PMI”).

La società si attende inoltre, che la raccolta netta complessiva nel 2025 in ‘Assets under Investments’ (prodotti gestiti e consulenza su AUC & Banking) sarà pari a più di 3,5 miliardi facendo leva su un contesto cautamente favorevole dei mercati finanziari ed una riduzione dei tassi di riferimento (Refi) in Europa fino all’1,75-2,0% per la fine del 2025.

Al risultato si attende poi’ il contributo dal lancio di nuovi prodotti facendo leva sulle competenze distintive nella gestione riconosciute e apprezzate da clienti e consulenti. Nello specifico, da febbraio Banca Generali prevede il lancio di un’innovativa polizza multi-ramo (BG Stile Esclusivo) con proposta d’investimento distintiva con in lancio di fondi interni ispirati alle linee dei contenitori assicurativi associata ad un’ampia gamma di servizi accessorie e ad un potenziamento degli aspetti legati alla protezione dell’individuo. Entro la fine del semestre è previsto poi il lancio di nuove linee di prodotti gestiti e un ampiamento dei servizi di advisory.

Attraverso queste iniziative, Banca Generali si attende di realizzare una raccolta netta nel 2025 di elevato profilo in continuità i risultati raggiunti nella seconda parte dell’anno precedente.


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