Bce: tassi d'interesse invariati a luglio

Lagarde: “È probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo per gran parte del prossimo anno“.

(Prima Pagina News)
Giovedì 18 Luglio 2024
Roma - 18 lug 2024 (Prima Pagina News)

Lagarde: “È probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo per gran parte del prossimo anno“.

Dopo averli tagliati di 25 punti base a giugno, la Banca Centrale Europea ha scelto di mantenere i tassi d'interesse invariati per il mese di luglio. Dunque, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sul rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale resteranno, rispettivamente, al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.

E' quanto fa sapere la stessa Bce, spiegando che il Consiglio Direttivo “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.

La Bce, prosegue il comunicato, “baserà le sue decisioni sui tassi di interesse sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si impegna a seguire un percorso predeterminato dei tassi“.

Il provvedimento odierno è stato preso perché “le nuove informazioni confermano sostanzialmente la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione a medio termine. Sebbene alcune misure dell’inflazione di fondo siano aumentate lievemente a maggio a causa di fattori una tantum, per la maggior parte sono rimaste stabili o sono diminuite leggermente a giugno. In linea con le aspettative, l’impatto inflazionistico dell’elevata crescita salariale è stato assorbito dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento.

Al tempo stesso, le pressioni interne sui prezzi restano alte, l’inflazione dei servizi è elevata ed è probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo fino a gran parte del prossimo anno“.

“È probabile che l’inflazione complessiva rimanga al di sopra dell’obiettivo per gran parte del prossimo anno“, è il commento della Presidente delle Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte, “le pressioni interne sui prezzi restano alte e l’inflazione dei servizi è elevata”.

“Le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria. Non ci vincoliamo ad un percorso dei tassi prestabilito“, continua Lagarde.

“I rischi per la crescita economica sono orientati al ribasso. Un’economia mondiale più debole o un’escalation delle tensioni commerciali tra le principali economie peserebbe sulla crescita dell’area dell’euro”, aggiunge Lagarde. “La guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e il tragico conflitto in Medioriente sono le principali fonti di rischio geopolitico. Ciò potrebbe comportare che le aziende e le famiglie diventino meno fiduciose sul futuro e che il commercio globale venga interrotto. La crescita potrebbe anche essere inferiore se gli effetti della politica monetaria si rivelassero più forti del previsto. La crescita potrebbe invece essere maggiore se l’inflazione scendesse più rapidamente del previsto e la fiducia crescente e i redditi reali significassero un aumento della spesa superiore al previsto, o se l’economia mondiale crescesse più fortemente del previsto“, continua la Presidente della Bce.

“La decisione sui tassi di interesse nella prossima riunione di settembre resta aperta. Le decisioni saranno prese sempre in base ai dati. Non c’è un percorso predeterminato sui tassi di interesse, come ribadito fortemente dal Consiglio direttivo della Bce”, dice ancora Lagarde.


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