Boris Giuliano, eroe della legalità: Palermo lo ricorda a 46 anni dalla sua uccisione

A quarantasei anni dall’omicidio mafioso del Capo della Squadra Mobile di Palermo, l’associazione Apamri rende omaggio al suo coraggio e al suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata.

(Prima Pagina News)
Lunedì 21 Luglio 2025
Palermo - 21 lug 2025 (Prima Pagina News)

A quarantasei anni dall’omicidio mafioso del Capo della Squadra Mobile di Palermo, l’associazione Apamri rende omaggio al suo coraggio e al suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata.

Il 21 luglio segna una data indelebile nella memoria collettiva: 46 anni fa, nel 1979, veniva brutalmente assassinato dalla mafia il dottor Boris Giuliano, Capo della Squadra Mobile di Palermo. Uomo di straordinario valore, pioniere delle moderne tecniche investigative e simbolo della legalità, Giuliano ha rappresentato un baluardo nella lotta contro Cosa Nostra, pagando con la vita il suo coraggio e la sua integrità.

Nel giorno dell'anniversario, la città di Palermo e l’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti della Repubblica Italiana (APAMRI) hanno reso omaggio alla sua figura, ricordando il suo operato e il suo sacrificio. L’intero consiglio dell’associazione, composto da parlamentari e insigniti alla Repubblica, ha partecipato alla commemorazione.

Il Commendatore  Michele Grillo, Segretario Generale di APAMRI, ha dichiarato:

“Il dottor Giuliano ha rivoluzionato il sistema di indagine con il suo approccio innovativo. La sua capacità di anticipare le mosse della criminalità e di comprendere i profondi legami tra politica e mafia ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della lotta al crimine organizzato.”

Una dichiarazione condivisa con il presidente degli insigniti, Cav. Uff. Riccardo Di Matteo, con la presidente dei parlamentari, On. Carla Giuliano, le vicepresidenti, On. Maria Stefania Marino, l’On. Beatriz Colombo e il delegato per la Sicilia, Dott. Pietro Macaluso. Un tributo corale che testimonia l’unità delle istituzioni nel ricordare chi ha dato la vita per la giustizia.

Il dottor Giuliano stava indagando su un'importante vicenda di evasione fiscale che, se portata a termine, avrebbe potuto anticipare di oltre un decennio le dinamiche emerse durante Tangentopoli. La sua morte non fu solo un vile atto criminale, ma un tentativo di zittire un uomo che, con competenza e dedizione, stava mettendo a nudo il potere oscuro della mafia.

Durante la cerimonia odierna, autorità locali, rappresentanti delle forze dell’ordine e semplici cittadini si sono stretti nel ricordo di un uomo che ha incarnato i valori della giustizia. Tra momenti di silenzio e toccanti interventi, è stato ribadito quanto il suo esempio continui a vivere nel lavoro quotidiano di chi combatte il crimine.

A distanza di 46 anni, il messaggio di Boris Giuliano risuona più forte che mai: non c’è futuro senza legalità. Palermo, città ferita ma resiliente, continua a trarre forza dalla sua memoria, riaffermando ogni giorno l’impegno contro la mafia.

 


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