Bruxelles, agricoltori in protesta: "No a von der Leyen e al Green Deal"

Lancio di petardi nel parco di Laeken. Lollobrigida: "In Italia non c'è un rischio di proteste".

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Martedì 04 Giugno 2024
Roma - 04 giu 2024 (Prima Pagina News)

Lancio di petardi nel parco di Laeken. Lollobrigida: "In Italia non c'è un rischio di proteste".

"No a Ursula von der Leyen e no al Green Deal": è questo il messaggio degli agricoltori olandesi, riuniti nell'associazione Farmers Defence Force, lanciato durante la protesta contro l'Ue che si sta svolgendo sull'altopiano dell'Heysel, a Bruxelles, a pochi giorni dalle Elezioni Europee, in programma dal 6 al 9 giugno.

Nel corso della manifestazione, al parco del Laekel, gli agricoltori hanno iniziato a lanciare petardi. La protesta ha avuto il suo clou a mezzogiorno, con gli interventi del movimento ultranazionalista Vlaams Belang (Belgio), del Forum per la democrazia, dei movimenti polacchi Pis e Konfederacja, e del movimento spagnolo Plataforma 6F, vicino a Vox.

In seguito, il contingente di 500 trattori ha lasciato l'Heysel, e una delegazione, composta da una decina di mezzi, si è diretta verso le sedi delle Istituzioni europee: alcuni sono già arrivati a place du Luxembourg, sede del Parlamento Europeo. L'affluenza all'Heysel è stata di molto inferiore rispetto ai 5mila trattori attesi dall'associazione Farmers Defence Force.

Stamani, centinaia di trattori olandesi hanno oltrepassato il confine con il Belgio, formando una coda di più di 8 chilometri. I trattori sono adornati con le bandiere nazionali di appartenenza, simboli della Farmers Defence Force e cartelli di protesta contro le politiche europee e il Green Deal.

Anche l'Italia è presente alla protesta, con una delegazione di Agricoltori italiani, composta da una decina di trattori, con a capo Salvatore Fais e Guido Marini. Tra i manifestanti e le Forze dell'Ordine non ci sarebbero stati momenti di tensione.

"Ursula e i suoi amici con belle cravatte hanno cercato in qualsiasi modo di renderci schiavi ma noi non molliamo", in questi giorni "si decide il futuro dell'Europa" e "abbiamo il dovere di dare un segnale forte, vogliamo una politica che non pensa alla giacca e cravatta ma che abbia le mani sporche del nostro lavoro", ha dichiarato Fais dal palco.

"Ci hanno incolpato di inquinare la terra, i vostri cieli, le vostre città, ci è stato detto d produrre di meno, ci è stata imposta una concorrenza sleale senza limiti, ci è stato imposto di fare parte di un Europa ma di quella sbagliata, quella che dovrebbe garantire un giusto reddito in tutti gli Stati e invece ci ha messo gli uni contro gli altri", ha evidenziato.

"Agricoltori europei solo insieme possiamo cambiare il nostro destino, uniti si vince", ha continuato Fais.

Non c'è il rischio che in Italia torni la protesta degli agricoltori. Lo ha detto il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un convegno a Battipaglia, nel Salernitano.

"Le proteste, in altre nazioni - ha detto Lollobrigida - sono giustificate da scelte di altri Governi di agire in contrasto con gli agricoltori, di imporre norme impossibili da essere applicate, se non a danno del reddito, il taglio del contributo per i carburanti, che l'Italia invece ha mantenuto".

"In Italia - ha evidenziato - è chiarissimo al mondo agricolo che questo Governo è dalla loro parte e sta raggiungendo record di sostegno al mondo agricolo, non c'è nessuno che possa smentire questo dato: il nostro Governo in 18 mesi ha messo più risorse di quanto sia stato fatto negli ultimi trent'anni almeno.

E stiamo facendo anche il nostro dovere in Europa. Abbiamo fatto ritirare una follia, che era la normativa sugli agrofarmaci che avrebbe ridotto la produzione senza ridurre l'impatto ambientale perché la gente non smette di mangiare e quindi avremmo dovuto comprare quello che non producevano i nostri da nazioni che usano 30-40 volte i prodotti che i nostri agricoltori utilizzano in maniera sostenibile.

Abbiamo fatto rivedere ed escludere dalla normativa sul packaging l'agricoltura, che è un altro risultato straordinario. Abbiamo fatto rivedere alcune regole della Pac che sbagliavano proprio indirizzo. La Pac è uno strumento nato dai trattati di Roma per garantire il reddito agli agricoltori. Era diventato uno strumento pedagogico, per educare gli agricoltori a fare meno, a produrre meno. Noi dobbiamo tornare a incentivare l'agricoltura con i fondi strategici che servono a garantire reddito e sicurezza alimentare", ha concluso.


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