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I ministri degli Esteri di Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Regno Unito e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea, esprimono una dura condanna sui recenti sviluppi avvenuti nel Paese asiatico
I ministri degli Esteri di Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Regno Unito e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea, esprimono una dura condanna sui recenti sviluppi avvenuti nel Paese asiatico
A seguito della situazione che si è venuta a creare nella Georgia, che ha visto il processo di allargamento dell’Ue, ufficialmente candidata dal dicembre 2023, congelato. In Georgia, il partito filo-russo capeggiato dal miliardario Bidzina Ivanishvili sta cercando di annullare la volontà democratica della popolazione. Al tal proposito è stata rilasciata una dichiarazione congiunta ieri 11 luglio 2025, da parte dei ministri degli Esteri di Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, UK e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea sui recenti sviluppi in Georgia. Nella dichiarazione resa nota da Downing-street, si legge: “Noi, Ministri degli Esteri delle democrazie europee, siamo profondamente turbati e preoccupati per il deterioramento della situazione in Georgia”. “Condanniamo fermamente la recente detenzione, motivata politicamente, dei leader dell'opposizione georgiana, chiaramente mirata a soffocare l'opposizione politica in Georgia, a pochi mesi dalle elezioni locali”. “La loro detenzione, così come gli arresti arbitrari e la crescente repressione di altri oppositori delle autorità georgiane, rappresentanti della società civile, manifestanti pacifici e giornalisti indipendenti, contribuiscono allo smantellamento della democrazia in Georgia e alla rapida trasformazione verso un sistema autoritario, in contraddizione con le norme e i valori europei”. “Le recenti modifiche legislative mirano a soffocare la società civile indipendente e la legittima protesta”. “La repressione politica attuata dalle autorità georgiane ha portato, in risposta, a un notevole deterioramento delle nostre relazioni, inclusa la riduzione dell'assistenza e della cooperazione con le autorità georgiane”. “Oggi, la condotta autoritaria e antieuropea delle autorità georgiane minaccia ulteriormente le conquiste democratiche della Georgia e le relazioni con i nostri Paesi”. “Continueremo a denunciare le azioni antidemocratiche e le violazioni dei diritti umani delle autorità georgiane e non esiteremo a ricorrere a tutti gli strumenti unilaterali e multilaterali a nostra disposizione qualora le autorità georgiane continuassero ad adottare misure che erodono la democrazia e il rispetto dei diritti umani in Georgia”. “Non è troppo tardi per invertire la rotta. Invitiamo le autorità georgiane a rilasciare immediatamente politici, giornalisti e attivisti ingiustamente detenuti, ad abrogare le leggi repressive e ad avviare un dialogo nazionale con tutte le parti interessate per trovare una via d'uscita dalla situazione attuale”.