Caso Almasri, Parodi (Anm): "Meloni si è assunta la responsabilità politica, non penale"

"Un processo dove vengono accertati magari in via definitiva certi fatti ha evidentemente un ricaduta politica, neanche tanto indirettamente, sulle persone coinvolte". Nordio: "Sconcertato dalle parole di Parodi".

(Prima Pagina News)
Martedì 05 Agosto 2025
Roma - 05 ago 2025 (Prima Pagina News)

"Un processo dove vengono accertati magari in via definitiva certi fatti ha evidentemente un ricaduta politica, neanche tanto indirettamente, sulle persone coinvolte". Nordio: "Sconcertato dalle parole di Parodi".

"Credo che la premier Meloni sulla vicenda Almasri, come normale che sia essendo il capo del governo, si sia assunta la responsabilità politica, che non sempre coincide con quella penale. Sono due cose diverse".

E' quanto ha detto, ai microfoni del programma di Rai Radio 1 "Radio anch'io", il Presidente dell'Associazione Nazionale dei Magistrati, Cesare Parodi, sulle parole della premier, Giorgia Meloni, che aveva definito come assurdo il fatto che la sua posizione nel caso Almasri sia stata archiviata mentre per i ministri sia possibile chiedere l'autorizzazione a procedere.

"Un processo dove vengono accertati magari in via definitiva certi fatti ha evidentemente un ricaduta politica, neanche tanto indirettamente, sulle persone coinvolte", ha aggiunto Parodi, facendo riferimento all'ipotesi di un coinvolgimento indiretto dei ministri qualora il capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Giusi Bartozzi, vada a processo.

"Sono sconcertato dalle parole di un presidente Anm considerato, sino ad ora, equilibrato. Non so come si permetta di citare la mia capo di gabinetto, il cui nome per quanto almeno mi risulta, non è citato negli atti. In caso contrario dovrei desumere che Parodi è a conoscenza di notizie riservate. Quanto all'aspetto politico, considero queste affermazioni, fatte da un autorevole rappresentante Anm, una impropria ed inaccettabile invasione di prerogative istituzionali", è stata la replica del Guardasigilli Carlo Nordio.

Sul tema, in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Repubblica", il Segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha detto: "Quante volte l'abbiamo chiamata in aula a spiegare al Parlamento perché avevano lasciato libero un torturatore e stupratore? Non è mai venuta, ha mandato Piantedosi e Nordio con quella folle informativa. E ora ci viene a raccontare che la scelta di riaccompagnare a casa Almasri era concordata? È surreale. Giorgia Meloni smentisce se stessa".

"Con il suo coraggioso post di ieri Giorgia Meloni ha svelato tutta la strumentalità di un'inchiesta assurda del tribunale dei ministri sul caso Almasri - ha spiegato la senatrice di Noi Moderati, Mariastella Gelmini- . Aver tutelato la sicurezza nazionale, con una decisione di cui la presidente del consiglio si è assunta la piena responsabilità, farebbe parte di un 'disegno criminoso' orchestrato da due autorevoli ministri del governo, Nordio e Piantedosi, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano, all'insaputa della premier. Escludendo la premier, il tribunale dei ministri ha forse pensato di evitare un giudizio di eccessiva politicizzazione dell'inchiesta: il risultato è tutto il contrario e adesso è sotto gli occhi di tutti. Un'inchiesta politica, che non aveva ragione di esistere, il cui unico risultato sarà fornire un po' di materiale propagandistico ad una opposizione senza argomenti".


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