Caso Pandoro: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

La Procura di Milano ha emesso un decreto di citazione diretta per tutti e 4 gli indagati.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 29 Gennaio 2025
Milano - 29 gen 2025 (Prima Pagina News)

La Procura di Milano ha emesso un decreto di citazione diretta per tutti e 4 gli indagati.

E' stato disposto, dalla Procura di Milano, il rinvio a giudizio nei confronti di Chiara Ferragni per truffa continuata e aggravata in merito al caso della sponsorizzazione del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel Natale del 2022 e delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e 2022.

La Procura ha emesso un decreto di citazione diretta nei confronti dell'influencer e delle altre 3 persone coinvolte nel caso: Fabio Damato, ex collaboratore di Ferragni, Alessandra Balocco, Presidente e ad dell'omonima azienda dolciaria, Francesco Cannillo, patron di Dolci Preziosi.

I decreti sono stati consegnati agli avvocati degli indagati dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano.

I magistrati milanesi, coordinati dal Procuratore Eugenio Fusco, indagano sulla sponsorizzazione del “Pandoro Balocco Pink Christmas” e delle “Uova di Pasqua” di Dolci Preziosi: operazioni commerciali che, secondo l'accusa, sono state “mascherate” da progetti di beneficienza per un “ingiusto profitto” che ammonterebbe a 2 milioni 225 mila euro.

Nell'avviso di chiusura delle indagini notificato lo scorso ottobre, i pm hanno tratto le loro conclusioni. A cominciare dall'operazione Balocco, che ha generato introiti per le società della Ferragni (la TBS Crew s.r.l. e la Fenice s.r.l.) un "ingiusto profitto" di 1.075.000 euro Iva esclusa.

Per l'accusa, sono stati venduti “almeno 362.577 pandori Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni” per un'operazione soltanto all'apparenza benefica, a favore dell'Ospedale Regina Margherita di Torino, che in realtà aveva avuto dalla Balocco 50 mila euro senza “nessuna correlazione” tra “tale pagamento e i profitti derivanti dalla vendita del prodotto pandoro Balocco Pink Christmas”. I pandori, evidenziano i pm, furono venduti “al costo medio di acquisto pari a circa 9,37 euro per confezione, a fronte di circa 3,68 euro del Pandoro Balocco tradizionale, così rafforzando nel pubblico la convinzione che la differenza di prezzo andasse a beneficio dell’Ospedale Regina Margherita di Torino”.

L'accusa di truffa aggravata riguarda la “pubblicità ingannevole” fatta dalla Ferragni attraverso i social media e il web, tramite “informazioni fuorvianti” per il pubblico, come “il pandoro Chiara Ferragni le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’ospedale Regina Margherita di Torino”.

Lo stesso vale per le uova di pasqua Dolci Preziosi, fatta passare come iniziativa benefica in favore dell'associazione "I bambini delle fate", in cui la Ferragni avrebbe ottenuto profitti illeciti 400.000 euro + iva versati a Sisterhood Srl e La Fenice Srl e 750.000 euro + iva versati alla Tbs Crew e a La Fenice Srl. Anche in questo caso, i magistrati evidenziano la “pubblicità ingannevole” fatta dalla Ferragni e le “informazioni fuorvianti” da lei utilizzati, come "usiamo la Pasqua per fare del bene".


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