Caso Resinovich: dall'inchiesta emergono cinque misteriosi hard disk

Sono stati trovati a pochi giorni dall'incidente probatorio, in programma lunedì, in cui sarà sentito Claudio Stirpin.

(Prima Pagina News)
Venerdì 20 Giugno 2025
Trieste - 20 giu 2025 (Prima Pagina News)

Sono stati trovati a pochi giorni dall'incidente probatorio, in programma lunedì, in cui sarà sentito Claudio Stirpin.

Una serie di foto e video custoditi in cinque hard disk per diversi anni potrebbe riscrivere la storia della morte di Liliana Resinovich, la donna triestina scomparsa nel dicembre del 2021 e trovata senza vita meno di un mese dopo.

Il materiale era contenuto in una cartella denominata "Modigliani", ed è stata trovata a pochi giorni dall'incidente probatorio, in programma lunedì prossimo, in cui sarà ascoltato Claudio Sterpin, 86enne amico intimo di Lily.

Gli investigatori vogliono capire se Sebastiano Visintin, il marito della sessantatreenne, unico indagato nell’inchiesta condotta dalla Procura di Trieste, abbia tenuto nascoste per anni queste immagini, dietro le quali potrebbe nascondersi il movente per il delitto.

Secondo quanto riferisce Il Messaggero, Visintin avrebbe consegnato ad un amico cinque hard disk "prima di Natale", cioè poco tempo dopo la scomparsa di Lily, chiedendogli di conservarli per lui. "Mi disse che contenevano foto personali e non voleva che finissero in giro".

In uno di questi hard disk, all'interno di una cartella chiamata "Modigliani" ci sarebbero video e foto risalenti a più di vent'anni fa in cui Liliana compariva insieme a Sterpin. Sarebbero stati fotografati da Visintin nel 2003 a una manifestazione sportiva organizzata dal Marathon, associazione presieduta dall'86enne e frequentata dalla 63enne.

Un'altra foto, risalente al 1 gennaio 2013, mostrerebbe Sterpin durante il tradizionale tuffo di Capodanno a Barcola, a Trieste, mentre sta per lanciarsi. Potrebbe essere una pura coincidenza, data la passione del marito di Liliana per la fotografia, oppure queste foto potrebbero essere la prova che Visintin sapeva della relazione tra Sterpin e la moglie e, quindi, teneva sotto controllo il "rivale" da diversi anni.

L'ipotesi è in netto contrasto con le dichiarazioni dell'uomo, che aveva sempre detto di non conoscere Sterpin, e che tra l'86enne e Liliana non c'era nessuna relazione.

Adesso, gli investigatori dovranno capire il significato di quei materiali affidati a un amico in un momento delicatissimo come la scomparsa di sua moglie, se volesse nasconderli o meno.

In base al racconto fatto da Sterpin, riportato dal Messaggero, lui e Liliana si conoscevano da diverso tempo per la comune passione per la corsa e, ad un certo punto, si erano avvicinati: si vedevano ogni martedì perché lui aveva bisogno di una mano per stirare le camicie, e tra i due sarebbe nata una relazione.

Sempre secondo Sterpin, avrebbero dovuto andare a vivere insieme pochi giorni dopo la scomparsa. Visintin ha sempre smentito la ricostruzione, affermando che la relazione tra i due era platonica, e che l'anziano si era illuso.

Scomparsa il 14 dicembre 2021, Liliana è stata trovata morta il 5 gennaio 2022 nel Parco dell'ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni. Dal giorno della scomparsa, Visintin aveva detto che lei era uscita a fare una passeggiata e non era più rientrata a casa. Il corpo era stato trovato in due sacchi neri, la testa infilata in buste di plastica. Questo particolare aveva inizialmente lasciato pensare che la donna si fosse suicidata, ipotesi confermata da una prima perizia medico-legale. Un'altra consulenza, voluta dai familiari della vittima, ha, però, fatto riaprire le indagini per omicidio volontario. Visintin è sempre stato l'unico indagato per la vicenda.


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