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Il film, diretto da Giuliana Gamba, sarà proiettato giovedì 30 novembre, alle ore 17.30, al Cinema Romano 2 di Torino.
Il film, diretto da Giuliana Gamba, sarà proiettato giovedì 30 novembre, alle ore 17.30, al Cinema Romano 2 di Torino.
Al quarantunesimo Torino Film Festival arriva un'epopea sconosciuta, quella dei migranti che da Marettimo partirono verso l'America.
La loro storia è raccontata in "Era scritto sul mare", film prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, diretto da Giuliana Gamba e interpretato da Flavia Tiberi e Antonino Incaviglia, con le voci narranti di Francesco La Mantia e Aurora Peres, che sarà presentato sabato 25 novembre, alle ore 11, al Cinema Romano 3, e proiettato ufficialmente giovedì 30 novembre alle 17:30, al Cinema Romano 2 (mercoledì 29 novembre alle 14 la proiezione per la stampa al Cinema Centrale).
Il documentario racconta l'isola di Marettimo e la storia epica dei suoi abitanti, una comunità di poche centinaia di persone. Siamo all'inizio del secolo scorso, quando, sfidando un destino ignoto, molti uomini lasciano l'isola, imbarcandosi da clandestini su bastimenti per emigrare verso gli Stati Uniti d'America.
Sbarcati a New York trovano un'America in pieno fermento e i giovani marettimari si adattano a fare qualunque lavoro. Questa è solo la prima tappa della loro lunga odissea, che ha come vera meta la mitica Baia di Monterey in California, dove finalmente potranno esercitare la loro arte: la pesca.
Grazie al loro spirito imprenditoriale applicheranno un altro antico sapere della loro terra, la conservazione delle sardine sotto sale. Saranno infatti i primi a cominciare le attività delle famose "cannery", protagoniste dei romanzi di Steinbeck, e ad esportare il pesce in scatola in tutto il mondo. Così anche le donne lasciano Marettimo per affiancare i mariti nel lavoro e, come sempre, prenderne in mano la gestione economica. Le famiglie si ricongiungono e si crea una forte comunità in cui si mantengono intatte le tradizioni.
Raggiunto un inimmaginabile benessere, gli uomini si spingono oltre. Con piccole barche a vela navigano fino all'Alaska, sfidando un mare a loro sconosciuto, per la pesca del salmone.
"Era scritto sul mare" è il racconto di una grande e sconosciuta epopea tutta italiana, che attraverso magnifiche immagini dell’Archivio Luce Cinecittà e di archivi americani intesse un romanzo sentimentale e storico, che a oltre un secolo di distanza ci tocca e parla.
"Marettimo, scoglio dolomitico in mezzo al Tirreno. Appare come un grande ventre che dà la vita a uomini coraggiosi che sfidano il mare, a donne forti come le rocce su cui si infrangono le onde quando c'è tempesta. E' un'isola sacra e misteriosa. Ho voluto raccontare le donne di Marettimo e la loro laboriosa e paziente attesa che ci rimanda a miti ancestrali, alle radici profonde della nostra cultura mediterranea. Attraverso una narrazione che unisce fiction a un inedito materiale di repertorio, ho ricostruito la storia di Anita e Vito, emblema di questa unica e straordinaria vicenda umana", dice la regista, Giuliana Gamba.