È tempo di bilanci per Todi Festival che ha chiuso la sua 35 esima edizione con una conferenza stampa di consuntivo, questa mattina alle 11.30, presso la Sala Giunta dei Palazzi Comunali a Todi.
A commentare i numeri dell’edizione 2021 c’erano il Sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, il Direttore Artistico di Todi Festival, Eugenio Guarducci, il Direttore Generale, Daniela De Paolis, il Presidente della Fondazione Progetti Beverly Pepper, Michele Ciribifera e il Direttore di Teatro di Sacco, Roberto Biselli. Sesto anno consecutivo di affidamento all’Agenzia Sedicieventi, Todi Festival è stato realizzato con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo, con il patrocinio e il contributo di Comune di Todi, Regione Umbria, Provincia di Perugia, La Consolazione E.T.A.B e in partnership con Fondazione Arnaldo Pomodoro e Fondazione Progetti Beverly Pepper.
“Non possiamo - afferma il Sindaco di Todi, Antonino Ruggiano - che essere molto felici della edizione di Todi Festival che si è appena conclusa. La missione del nostro Festival, volta alla promozione innanzitutto del Teatro Contemporaneo, non è misurabile soltanto in termini di numeri e di cifre ma, quando alla straordinaria qualità si aggiungono i risultati di quest’anno la soddisfazione è davvero completa. Todi e il suo Festival, mai come quest’anno sono stati protagonisti nella scena culturale italiana. È per noi motivo di orgoglio e stimolo per proseguire sulla strada praticata. Al Direttore e al suo staff vanno i complimenti miei personali e il grazie della intera città”.
“L’edizione 2021 - dichiara il Direttore Artistico, Eugenio Guarducci - è stata probabilmente quella più interessante per le scelte artistiche che siamo riusciti a comporre e certamente capace di attivare anche nuovi stimoli per il futuro. Ringraziamo il Sindaco Ruggiano e la sua Giunta per consentirci di lavorare fin da subito per l’edizione 2022 e tutta la Città di Todi che non ha fatto mancare il suo entusiasmo al Todi Festival”.
Passando al resoconto in numeri: Todi Festival ha ripreso quest’anno il consueto format articolato in 9 giornate di eventi, dislocati in più di 20 luoghi della città, con oltre 120 artisti coinvolti. Ben 18 le proposte in esclusiva tra debutti o anteprime, nazionali e regionali, di cui 2 coproduzioni Todi Festival: lo spettacolo inaugurale L’inizio del buio e l’altrettanto apprezzato La Vespa. Ben 5 sono stati gli spettacoli sold out tra quelli in programma tra il Teatro Comunale e il Chiostro di San Fortunato, mentre i 6 spettacoli della rassegna Todi Off, insieme a quello messo in scena a Palazzo Francisci, hanno registrato il tutto esaurito ancora prima dell’inizio del Festival.
Carta vincente anche quella di valorizzare la splendida piazza del Popolo con il concerto di chiusura, affidato quest’anno al sold out di Loredana Bertè. Soddisfazione anche per le 4 esperienze formative, tra masterclass e laboratori, che si sono svolte presso il Palazzo del Vignola. Assiduamente frequentate da 27 allievi provenienti da tutta Italia, hanno rappresentato per i partecipanti una preziosa opportunità di studio e lavoro condiviso, vissuta con un entusiasmo pari all’impegno mostrato dagli instancabili cinque docenti: Francesca Della Monica, Liv Ferracchiati, Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Viviana Raciti.
Sfida vinta anche per i numerosi eventi collaterali: dall’Edizione Speciale del Premio AILA Progetto Donna, agli eventi proposti dal maestro Fabrizio Dorsi per la XXV edizione del Corso di Avviamento alla Direzione d’Orchestra, passando per il Concerto inaugurale per organo eseguito dal maestro Adriano Falcioni e il reading portato in scena dal Trio Recidivi Bovi Tardivi, fino all’iniziativa promossa da PHOTODI, ABC Eventi e Pro Todi. Soddisfazione anche per l’incontro di riflessione su teatro e danza, Se non ora, quando? che ha acceso i riflettori sulle “funzioni” della scena contemporanea in Italia, coinvolgendo molti protagonisti del settore, sia a livello locale che nazionale.
Ampio spazio anche all’arte contemporanea che ha conquistato il pubblico con l’esposizione temporanea, curata da Francesca Valente, Labyr-Into. Dentro il labirinto di Arnaldo Pomodoro, autore del Manifesto 2021, allestita presso la splendida Sala delle Pietre, per proseguire con l’esposizione collettiva diffusa Todi Open Doors, promossa da Silvia Ranchicchio e Michele Ciribifera, che ha artisticamente occupato gli androni di 8 palazzi storici del centro città e con il finissage dell’esposizione di Fabrizio Riccardi presso l’esclusivo spazio curato da UNU unonell’unico.
Successo anche per gli Incontri con l’Autore che, grazie alla partecipazione di Cristina Battocletti, Paola Ghirotti, Alessio Boni, Leonardo Tricarico e Gregory Alegi, hanno saputo coinvolgere varie tipologie di pubblico, a partire dai più piccini ai quali, in compagnia del Premio Andersen Cristina Bellemo, era dedicata la sezione Todi Festival Kids.
Todi Festival ha conquistato anche il popolo del web. Il sito todifestival.it ha infatti riscontrato un incremento generale delle visualizzazioni del 25% circa rispetto allo stesso periodo del 2019. In crescita anche i numeri dei social: nei giorni del Festival le interazioni con i post Facebook hanno raggiunto le 10.000 visualizzazioni, mentre su Instagram le interazioni sono aumentate del 256% e le visualizzazioni delle storie hanno superato, nei weekend, le 300 visualizzazioni giornaliere.
Si ringraziano gli sponsor della manifestazione: Todini, Cantina Roccafiore, Spazzoni, Saci Professional, Graphic Masters, Massinelli, Anteo e Pro Todi. Official Carrier dell’evento è stato Trenitalia.
Un ringraziamento anche ai media partner RAI Umbria, Teatro e Critica, La Platea e Giornale dello Spettacolo.
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