Europee: Meloni in crescita, FI e Lega oltre il 9%, pesa l'astensionismo

M5S va sotto il 10%.

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Lunedì 10 Giugno 2024
Roma - 10 giu 2024 (Prima Pagina News)

M5S va sotto il 10%.

E' una maggioranza in rafforzamento, quella che esce dalle Elezioni Europee: il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, va oltre il 28%. Nello specifico, la percentuale è del 28,8%: dunque, nonostante un calo di 800 mila preferenze rispetto alle scorse Elezioni Politiche, FdI porterà a Strasburgo più di 20 deputati.

Risultati positivi anche per la Lega di Matteo Salvini e per Forza Italia di Antonio Tajani: il Carroccio ottiene il 9,12%, venendo sorpassato dai Forzisti, che ottengono il 9,72%.

Complessivamente, la maggioranza ottiene più del 48% delle preferenze, il che permette alla premier di evidenziare come il governo, in vista del G7 pugliese di Borgo Egnazia, sia più forte rispetto a quelli di Francia (dove il Presidente, Emmanuel Macron, ha sciolto l'Assemblea Nazionale, in seguito alla vittoria del Réssemblement National di Marine Le Pen), Germania (dove l'Afd si è attestato al secondo posto, superando l'Spd del Cancelliere Olaf Scholz) e Regno Unito.

Per quanto riguarda le opposizioni, invece, il primo partito è il Pd di Elly Schlein, che supera il 24% e guadagna oltre 100 mila voti in più rispetto alle ultime elezioni politiche. Un successo per la Schlein, dunque, che ha riaffermato lo "spirito unitario" per porsi alla testa di una coalizione che competa con il centrodestra, riportando il sistema Italia al bipolarismo. Sempre dalle parti dell'opposizione, si registra l'exploit dell'Alleanza Verdi Sinistra (Avs), che guadagna 500 mila voti rispetto al milione delle scorse politiche, attestandosi sul 6,6%. Male, invece, il Movimento Cinque Stelle, che ottiene meno del 10% dei voti. Un risultato, ha ammesso lo stesso Giuseppe Conte, "deludente".

Disastro, invece, per l'area riformista, con gli Stati Uniti d'Europa e Azione che guadagnano, rispettivamente, il 3,75% e il 3,31%, restando, dunque, al di sotto della soglia di sbarramento del 4% necessaria per essere eletti al Parlamento Europeo.

Su questa tornata elettorale, però, pesa fortemente il dato sull'astensionismo: per la prima volta, nella storia della Repubblica, l'affluenza degli aventi diritto al voto si è attestata sotto il 50%, precisamente al 49,69%: molti elettori, infatti, non sono stati convinti né dalla discesa in campo di molti leader (Meloni, Schlein, Tajani, Salvini), né dai toni radicali presi dalla campagna elettorale (come le dichiarazioni di Roberto Vannacci, eletto tra le file della Lega con oltre mezzo milione di voti).


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