Gaza, Co-Mai: tragedia umana senza fine, oltre 52.635 morti da inizio conflitto

"La Palestina deve rimanere finalmente libera ed indipendente senza soprusi e violenza".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 07 Maggio 2025
Roma - 07 mag 2025 (Prima Pagina News)

"La Palestina deve rimanere finalmente libera ed indipendente senza soprusi e violenza".

Il Direttivo di Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia, esprime il suo fermo sostegno e il suo plauso all'iniziativa "Cinque minuti di buio per Gaza", che si è svolta ieri sera 6 maggio, a Roma e in numerose altre città, come segno di protesta contro l'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza e contro le politiche del governo israeliano guidato da Netanyahu. L'iniziativa ha coinvolto numerosi cittadini italiani e membri della Comunità Araba in Italia, che hanno spento simbolicamente le luci nelle loro abitazioni dalle 22:00 alle 22:05, per esprimere la loro condanna a quella che definiscono una "soluzione finale", pianificata dal governo israeliano per Gaza.

Oltre 52.635 morti con un numero crescente di vittime: sono questi i numeri allarmanti che si registrano dall’inizio della guerra in Medioriente, senza dimenticare che il conflitto ha visto un incremento significativo dei decessi nelle ultime 24 ore, con 48 nuovi morti, nonché con 42 feriti. La devastazione umanitaria sta colpendo in particolar modo i bambini, che rappresentano il 75% delle vittime tra la popolazione più giovane. La situazione negli ospedali è ormai al collasso. Gli operatori sanitari sono costretti a lavorare senza anestesie, senza adeguata terapia intensiva e con gravi carenze di materiali medici. Le strutture sanitarie, già stremate, hanno solo 24 ore di risorse rimaste per poter continuare a funzionare.

Il piano di Netanyahu di invadere completamente Gaza e deportare la popolazione palestinese è un atto di inaudita violenza, compiuto contro ogni rispetto dei diritti universali e internazionali, in un conflitto atroce che continua a mietere vittime ogni giorno. Il Direttivo di Co-mai condanna fermamente queste azioni, che rappresentano una violazione dei diritti umani più elementari e una perpetuazione di crimini di guerra che non trovano giustificazione. La comunità internazionale non può più ignorare l'ennesimo tentativo di violazioni dei diritti fondamentali del popolo palestinese.

“La Palestina deve essere libera dai soprusi e dalla violenza, non possiamo restare a guardare in silenzio davanti a questi crimini contro l’umanità. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la fine di questo piano di deportazione", è il messaggio forte del Direttivo di Co-Mai.

Le strutture sanitarie a Gaza sono allo stremo. Il Direttivo di Co-mai riporta con preoccupazione la testimonianza dei professionisti della salute che operano in condizioni disumane: “I medici stanno facendo il possibile senza anestesia, senza terapia intensiva, senza materiali medici adeguati”. Le carenze sono drammatiche: mancano anestesisti, ortopedici, ginecologi, radiologi, e l’assenza di dispositivi di emergenza sta rendendo impossibile il trattamento per migliaia di feriti.

Il Direttivo di Co-mai chiede urgentemente all'ONU e alla comunità internazionale di intervenire per fermare questa spirale di violenza e per garantire un cessate il fuoco immediato. La mobilitazione internazionale sta crescendo, e migliaia di manifestanti in tutto il mondo si sono uniti per dire "no" al piano di Netanyahu, chiedendo la fine delle deportazioni e l'accesso agli aiuti umanitari per la popolazione palestinese. I nostri corrispondenti in Medioriente, di Umem e Radio Co-mai internazionale ci informano che sono ben 213 i giornalisti internazionali che hanno perso la vita e oltre 3500 i bambini che rischiano la morte per fame e denutrizione e più di 1100 professionisti della sanità morti .

Il Direttivo di Co-Mai rinnova il suo impegno a favore dei diritti umani e della giustizia. “La Palestina è per i palestinesi, come l’Italia è per gli italiani”. Questo è il principio che deve guidare ogni azione, ogni politica e ogni decisione sul conflitto in corso. L'occupazione e la violenza devono cessare, la Palestina deve essere libera di determinare il proprio destino.

In questo momento cruciale, Co-mai chiede a tutti i cittadini e alle istituzioni di unirsi in un fronte comune per fermare il genocidio in corso a Gaza e per promuovere una soluzione pacifica e giusta per il popolo palestinese. La pace è possibile, ma deve essere costruita sulla base dei diritti e della dignità di ogni individuo


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