Gaza: Hamas disponibile a rimettere in carreggiata l'accordo con Israele sul cessate il fuoco

Sospetto attacco terroristico nel nord di Israele, morta una persona. L'Ambasciata israeliana presso la Santa Sede al Papa: "59 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza in condizioni disumane, dovere morale riportarli a casa".

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Lunedì 24 Marzo 2025
Roma - 24 mar 2025 (Prima Pagina News)

Sospetto attacco terroristico nel nord di Israele, morta una persona. L'Ambasciata israeliana presso la Santa Sede al Papa: "59 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza in condizioni disumane, dovere morale riportarli a casa".

Hamas ha "risposto positivamente" alla proposta dell'Egitto di provare a rimettere in carreggiata l'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Lo ha dichiarato un funzionario del movimento all'Associated Press, senza però dare altri dettagli.

"Riprendere i negoziati è l'unico modo fattibile per porre fine alle sofferenze da tutte le parti. La violenza alimenta altra violenza, i nuovi combattimenti stanno causando un'incertezza insopportabile per gli ostaggi e le loro famiglie, e orrore e morte per il popolo palestinese". Così l'alto rappresentante europeo Kaja Kallas, a colloquio a Gerusalemme con il Ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar.

"Israele non ha ancora deciso se imporre o meno un governo militare a Gaza", ha detto Sa'ar in conferenza stampa, insistendo sul fatto che Tel Aviv sta rispettando il diritto internazionale a Gaza, riferendosi all'articolo 70 del Protocollo di Ginevra del 1949. Sa'ar ha poi riaffermato che i 25.000 camion che Israele ha fatto accedere durante la tregua sono adeguati per le esigenze della popolazione gazawi. "Nessun Paese è obbligato a facilitare una guerra contro se stesso", ha aggiunto, "Israele non deve essere tenuto a uno standard diverso".

"Gli israeliani devono potersi sentire al sicuro nelle loro case. Israele ha il diritto all'autodifesa contro gli attacchi terroristici, che provengano da Hamas, dagli Houthi o da Hezbollah. Tuttavia, le azioni militari devono essere proporzionate", ha dichiarato Kallas, aggiungendo che Bruxelles accoglie positivamente il piano egiziano per la ricostruzione di Gaza e che il blocco non contempla "alcun ruolo per Hamas nella futura governance di Gaza".

Stando a fonti palestinesi riprese dai media israeliani, veicoli corazzati dell'Idf hanno cominciato ad avanzare nella zona di Mawasi, a nord-ovest di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, dove precedentemente era stata individuata la la 'zona umanitaria'. Finora, l'esercito di Tel Aviv non ha confermato l'avanzata, dopo che ieri aveva annunciato che le operazioni erano in corso nel quartiere di Tel a-Sultan a Rafah, ma in precedenza ha pubblicato foto di colonne di carri armati e veicoli corazzati per trasportare truppe nel Sud.

Da quando sono ricominciati gli attacchi israeliani a Gaza, dopo due mesi di tregua, ci sono stati 730 morti, di cui 57 nelle ultime 24 ore. E' quanto dichiara il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, secondo cui, dal 7 ottobre 2023, ci sono stati 50.082 morti e 113.408 feriti.

Un sospetto attentato terroristico è avvenuto nella valle di Jezreel e vicino a Yokneam, nel Nord di Israele: un 75enne è morto lungo la strada 66. L'attentatore ha prima investito alcune persone, che erano in attesa alla fermata di un autobus, poi è sceso dalla sua auto e ha sparato sui civili. Il video delle telecamere di sicurezza mostra l'aggressore mentre corre con in mano un fucile e viene colpito. Secondo quanto riporta la polizia, diverse persone sono rimaste ferite, tra cui un 20enne. Le sue condizioni, ha detto il servizio di ambulanze Magen David Adom, sono gravi.

Il ragazzo è stato prima investito e poi accoltellato dal terrorista. Quest'ultimo, in seguito, ha sparato sui civili, uccidendo un 75enne. In seguito, le forze di sicurezza, arrivate sul posto, hanno sparato all'aggressore.

"L'operazione israeliana è condotta in piena conformità con il diritto internazionale e mira a ridurre al minimo i danni ai civili. Mentre Hamas colpisce deliberatamente i civili, Israele adotta misure straordinarie per ridurre al minimo i danni ai civili". Così l'Ambasciata israeliana alla Santa Sede, in una nota divulgata "in riferimento all'Angelus" del Papa. "Hamas ha ripetutamente violato il cessate il fuoco - evidenzia l'Ambasciata - e lo ha utilizzato per ricostruire il suo arsenale militare. 59 ostaggi sono ancora trattenuti a Gaza in condizioni disumane" e "lo Stato di Israele ritiene che sia suo dovere morale riportarli a casa".


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