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Crosetto: "Lancio di aiuti italiani al via il 9 agosto". Onu: da maggio 1.373 persone uccise mentre aspettavano il cibo.
Crosetto: "Lancio di aiuti italiani al via il 9 agosto". Onu: da maggio 1.373 persone uccise mentre aspettavano il cibo.
"Nutro grande rispetto per il presidente della Repubblica Italiana, il mio amico Sergio Mattarella. Proprio per questo, sono rimasto rattristato da alcuni aspetti delle sue recenti dichiarazioni sulla situazione a Gaza, e ho sentito il bisogno di chiarire i fatti. Israele non ha alcuna 'intenzione di uccidere indiscriminatamente'. Vogliamo solo vivere in pace e sicurezza".
Così, in un messaggio su X, il Presidente israeliano, Isaac Herzog, all'indomani delle dichiarazioni di Mattarella sulla situazione nella Striscia di Gaza.
"Nel rispetto delle indicazioni del Governo, ho dato il via libera a una missione che coinvolgerà assetti dell'Esercito e dell'Aeronautica Militare per il trasporto e l'aviolancio di beni di prima necessità destinati ai civili di Gaza, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto.
L'avvio operativo è previsto nelle prossime ore, con l'invio di un 'advance party', che si occuperà delle attività preparatorie e di coordinamento con le autorità locali. I nostri primi aviolanci sono programmati e potrebbero avvenire già a partire dal 9 agosto, per consentire al Maeci di completare l'approvvigionamento dei generi alimentari e il loro trasporto in Giordania". Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
"Questa nuova iniziativa - ha continuato il Ministro - si inserisce nel più ampio e concreto impegno della Difesa italiana a sostegno della popolazione civile di Gaza. Un impegno che ci ha visti operare con la nave ospedale 'Vulcano' della Marina Militare, che ha prestato cure mediche a numerosi feriti della Striscia; con l'Aeronautica Militare, che ha effettuato voli speciali per trasportare in Italia bambini gravemente malati o feriti, insieme ai loro familiari, affinché potessero ricevere le cure necessarie; e con l'Esercito Italiano che, nell'ambito dell'iniziativa 'Air-Bridge for Gaza', ha impiegato i propri elicotteri per la distribuzione diretta di medicinali nelle aree più colpite e difficili da raggiungere via terra".
"Ogni intervento della Difesa - ha detto ancora Crosetto - si fonda su un principio chiaro: non possiamo restare indifferenti davanti alla sofferenza di civili innocenti. I nostri uomini e le nostre donne in uniforme stanno dimostrando, ancora una volta, che lo spirito di servizio non conosce confini, mai".
"Nei prossimi giorni - ha concluso - è previsto anche un nuovo volo speciale dell'Aeronautica Militare per trasportare ulteriori pazienti che riceveranno assistenza medica in Italia".
Secondo quanto riferisce l'Onu, dallo scorso maggio 1.373 persone sono state uccise mentre stavano aspettando di ricevere il cibo e gli altri aiuti umanitari.
"Nell'ambito delle attività promosse dal Governo italiano per contribuire ad alleviare la gravissima crisi umanitaria in corso - ha spiegato Crosetto - ho autorizzato l'attivazione e il dispiegamento di un dispositivo della Difesa per l'effettuazione di aviolanci di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La Difesa italiana continua ad essere in prima linea nel garantire, con rapidità ed efficacia, tutto il supporto umanitario possibile, in coordinamento con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale".
La missione, intitolata 'Solidarity Path Operation 2', prevede il dispiegamento di velivoli da trasporto C-130J dell'Aeronautica Militare, che lanceranno contenitori speciali con dentro beni essenziali.
L'Esercito italiano, incaricato della preparazione dei carichi di aiuti, collaborerà nella conduzione delle operazioni. L'intervento sarà effettuato in stretto coordinamento con l'Esercito del Regno Hascemita di Giordania.
"Di fronte all'emergenza assoluta, abbiamo appena condotto un'operazione di distribuzione di cibo a Gaza. Ringraziamo i nostri partner giordani, emiratini e tedeschi per il loro supporto, nonché il nostro personale militare per il suo impegno. I lanci aerei non bastano. Israele deve garantire pieno accesso umanitario per rispondere al rischio di carestia". Lo ha scritto il Presidente francese, Emmanuel Macron, su X, allegando un video che mostra i lanci aerei francesi sulla Striscia.
L'inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, è al centro di distribuzione degli aiuti umanitari della Gaza Foundation a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo fanno sapere le emittenti televisive israeliane, pubblicando una foto del convoglio di auto e una folla di palestinesi sullo sfondo, mentre aspettano i pacchi alimentari.
Ad accompagnare Witkoff è l'Ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee. Gli Usa stanno preparando un nuovo piano per la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia.
Ieri, la Casa Bianca ha riferito che Witkoff e Huckabee "ispezioneranno i siti di distribuzione per definire un piano per consegnare più cibo e incontreranno la popolazione locale di Gaza per ascoltare in prima persona la terribile situazione sul campo". Al termine della loro visita, informeranno il Presidente Donald Trump sulla situazione, prima che il piano sia approvato.
I soldati israeliani che si trovano nei siti del sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza "hanno regolarmente aperto il fuoco sui civili palestinesi affamati, commettendo atti che costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale e crimini di guerra". E' quanto denuncia l'ong Human Rights Watch (Hrw). "Incidenti con vittime multiple si sono verificati quasi quotidianamente nei pressi dei quattro siti gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), che opera in coordinamento con l'esercito israeliano.
Secondo le Nazioni Unite, almeno 859 palestinesi sono stati uccisi mentre tentavano di ottenere aiuti nei siti della GHF tra il 27 maggio e il 31 luglio 2025, la maggior parte dei quali dall'esercito israeliano - riferisce un comunicato dell'ong -. La grave situazione umanitaria è il risultato diretto dell'uso da parte di Israele della fame dei civili come arma di guerra, un crimine di guerra, nonché della continua privazione intenzionale di aiuti e servizi di base da parte di Israele, azioni che costituiscono un crimine di sterminio contro l'umanità e atti di genocidio".
"Le forze israeliane non solo stanno deliberatamente affamando i civili palestinesi, ma ora li uccidono quasi ogni giorno mentre cercano disperatamente cibo per le loro famiglie", ha dichiarato Belkis Wille, vicedirettrice per le crisi e i conflitti di Human Rights Watch. "Le forze israeliane sostenute dagli Stati Uniti e gli appaltatori privati hanno messo in atto un sistema di distribuzione degli aiuti imperfetto e militarizzato che ha trasformato la distribuzione degli aiuti in regolari bagni di sangue", ha continuato.
"Gli Stati dovrebbero esercitare pressioni sulle autorità israeliane affinché cessino immediatamente l'uso della forza letale come metodo di controllo della folla contro i civili palestinesi, revochino le restrizioni illegali all'ingresso degli aiuti umanitari e sospendano questo sistema di distribuzione difettoso", prosegue il comunicato.
"Al contrario, alle Nazioni Unite e alle altre organizzazioni umanitarie dovrebbe essere consentito di riprendere la distribuzione di aiuti in tutta Gaza su larga scala e senza restrizioni, poiché hanno dimostrato di essere in grado di sfamare la popolazione in linea con gli standard umanitari e come richiesto dalle sentenze vincolanti della Corte internazionale di giustizia nel caso di genocidio intentato dal Sudafrica contro Israele".
Nella serata di ieri, alcuni coloni israeliani hanno compiuto un violento attacco contro il villaggio di Susiya, a sud di Hebron in Cisgiordania, dando alle fiamme un veicolo che apparteneva ad attivisti stranieri e cisterne d'acqua. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, aggiungendo che anche diverse abitazioni sono state attaccate.
L'attivista Osama Makhamera ha detto all'agenzia che alcuni coloni, provenienti dall'avamposto illegale di Susia hanno assaltato il villaggio palestinese: avrebbero spruzzato un gas non identificato in un'abitazione, dove c'erano dei membri di una famiglia Shareiteh e molti attivisti internazionali.
Oltre a questo, hanno anche lanciato molotov e pietre contro la casa di un altro residente. Gli abitanti sono riusciti a spegnere le fiamme prima che si propagassero. Non ci sono stati feriti.
"Ho deciso di provare a intraprendere un percorso penale contro lo Stato di Israele per il sequestro illegale e illegittimo dell'equipaggio" della nave Handala di Freedom Flotilla. E' quanto ha dichiarato Tony La Piccirella, uno dei due italiani bloccati al largo della Striscia di Gaza insieme al resto dell'equipaggio della nave, rimpatriati pochi giorni fa.
L'attivista barese ha ricordato cosa era successo nei giorni successivi all'attacco delle Idf: "Da quel momento in poi - ha affermato - si è parlato di un sequestro di persona C'è stato un intervento di venti militari armati che hanno preso possesso dell'imbarcazione dirottandola in Israele. Durante quelle otto ore ci hanno fatti stendere a terra in coperta, sotto la minaccia di armi".
Sono almeno dieci i palestinesi uccisi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) su Gaza. E' quanto hanno fatto sapere fonti mediche dell'enclave palestinese ad Al Jazeera. Secondo quanto riporta l'emittente panaraba, due di queste vittime sono rimaste uccise mentre stavano aspettando di ricevere gli aiuti umanitari vicino al Corridoio di Morag, a sud di Khan Younis. In quell'attacco, i feriti sono stati più di 70.